16.000 titoli a catalogo in Italia, quasi 1 milione nelle altre lingue. 64 dei 100 best seller attualmente disponibili. Amazon non ha avuto difficoltà a trovare accordi con i principali editori sulla piazza, e sarà un ottimo traino per ingenerare – finalmente! – quella dinamica della “coda lunga” che manca nel nostro mercato.
L’ obiettivo del 10% non appare poi così utopico, a un anno di distanza o poco meno. A patto naturalmente che ora si punti per davvero sull’espansione del mercato, nel quale c’è spazio per la grande Mondadori come per la piccola etichetta indipendente. Creando quella base di “alfabetizzazione digitale” che spieghi, anche alla casalinga di Voghera, cos’è un libro elettronico e come si accende ‘sto benedetto Kindle!
Altro punto spinoso è il prezzo: bisognerà capire quanto Amazon riuscirà a spingere lo sconto sugli eBook venduti in accordo “wholesale” (ovvero acquistandoli “all’ingrosso” dall’editore), e quanto la sua piattaforma di self publishing prenderà piede anche in Italia. A occhio, un abbassamento dei prezzi è più che una possibilità, per chi vorrà guadagnare visibilità e partire in prima fila nell’importante vetrina offerta dal Kindle.
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