Visualizzazione post con etichetta eBook. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta eBook. Mostra tutti i post

venerdì 10 luglio 2020

In biblioteca libri da tutto il mondo

Novità alla biblioteca civica «Bruno Emmert» di Arco: il prestito nazionale e internazionale di testi e libri Sbt/Unitn, che consente l'accesso a libri e articoli di tutto il mondo. 

Questo è stato possibile grazie all'accordo stipulato all'inizio del 2020 tra il Sistema bibliotecario di ateneo e l'Ufficio per il Sistema bibliotecario trentino per la delocalizzazione del servizio di prestito interbibliotecario nazionale e internazionale, che vuole favorire l'accesso al servizio dal parte degli utenti residenti lontano da Trento e dalle sedi universitarie, delocalizzandolo a favore di alcune delle biblioteche trentine, tra le più rappresentative per i rispettivi territori di riferimento. Tra queste, la «Bruno Emmert» di Arco. 

Oggetto del servizio sono volumi o articoli di riviste nazionali e internazionali, non possedute nel Catalogo bibliografico trentino; gli articoli vengono consegnati all'utente in formato cartaceo, indipendentemente dalla forma nativa. La richiesta va rivolta alla biblioteca, indicando i dati bibliografici (autore, titolo, edizione, luogo e data di stampa) e della propria tessera. È richiesto il pagamento di 4 euro in francobolli per ciascun documento richiesto. La biblioteca procederà quindi all'inoltro della richiesta del documento all'ufficio competente del Sistema bibliotecario di ateneo, che farà pervenire alla biblioteca richiedente il documento. Quest'ultima contatterà e consegnerà il documento all'utente. I libri sono concessi in prestito per un minimo di 15 giorni; le stampe di articoli restano in possesso dell'utente; il rinnovo del prestito, da richiedere prima della scadenza con email all’indirizzo arco@biblio.infotn.it, è ammesso salvo indicazione contraria della biblioteca proprietaria.

c.s. a cura dell'Ufficio stampa dei Comuni di Arco e Riva

Per un giornale guadagnare con Internet è possibile. Cosa insegna ...

mercoledì 24 agosto 2016

Milano la città che legge di più: la classifica Amazon

Per il quarto anno consecutivo Milano è la città italiana che legge di più, sia in formato cartaceo che digitale. Padova sale al secondo posto, Verona torna al terzo. Roma scende dall'ottavo posto al nono, mentre il Sud resta in ritardo.

E' la classifica che Amazon ha stilato in base al numero di titoli in formato cartaceo ed eBook acquistati dagli italiani su proprio sito nell'ultimo anno (da luglio 2015 a luglio 2016) su base pro capite, in città con più di 100 mila abitanti.

Questa la Top 10:
 
1) Milano;
2) Padova;
3) Verona;
4) Trieste;
5) Trento;
6) Bologna;
7) Bergamo;
8) Firenze;
9) Roma;
10) Vicenza.

E ancora. Milano, Trento e Verona restano le regine indiscusse del formato digitale, seguite da Trieste, Padova, Bologna, Udine, Bolzano, Vicenza e Bergamo. Milano in testa pure per quanto riguarda i generi non-fiction e salute. A Pescara si prediligono invece i libri di cucina, a Sassari la fantascienza, a Ferrara, Ravenna, Bologna e Modena i libri sui viaggi. Non sale il Sud: Salerno è al 36° posto, seguita da Napoli, Bari, Messina, Taranto e Siracusa.

fonte: Ansa

martedì 26 aprile 2016

Libri in ripresa grazie ai giovani

La vendita di libri in Italia si sta riprendendo, soprattutto tra i giovani che leggono di più e un maggior numero di e-book rispetto alla media della popolazione adulta. Lo afferma l'Aie che su questo tema terrà un convegno al Salone del Libro, il 13 maggio, dal titolo "Sarà tutta un'altra storia. Il nuovo inizio del XXI secolo".

"La tempesta perfetta che ha messo a dura prova il mercato del libro si è placata - spiega l'Aie - ma l'intero mondo del libro è cambiato, occorre imparare a leggerlo e affrontarlo". Il mercato in 5 anni ha perso 246 milioni di euro e 2,4 milioni di lettori. Ora sembra cominciare una lenta inversione, protagonisti soprattutto i giovani. Si sono spesi 320 milioni per dispositivi di lettura (e-reader), segno che l'attività del leggere libri (anche se e-book) resta centrale per una parte importante della popolazione. Buoni, in particolare, i dati dell'editoria infantile, nonostante il tasso di natalità vicino allo 0, che è arrivata a rappresentare il 17,4% del mercato.

fonte: Ansa

lunedì 28 dicembre 2015

Nella mancanza di punti di riferimento il flop dei libri digitali

Quanti di voi preferiscono leggere su carta? Molti. E tanti hanno dato le motivazioni più disparate: l'odore delle pagine, l'attaccamento e l'affetto veri e propri verso il libro, la copertina, il fatto di possedere il libro che si sente appartenerci. Ebbene, GoodEReader ha cercato di mettere insieme le risposte che i neurolinguisti e gli psicologi hanno dato alla domanda fatidica: perché la carta? Perché al libro digitale manca un punto di riferimento.

Il formato digitale consente per natura di visualizzare non più di una pagina per volta, senza dare al lettore un'idea generale dell'avanzamento nella lettura: quello che vediamo è il modificarsi della percentuale di lettura e - a volte, ma non su tutti i dispositivi - il variare del numero delle pagine; quello che non vediamo è invece lo scorrere le pagine da destra a sinistra, l'occhio e il dito che scorrono dall'inizio di una pagina alla fine della successiva; non sentiamo il libro pesante prima nella mano destra, per poi sbilanciarsi sempre di più sulla sinistra; non abbiamo una netta percezione del "traguardo" raggiunto alla fine del capitolo; non abbiamo una chiara idea di dove finisca un capitolo e ne inizi un altro, semplicemente perché non vediamo mezza pagina bianca sulla sinistra e una chiara intestazione del capitolo dieci sulla destra.

E ancora: concentrarsi leggendo su uno schermo, o addirittura studiandovi, non consente al cervello di creare punti di riferimento né di utilizzare la memoria visiva. Studiando per il compito in classe di storia, quella volta in quarta superiore, siete tornati indietro di due pagine perché non vi ricordavate quella cavolo di data, e sapevate che l'avreste trovata lì. Questo non l'avreste fatto (non l'avremmo fatto) se il libro di storia fosse stato digitale, semplicemente perché le pagine su uno schermo appaiono un attimo e scompaiono subito dopo per lasciar posto a quelle successive.

L'eBook, in pratica, spinge i lettori ad andare avanti, sempre più avanti, senza mai fermarsi. Mette fretta, insomma, e lascia senza punti d'appoggio...

fonte & read more @ Linkiesta

domenica 21 settembre 2014

Secondo Amazon sono Milano, Trieste e Trento le città dove si legge di più

Milano è la capitale della lettura in Italia. Per il secondo anno consecutivo, Amazon rilascia le classifiche delle città italiane che leggono più libri, cartacei ed eBook Kindle, e anche i dettagli per genere letterario. La classifica è stata stilata prendendo in esame 48 città italiane di almeno 100mila abitanti e il rapporto pro capite dei libri acquistati dal 1 giugno 2013 al 15 aprile 2014.

Milano si conferma dunque la città più appassionata alla lettura per numero di libri e eBook acquistati procapite, ma è tallonata dal Triveneto al completo: Trieste conquista la seconda posizione (lo scorso anno era quarta) mentre Trento scivola dal secondo al terzo posto. I padovani, “gran dottori”, si fermano ai piedi del podio e la loro città è seguita nella classifica da un altro centro di grande importanza culturale, Firenze. Da segnalare che la Capitale guadagna un posto, attestandosi al 9° mentre, delle altre grandi città del Belpaese, Torino risulta 12a, Genova 14a, Napoli 38a e Palermo 41a.

Questa la classifica generale della Top 10 in cui vengono acquistati più libri pro capite:

1.Milano
2.Trieste
3.Trento
4.Padova
5.Firenze
6.Bergamo
7.Bologna
8.Cagliari
9.Roma
10.Udine

fonte & read more Libreriamo

lunedì 18 novembre 2013

Anche la biblioteca digitale alla mostra del libro di "Pagine del Garda"

C'è anche lo stand della biblioteca digitale MLOL del Sistema Bibliotecario Trentino alla mostra del libro che si svolge al Casinò municipale di Arco (TN) fino al fino al 24 novembre, evento centrale della XXI edizione di «Pagine del Garda», la rassegna dell’editoria gardesana organizzata dall'associazione culturale «Il Sommolago» con il sostegno di Alto Garda Cultura, il Servizio di Attività culturali intercomunale di Arco e Riva del Garda.

In Trentino la biblioteca digitale, che ha debuttato nel 2011 proprio nell'Alto Garda e Ledro, è cresciuta e rappresenta una realtà consolidata grazie ad una rete di 50 biblioteche, coordinate dall'Ufficio per il Sistema bibliotecario Trentino, che offre ai propri utenti uno dei servizi più ricchi e completi d'Italia.

Ad oggi già 9.000 lettori trentini accedono gratuitamente, 24 ore su 24, a più di 100 mila documenti digitali: oltre 2.000 e-books, ma anche quotidiani, musica, audiolibri, video, films, immagini, corsi on-line (trentino.medialibrary.it). A «Pagine del Garda» le biblioteche trentine sono a disposizione con il loro stand per mostrare i nuovi servizi e per le iscrizioni. Lo stand della biblioteca digitale è aperto martedì 19 novembre dalle 16.30 alle 18.30, giovedì 21 novembre dalle 16.30 alle 18.30 e sabato 23 novembre dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 17.30. La mostra del libro propone in esposizione oltre duemila titoli per 120 editori trentini e delle vicine province di Brescia e Verona: un'opportunità unica per conoscere le pubblicazioni (anche di nicchia) dedicate al territorio che ha nel lago di Garda il proprio elemento d'identità. La mostra è aperta con ingresso libero da lunedì a venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.30; sabato 23 novembre e le domeniche dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 19.

c.s. a cura dell'Ufficio stampa dei Comuni di Arco e Riva

martedì 9 luglio 2013

"Ascoltavo le maree", il caso editoriale snobbato dall'Italia di Guido Mattioni

Un libro, due lingue, tre esordi. “Ascoltavo le maree” (Whispering Tides, nella versione inglese) è il titolo del romanzo di debutto nel genere narrativo di Guido Mattioni - giornalista con alle spalle una carriera giornalistica ultratrentennale come caporedattore e inviato speciale, autore di inchieste e reportage in Italia e in tutto il mondo, in particolar modo negli Usa -, un libro che proprio negli Stati Uniti vede la sua nascita e l'inizio del suo successo. Dopo averlo tradotto in inglese, nell'autunno scorso, Mattioni mette in vendita il suo lavoro a 2,99 dollari su Smashwords, il più grande distributore al mondo di eBook, un colosso della Silicon Valley che, oltre al commercio diretto attraverso il proprio sito, distribuisce i titoli presso le più prestigiose librerie virtuali del settore. E - potere del web - ciò che accade dopo, sorprende pure l'autore: tantissime copie scaricate a pagamento da Internet, massimo punteggio nella critica dei lettori, recensioni entusiastiche.

Un vero e proprio caso editoriale insomma, decretato innanzitutto dal pubblico, che gli permette persino di piazzarsi - unico italiano su mille partecipanti - fra i finalisti del Best eBook Awards di Santa Barbara, in California, oltre che agli Usa Best Book Awards di Los Angeles. Non solo: nel novembre scorso “Ascoltavo le maree” viene scelto e adottato come testo di studio e di esercitazione nei corsi di lingua italiana alla Georgia State University di Atlanta così come alla Learn Italy School di Manhattan, la prima scuola di lingua italiana aperta negli Usa e che ha sedi anche nel New Jersey, a Miami, San Francisco e Chicago. Centinaia le recensioni pubblicate Oltreoceano da penne famose sulle più apprezzate riviste letterarie americane, decine e decine le menzioni e le interviste per i magazine più prestigiosi, che lanciano di fatto il romanzo di Mattioni nell'Olimpo americano del genere narrativo.

E in Italia? «L'autopubblicazione negli Usa è nata dalle “non risposte” di quei grandi editori italiani ai quali mi ero ingenuamente rivolto contando sul mio curriculum professionale - racconta l'autore - ma a loro non importava nulla che io sapessi scrivere. Così, credendo in quello che avevo fatto, ed essendo la storia ambientata negli Usa, l'ho tradotta e ne ho fatto un doppio eBook, in inglese e in italiano. A costo e con tempi di realizzazione pari allo zero. Ma se io sono stato un po' un pioniere italiano del selfpublishing in terra straniera, il mio editore “cartaceo”, Francesco Bogliari, lo è stato nello scouting tra gli autori autoprodotti. Lui, che avevo conosciuto anni fa in Mondadori, ha letto su Facebook il mio primo capitolo postato per autopromozione e i risultati che avevo raccolto negli Usa, mi ha chiamato e mi ha chiesto il manoscritto. Una settimana dopo mi ha detto: “Si parte, voglio il tuo romanzo per lanciare il mio nuovo marchio di narrativa, che si chiamerà Ink!”». E' così che, dopo aver mietuto consensi negli States, nel marzo scorso “Ascoltavo le maree” arriva in versione cartacea - oltre che in formato digitale - anche in Italia.

E' la storia di un uomo coraggioso, impavido nello scendere a patti con i ricordi e nell'elaborazione di un lutto devastante, che lo conduce all'altro capo del mondo. Alberto Landi, il protagonista di questo romanzo scritto in punta di penna, fugge dal suo passato e lascia la sua città - una Milano svuotata di significato -, la carriera e il lusso per trasferirsi negli Usa. La città in cui approda, Savannah, è però forse più un luogo dell'anima, dai colori e dai profumi intensi e delicati, le maree regolari e tranquillizzanti, la gente autentica e ospitale e le magnifiche isole che la circondano, tanto da diventare presto luogo e motivo di ricostruzione di un animo spezzato. Con prosa sognante e descrizioni liriche, l'autore ci regala una storia tragicamente bella, capace di farci scoprire un posto dove la natura si fonde con gli stati d'animo, nel quale la rinascita corre di pari passo con la perdita e l'abbandono e, soprattutto, luogo dove un uomo può ricominciare a respirare a pieni polmoni e con rinnovata speranza la vita. Il racconto è vivido, pieno di passione, gioia ma anche dolore.

«E' un diario di viaggio intimo e profondo, ma non un'autobiografia - precisa infine Guido Mattioni -: la storia scaturisce sì da una dolorosa esperienza di una dozzina di anni fa, quando pensai anch'io di mollare tutto, come fa il protagonista, ma il romanzo è piuttosto il racconto di un sogno mai realizzato, da condividere con gli altri, per invitare chi legge a non vergognarsi mai di sognare. Se sognare da bambini è un diritto, da adulti diventa infatti un dovere. Il viaggio della vita deve sempre continuare, qualsiasi cosa accada, con caparbio ottimismo. Anche quando il cielo è nero, e nonostante tutto. Perché prima o poi il sereno ritorna, puntuale come le maree. Sempre».

fonte: Paola Malcotti - l'Adige di oggi, martedì 9 luglio 2013
 

venerdì 26 aprile 2013

Tra la polvere e le stelle

Nicola Dutto era caduto nella polvere, ora è tornato a guardare le stelle. E' il primo pilota di off-road professionista paraplegico a livello mondiale. In passato è stato uno tra i più grandi campioni del baja, una specialità dell'enduro. Dal 2010 è paralizzato dal busto in giù per la lesione della settima vertebra dorsale riportata in un incidente di gara ma nel 2012 è tornato in moto ed ha partecipato alla Baja Espana Aragon. Nicola Dutto è entrato nella storia dello sport internazionale.

E "Entre el polvo y las estrellas - Tra la polvere e le stelle" è il primo e-book che racconta il pilota, l'atleta e l'uomo che in moto ha sconfitto la disabilità assieme a sua moglie Elena.

giovedì 18 aprile 2013

Il PendoLibro, il free e-book con i racconti dei pendolari

La condivisione conquista anche il mondo dei libri: non solo dal punto di vista del mero scambio di un testo in maniera libera, ma anche e soprattutto nella capacità di scriverlo, produrlo ed editarlo, con una iniziativa indirizzata agli oltre 10 milioni di italiani che tutti i giorni si muovono per lavoro o per studio, utilizzando treni, aerei, auto, moto, pullman; pendolari che avranno la possibilità di raccontare la loro avventura giornaliera, fatta di emozioni, incontri, sogni, rabbia, e diventare essi stessi i protagonisti di un libro in formato digitale (e-book) che sarà pubblicato e condiviso gratuitamente su Internet.

L'iniziativa prende il nome di "PendoLibro", nasce da un'idea di Libreriamo (www.libreriamo.it), il primo social book magazine completamente dedicato alla promozione della lettura, dei libri e della cultura in generale, e si propone di raccogliere, selezionare, produrre ed editare un libro, facendo leva sulla partecipazione degli stessi pendolari. L'e-book sarà poi distribuito in maniera assolutamente gratuita su Internet.

"La nostra è un'iniziativa sperimentale - afferma Saro Trovato, fondatore di Libreriamo - che tende a promuovere la lettura e i libri in un'Italia dove si legge poco, utilizzando le nuove tendenze che si stanno affermando grazie al web 2.0, dando spazio e rendendo protagonista la fantasia e la voglia di raccontare di migliaia di italiani che nutrono il sogno di scrivere un libro".

fonte: AdnKronos

lunedì 15 aprile 2013

Al Salone del Libro programma ad hoc per nativi digitali

Iniziative all'insegna del digitale, dal laboratorio di scrittura su tablet al giornale on line, dagli incontri con autori "digitoriali" (digitali e editoriali) al seminario sul cyber-bullismo. E' ciò che il Salone del Libro metterà in campo per avvicinare a lettura, scrittura e libri la generazione dei nativi digitali, i bambini e ragazzi di oggi, cresciuti fra smartphone e tablet. Gli appuntamenti sono in calendario dal 16 al 20 maggio al Lingotto.
fonte: Ansa

giovedì 31 gennaio 2013

Dura la vita dei libri nel Paese delle Banane

Un italiano su quattro nell'ultimo anno non ha letto neanche un libro e quattro su cinque ignorano gli eBook. A confermare la poca affezione, nel nostro Paese, per la lettura è il Rapporto Italia 2012 che l'Eurispes ha diffuso oggi.

Il 22,9% degli intervistati, dunque, afferma di non aver letto nessun libro nel corso dell'ultimo anno e fra chi ha invece risposto positivamente, il 77,1% del campione, prevale chi ha letto da 1 a 3 libri (35,9%). Il 16,9% ne ha letti da 4 a 6. L'11,1% da 7 a 12, il 13,1% piu' di 12. La quota di donne che non leggono mai durante l'anno è decisamente più contenuta rispetto a quella maschile: 16,2% contro 29,9%.

A differenza poi di quanto avviene per i quotidiani, al cui scarso consumo supplisce parzialmente una crescente lettura della loro versione online, neanche le nuove tecnologie sembrano spingere gli italiani alla lettura: la larghissima maggioranza degli intervistati, l'80,3%, ignora infatti gli eBook.

fonte: AdnKronos

mercoledì 23 gennaio 2013

I Puffi, prima volta in versione eBook

I Puffi escono per la prima volta in versione eBook e in esclusiva per l'Italia. Si parte con sette titoli della serie dedicata ai simpatici ometti blu nati dalla penna del disegnatore belga Pierre Culliford, in arte Peyo, che Nord-Sud Edizioni (marchio di Adriano Salani editore) pubblica ciascuno a 4.99 euro in formato Fixed Layout per Ipad Apple e per Kindle.

Protagonisti di un successo planetario, i Puffi hanno appena compiuto 55 anni e torneranno quest'anno sul grande schermo in 3D.

fonte: Ansa

lunedì 14 gennaio 2013

Editoria: nasce l'e-paper book

Un punto di incontro tra editoria cartacea e digitale. Rikrea, società romana che opera nel settore della progettazione e del design eco-sostenibile, ha lanciato un e-paper book in grado di coniugare i vantaggi dell’editoria digitale con la fruibilità del testo cartaceo. Guido Lanci, proprietario dell’azienda, ci mostra il progetto e le principali conseguenze che comporterebbe la sua introduzione sul mercato.

Può spiegarci di cosa si tratta e come è nato l’e-paper book?
L’e-paper book nasce da un lavoro sulla rilegatura, sistema per mettere insieme fogli in formati ordinari. Il progetto è stato inserito nella piattaforma culturale cheFare, che premia l’impegno sociale e che ha indetto un bando per raccogliere 500 progetti di innovazione culturale ecosostenibili, unitamente alla nostra idea di diffusione dell’enorme mole dei testi digitalizzati, per e-book, ma non solo per e-book: i testi digitali sono infatti moltissimi, collegati a varie e diverse altre applicazioni. Abbiamo quindi pensato che fosse ideale avere una sorgente di testi che è la rete ma anche un possibile momento di catalizzazione, il libro vero e proprio. Ciò avviene attraverso una stampante e un kit di rilegatura, del quale è possibile avere maggiori e più tecniche informazioni visitando il nostro sito.

Quali i vantaggi dell’e-paper book?
Partiamo da due presupposti fondamentali: noi operiamo nel settore del design ecosostenibile e constatiamo che i libri esistono sia in forma cartacea tradizionale sia e-book. Il nostro progetto non è assolutamente in competizione ne con l’uno ne con l’altro sistema, anzi prende esattamente ciò che lasciano scoperte le due forme di editoria, tradizionale e cartacea. Esiste infatti un’enormità di testi fuori catalogo, un grande quantità di testi in lingua difficilmente raggiungibili, esistono molte problematiche, soprattutto sulle piccole librerie indipendenti e sugli editori, di magazzini, dei fornitori, di editing: per ragioni di minimo di stampa l’editoria cartacea in molti casi non riesce a raggiungere, a differenza della rete, quel rapporto 1:1, definibile come la possibilità per ogni lettore di trovare immediatamente ciò che gli interessa...

fonte & read more @ Libreriamo.it

lunedì 7 gennaio 2013

Editore più di prima

Quando è stato annunciato l'accordo di fusione tra due giganti dell'editoria anglo-sassone, Random House e Penguin, alcuni giornali italiani hanno titolato: "I grandi editori Usa si alleano contro l'ebook". Eppure gli ebook li fanno gli editori.

 
Due scrittrici italiane negli ultimi mesi hanno criticato gli editori: una perché ebook di diverse case editrici non avevano le lettere accentate giuste. L'altra perché il proprio ebook era disponibile su alcune piattaforme ma non su altre dove erano disponibili altri ebook del suo editore. Eppure sono disfunzioni tecniche più probabilmente causate dalle piattaforme di distribuzione o dall'hardware, non dagli editori. Dato che nessuno titolerebbe "Le grandi imprese automobilistiche si alleano contro l'automobile" o imputerebbe a chi ha fabbricato la sua automobile se una strada è chiusa o se il meccanico non gliela ripara in tempo, credo ci sia molta confusione anche ad alti livelli.

Con altri editori sono andato a Bruxelles due volte quest'anno. Una volta a confermare al direttore della digital information society, che deve disegnare le policy del futuro su questi temi, che sì, gli editori sono interessati alla diffusione delle opere sulle quali investono, perché qualcuno le aveva messo dei dubbi. Un'altra volta con Donato Carrisi, uno scrittore che pubblica con
Longanesi e che fa parte del gruppo Gems di cui sono presidente, e che doveva testimoniare che sì, campa di diritto d'autore, perché anche questo è un dato di fatto contìnuamente messo in dubbio.

Tutti questi lapsus meritano una psicanalisi del sapere che si genera dì solito sul Web.
In parte sono dovuti a un po' di quella leggerezza che gira in Rete, ambito di libertà ma anche di dubbia fonte a volte. In parte agli "Over the Top", cioè alle grandi multinazionali di Internet che hanno assunto un ruolo particolare in questo decennio e che hanno un interesse fortemente egocentrico. Da una parte predicano per omogeneizzare l'Europa perché sia un mercato culturalmente uniforme come gli Usa, dall'altra sono ben contente delie asimmetrie fiscali tra un Paese e l'altro: i loro avvocati si insinuano nelle contraddizioni per pagare tasse irrisone.


Acquisiscono così un vantaggio competitivo rispetto alle imprese nazionali. Da un lato accumulano grandi ricchezze e quotazioni in Borsa mentre dall'altro predicano come profeti quale deve essere il futuro dell'umanità. Per affermare nuovi ecosistemi di distribuzione del sapere che hanno l'ambizione di dominare il mondo manco fossimo in un film di James Bond ne hanno dette di tutti i colori sull'editoria libraria negli anni e sul suo futuro...


fonte Stefano Mauri - GeMS - read more @ Il Libraio.it

sabato 3 novembre 2012

Con Mlol l'offerta letteraria si allarga a tutto il Trentino

Da lunedì 5 novembre gli iscritti presso ciascuna delle 35 biblioteche del Sistema bibliotecario trentino che offrono il servizio di biblioteca digitale quotidiana, potranno prendere in prestito, scaricare o consultare gratis sul proprio computer o su un device mobile (tablet, ebookreader, smartphone), 24 ore su 24, per 365 giorni all’anno, i contenuti digitali disponibili sulla piattaforma MediaLibraryOnLine MLOL grazie ad un abbonamento acceso dalla Provincia autonoma di Trento.
 
Le persone interessate, una volta fornite di username e password personali dalle biblioteche, collegandosi a trentino.medialibrary.it, vi troveranno dunque quotidiani italiani e stranieri, musica, video, banche dati e una collezione di ebook e audiolibri destinata a crescere grazie ai fondi impegnati dalle biblioteche stesse. Le risorse saranno consultabili in streaming, cioè con connessione alla rete, oppure in download, a seconda del tipo di materiali. Gli ebook acquistati dalle biblioteche potranno essere scaricati dai lettori in prestito digitale per un periodo di 14 giorni.

Quella che il Sistema bibliotecario trentino sta accompagnando è una rivoluzione non da poco. La biblioteca esce dalle sue mura e, adeguandosi alle necessità e abitudini dei cittadini, si mette a disposizione nelle loro case o dovunque essi si trovino con i loro supporti mobili. La biblioteca, inoltre, si attrezza per offrire una rassegna sempre più ricca e varia di quella editoria digitale che sta crescendo in maniera esponenziale anche in Italia con contenuti sempre più adatti al lettore medio e non più riservati al ricercatore di ambito accademico. L’elenco delle biblioteche che offrono il servizio in Trentino è consultabile sul portale trentino.medialibrary.it alla voce info.

I dati diffusi dall’Associazione Italiana Editori parlano di un mercato degli ebook italiano passato dallo 0,2% dei titoli commercialmente vivi del dicembre 2009 al 4,4% del maggio 2012, con 31.416 titoli in commercio; il numero delle persone che leggono ebook è aumentato del 59,2% e del 55,3% quello di coloro che li acquistano.

Nativi digitali, lettori forti che vogliano ampliare la gamma delle loro scelte, lettori comuni che desiderino addentrarsi in questi nuovi territori con l’aiuto delle biblioteche, lettori in movimento che vogliono disporre della lettura come bagaglio leggero, trovano dunque da oggi un canale pubblico per soddisfare le loro esigenze.

Si tratta di un progetto significativo anche dal punto di vista dell’organizzazione e della compartecipazione: infatti, le biblioteche, coordinate dall’Ufficio per il Sistema bibliotecario trentino della Provincia, si sono impegnate ad acquisire ciascuna risorse che saranno disponibili da subito al prestito digitale anche per gli utenti di tutte le altre aderenti a MLOL, dato che gli ebook figureranno in un unico portale. E ciò in coerenza con la filosofia che sta alla base anche del Servizio di prestito interbibliotecario, che consente da anni la circolazione nel Sistema dei documenti posseduti da ogni biblioteca.

venerdì 12 ottobre 2012

Stilton a colori per iPad

Arrivano i primi libri di Geronimo Stilton in formato eBook a colori, in una versione appositamente studiata per iPad. Il primo titolo a uscire sarà "Dov'è sparito Falco Rosso?", tratto dalla collana "Storie da ridere", cuore della produzione libraria di Stilton.

L'uscita è prevista contemporaneamente ai titoli di altre due collane molto amate dai piccoli lettori: "Tenebrosa Tenebrax", con "Il risveglio del Brividosauro" e "I Preistotopi" con "Per mille ossicini, vai col brontosauro".


fonte: Ansa

domenica 30 settembre 2012

Leggere un eBook stanca?

«La bellezza di un progetto sta in come funziona». Così Oliver Reichenstein, fondatore e direttore della compagnia Information Architects - specializzata nella creazione di interfacce digitali – sintetizza che cosa è per lui il principio-guida del web design. E quello che dovrebbe essere anche il criterio ispiratore per produrre una buona edizione di un eBook.

Ciò che colpisce nella relazione di Reichenstein è l’attenzione data, al momento della creazione di un’interfaccia web, alla fase di test sull’utente. «Le edizioni digitali degli ebook sono generalmente più trascurate di quelle cartacee – spiega – ad esempio nella scelta dei caratteri o degli “a capo”. Il problema è che spesso ci si dimentica della fatica fisica che si fa nella lettura e di quanto anche elementi come l’allineamento del testo e lo stile delle singole lettere possano influire».

E così – tra le lamentele di chi non ama la fruzione in video all’entusiasmo di quelli che “per fortuna sull’e-reader posso ingrandire i caratteri” - ogni gesto dell’utente, dagli occhi strizzati davanti al video ai movimenti per spostare il mouse, viene messo sotto esame in base al metodo Reichenstein.
Se infatti le azioni per leggere un libro di carta – come lo sfogliare le pagine o il tenerlo a una certa distanza dagli occhi, sospeso tra le mani o appoggiato sulle gambe quando si è in tram - sono già state studiate, lo stesso non è stato ancora fatto per la fruzione digitale. «Non sono convinto, ad esempio, che riprodurre la struttura del libro di carta su un e-reader migliori la fruzione del testo. Disporre il contenuto sulle canoniche due facciate, quella di sinistra e quella di destra, così come lasciar usare comunque il polpastrello per sfogliare anche in digitale, potrebbero in realtà rendere la fruizione meno comoda sui nuovi supporti tecnologici». Quali le alternative? «Ne ho più di una in mente - risponde - ma non posso ancora svelarle».

E chi di voi ha un e-reader, come si trova? E' davvero più "stancante" di un libro tradizionale?



mercoledì 19 settembre 2012

Sarà tutta una eBook festa!

A Sanremo - dal 25 al 27 ottobre - si terrà un nuovo evento sull’ebook, con tre giorni di focus sull’editoria digitale in tutti i suoi aspetti, dai servizi e prodotti tecnologici, alle applicazioni, agli sviluppi e vantaggi che questi nuovo strumenti offrono nella vita di tutti i giorni.

Si chiama Ebookfest e nasce come logica e naturale evoluzione di alcune precedenti esperienze di successo quali il bookCamp di Rimini nel 2008, lo SchoolBookCamp di Fosdinovo nel 2009 e l’ebook.fest del 2010. Per quest’edizione sanremese si sono aggregate più competenze, dalla segreteria organizzativa Multimedia Tre che ha all’attivo cinque esperienze fieristiche nel territorio di Sanremo e un comitato scientifico composto da professionalità specifiche e complementari (Bibienne, Mario Guaraldi Editore, Giulio Blasi, Area51, Quintadicopertina, Ebookreaderitalia.com, Mlol).

Ebookfest avrà un primo momento al Palafiori di Sanremo che si chiamerà Ebookfestexperience e un secondo nel 2013 a Fosdinovo chiamato invece Ebookvision: i due appuntamenti - seppur uniti da un filo conduttore unico - avranno alcune caratteristiche e soprattutto obiettivi distinti.

more info

sabato 30 giugno 2012

Papa Giovanni III è sparito

Proprio mentre il cardinale Tarcisio Bertone lamenta che molti giornalisti giocano a fare l’imitazione di Dan Brown, la casa editrice tedesca Lübbe pubblica in edizione digitale i tredici episodi di "Apocalypsis" di Mario Giordano (non quello di Mediaset: esiste un Mario Giordano tedesco, nato a Monaco e residente a Colonia, romanziere e sceneggiatore).


Riassunto della trama. Il libro, «che comincia come una sofisticata cospirazione vaticana, diventa ben presto un thriller intenso e spettacolare. Il papa Giovanni Paolo III è sparito senza lasciare traccia. Tutto il mondo lo cerca, incluso il giornalista Peter Adam. Ciò che scopre travalica i confini dell’umana immaginazione: la prova che la Chiesa è sull’orlo della catastrofe, e l'umanità con lei».

Un riassuntino che è un invito a non leggerlo, per quel che ci riguarda. Ma il punto è un altro. Ha a che fare con gli sviluppi dell’editoria digitale. Se esiste il self-publishing, la pubblicazione fai-da-te, ecco che compare anche il self-translating: la traduzione fai-da-te.

Prima, in un’epoca non ancora conclusa ma che appare remota, era l’editore a comprare i diritti di un’opera straniera, commissionare la traduzione, vigilare (sperabilmente) sulla sua qualità, e pubblicare in un mercato diverso da quello d’origine. Ora la casa editrice Lübbe propone invece direttamente l’ebook in inglese, su Amazon e iTunes. Filiera corta, via tutti gli intermediari: agenti, informatori, editore straniero. In realtà si può fare a meno anche dell’editore d'origine, almeno teoricamente. Filiera cortissima: dal produttore al consumatore.

Perché aspettare e sperare che il proprio romanzo in italiano o altre lingue minori sia notato dagli stranieri, comprato, editato all'estero? Basta tradurselo o pagare (sperabilmente) un traduttore e metterlo online. Saranno sempre più numerosi quelli che lo faranno. Purché la traduzione fai-da-te non sia troppo simile alla pubblicazione in proprio: nel senso che non basta esserci per essere notati, e il miraggio può essere doloroso per tanti aspiranti Dan Brown.

fonte: Giovanna Zucconi - Tuttolibri de La Stampa di oggi, sabato 23 giugno 2012

sabato 23 giugno 2012

Ebook, leggiamo con ottimismo


"Corrono brutti tempi. I figli non obbediscono più ai genitori, e tutti quanti si sono messi a scrivere libri". Non ci sarebbe nulla di strano a sentir pronunciare questa frase durante un convegno sullo stato dell'editoria, se non fosse che a scriverla è stato Marco Tullio Cicerone, nel 1. secolo a.c.
Leggerla proiettata su uno schermo a Editech, la giornata internazionale dedicata a editoria, innovazione e tecnologie collegate al mondo del libro, svoltasi a Milano il 21 giugno, ha un senso speciale, perché aiuta a interpretare i cambiamenti in corso tenendo presente quel legame con il passato che oggi l'editoria digitale sembra aver spezzato.

Ma cosa sta cambiando nel mondo dei libri?
Fino a poco tempo fa l'autore scriveva e proponeva la sua storia a un editore.
Questo valutava il libro, lo pubblicizzava e lo distribuiva, con un ruolo centrale.
Oggi attori come Amazon, Google, Apple fanno un bel pezzo del mestiere, e l'autore può anche decidere di pubblicarsi da solo con estrema facilità.

Il libro viene messo a disposizione sotto forma di ebook per essere letto su pc, o in mobilità (su tablet, ereader, smartphone) con un prezzo molto vantaggioso rispetto alla versione cartacea.
Chi compra il libro decide cosa acquistare basandosi sempre di più sui giudizi positivi della community degli altri lettori. E gli editori sono un po’ fuori dal giro: non sanno come riacquistare la centralità perduta, e tentano nuove strade di approccio dei lettori andando un po’ a tentoni...

di Antonella Sbriccoli - read more @ Panorama.it