giovedì 22 dicembre 2011

"Troppi pirati su internet: non scrivo più"...

Un grido di dolore: «La cultura nunca ha sido gratuita, nunca» proclama Lucía Extebarria nella sua pagina di Facebook. E annuncia che per un bel po’ di tempo non scriverà più, che rinuncia al romanzo. Il motivo è semplice: il numero delle sue opere piratate su Internet, e cioè riprodotte e scaricate illegalmente, ha superato, dice, quelle delle copie vendute. L’ultimo romanzo, uscito nell’ottobre scorso, Il contenuto del silenzio (con questo titolo verrà tradotto per Guanda, in aprile) non è stato proposto in versione eBook per non darlo in pasto ai «pirati», ma già circola liberamente in formato pdf. Secondo la scrittrice il download illegale sta estendendosi massicciamente, in Spagna, dalla musica ai libri. Forse, aggiunge, scriverà sì, ma solo per l’estero, perché ad esempio in Francia e Germania il fenomeno è combattuto più efficacemente.

La Extebarria è un’autrice di successo (ha vinto il prestigioso premio Planeta nel 2004 con Una donna in bilico ) ed è anche un personaggio dalla forte passionalità. Questa, che è certamente una provocazione - davvero smetterà con la letteratura per cercarsi un altro lavoro? - fa seguito alle polemiche furibonde innescate da accuse di plagio che le erano state rivolte, ad esempio per aver usato l’articolo di uno psicologo nel primo capitolo di un suo libro. Ha moltissimi ammiratori, ma anche nemici cattivissimi: la pagina di Wikipedia a lei dedicata esordisce definendola «una plagiaria spagnola». Su Facebook è stata sommersa da reprimende poco simpatiche. Molti internauti le hanno addirittura chiesto ragione del suo bilancio familiare.

Ma davvero la Spagna è il paradiso dei download illegali? «Le leggi sono uguali dappertutto, in Europa» spiega Piero Attanasio, responsabile della relazione estere dell’Associazione editori. Il problema è come si fanno rispettare. In Francia il sistema in corso da un anno prevede con l’aiuto dei provider che si individuino gli utenti dal download facile, li si ammonisca e, se non smettono, si blocchi la loro connessione Internet. Inghilterra e America hanno un sistema più sofisticato, cui si sta pensando anche in Italia: dove nessuno scrittore ha sfidato i "pirati". Ma forse dovremmo aggiungere «ancora».


fonte: La Stampa online

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