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lunedì 10 febbraio 2020

Rigoni Stern: al via la decima edizione del Premio letterario

Ha preso il via la 10a edizione del Premio "Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi", la cui premiazione si svolgerà quest'anno a Riva del Garda nell’ambito di Expo Riva Caccia Pesca Ambiente, il 28 marzo, quando sarà assegnato anche il premio Guardiano dell'Arca-Osvaldo Dongilli, dedicato a una persona che si sia distinta nella tutela e nella valorizzazione della montagna. 

Le opere iscritte al concorso letterario sono 61, il numero più alto di sempre; una decina sono i volumi in tedesco, sloveno e occitano. Le opere pervenute saranno esaminate dai giurati del premio, Ilvo Diamanti, Marco Albino Ferrari, Paola Filippi, Mario Isnenghi e Daniele Jalla. Al primo classificato andrà la somma di cinquemila euro. Il premio Rigoni Stern, che si svolge alternativamente in Trentino (a Riva del Garda) e nel Veneto (ad Asiago), è nato nel 2011 per favorire lo sviluppo delle culture che fanno riferimento all’arco alpino, ed è destinato a opere di narrativa e di saggistica che ne valorizzino il paesaggio, le tradizioni, le attività produttive all'insegna dell'ecocompatibilità, il contesto socioculturale delle diverse comunità che lo abitano, con le loro istituzioni storiche legate all’uso comunitario dei beni, la caccia come attività legata a una particolare sensibilità ambientale, la guerra in montagna come scenario particolare e doloroso della storia europea, il patrimonio narratologico, con le sue fiabe, le leggende, i suoi miti di ieri e di oggi, la sua vocazione ad essere cerniera tra nord e sud, tra area mediterranea e area mitteleuropea. Istituito con l’intento di onorare la memoria di Mario Rigoni Stern, il premio intende perpetuarne i valori di fratellanza tra i popoli, di rispetto dell’ambiente, di tolleranza e solidarietà.

L'edizione di quest'anno è il prologo alle celebrazioni per il centenario della nascita dello scrittore altopianese, che ricorrerà nel 2021, e per il quale si sta predisponendo un fitto calendario di iniziative. Il premio, aperto a tutte le lingue dell’Arco Alpino, viene promosso e sostenuto da Ars Venandi, dalla famiglia Rigoni Stern, dalla Provincia autonoma di Trento, dalla Regione Veneto, dai Comuni di Asiago e di Riva del Garda, da Riva del Garda Fierecongressi, dal Museo degli usi a costumi della gente trentina, da Federcaccia, della Banca di Trento e Bolzano e dalla Cassa di Risparmio del Veneto, a voler sottolineare, nel nome di Mario Rigoni Stern, la fratellanza ideale tra le montagne e le popolazioni del Veneto e del Trentino, con un gemellaggio culturale imperniato ai valori del rispetto dell’ambiente e di chi lo abita. 

Info : https://premiomariorigonistern.com/it_IT/

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martedì 14 maggio 2019

Marco Balzano vince il «Rigoni Stern»

E' Marco Balzano, con «Resto qui», il vincitore dell'edizione 2019 del premio «Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi». La giuria, composta da Ilvo Diamanti, Marco Albino Ferrari, Paola Maria Filippi, Mario Isnenghi e Daniele Jalla, col coordinamento di Margherita Detomas, si è riunita oggi al Muse, Museo delle scienze di Trento, per decretare il vincitore e le menzioni. Quest'anno sono state 59 le opere presentate al Premio, capaci di raccontare vari aspetti della montagna e delle Alpi. La cerimonia di premiazione avverrà il 15 giugno a Palazzo Labia a Venezia e il 16 giugno al Teatro Millepini di Asiago. 

Il riconoscimento intitolato al grande scrittore italiano è andato con decisione unanime della giuria a “Resto qui” di Marco Balzano edito da Einaudi con la seguente motivazione: “In un lungo racconto, che è anche uno spaccato di storia, l’autore ricostruisce, con scrittura densa e fluida al tempo stesso, una pagina controversa e difficile della storia altoatesina / sudtirolese. L’acqua che sommerge il paese di Curon Venosta / Graun im Vinschgau all’estremo nord d’Italia è una metafora delle decisioni politiche dei regimi fascista e nazista che travolgono una intera comunità creando insanabili fratture in un tessuto familiare e sociale che faticherà decenni a ritrovare una nuova coesione. L’esplicita volontà dell’autore di realizzare un’opera di finzione, a cui la cronaca fornisce le coordinate per una storia più intima e personale, fa sì che il romanzo si legga con grande partecipazione ed empatia”. 

La giuria ha inoltre segnalato tre opere particolarmente meritevoli. “Il pastore di stambecchi” di Louis Oreiller con Irene Borgna, edito da Ponte alle Grazie con la seguente motivazione: “Attraverso uno scavo diretto, viso a viso, con il protagonista di questa paradigmatica storia di montagna, l'antropologa Irene Borgna coglie il senso di una vita “fuori traccia”, come spesso sono le vite degli enfants du pays cresciuti nelle valli alpine più sperdute. La voce di Oreiller si fa portatrice di un mondo orgoglioso e virile che ci rimanda senza infingimenti a una cultura apparentemente lontana nel tempo eppure ancora presente. La sapienza del fare, il rapporto con il selvatico, la consuetudine con le grandi solitudini colorano queste pagine intensamente partecipate”. “La Strada delle Gallerie ha 100 anni” a cura di Claudio Rigon edito da Club Alpino Italiano Sez. di Schio, con la seguente motivazione: “Un lavoro di montaggio molteplice e fascinoso. La costruzione della celebre Strada delle Gallerie-52 sul Pasubio nel corso del 1917 viene raccontata con approccio originale da uno storico della fotografia, Claudio Rigon, particolarmente sensibile anche alla soggettività dei giovani ingegneri ufficiali del Genio che vi si impegnano. Come fotografi dei lavori in corso, essi sono contemporaneamente costruttori e narratori per immagini dell'impresa. Memoria e storia di vita quotidiana in una situazione d'eccezione e anche una re-visione della Grande guerra in sintonia con gli approcci attuali”. “Veloce la vita” di Sylvie Schenk (trad. Franco Filice) edito da Keller, con la motivazione: “Un avvincente romanzo di formazione al femminile ambientato nelle Alpi francesi degli anni Cinquanta e Sessanta. Quando la protagonista lascia Lione per sposare un ragazzo tedesco e approda in Germania l'ombra lunga dell'occupazione tedesca e della guerra imprime un'inattesa svolta al racconto in cui grandi e piccole storie si intrecciano costantemente. Una scrittura veloce come la vita del titolo”. 

Il premio «Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi», del valore di 10 mila euro, si svolge in due ambiti: la Regione Veneto e la Provincia di Trento. Numerosi gli Enti e le Associazioni che sostengono l’iniziativa: Regione Veneto e Consiglio regionale del Veneto, Comune di Asiago, Provincia autonoma di Trento, Comune di Riva del Garda, oltre a Gruppo Itas Assicurazioni e Rigoni di Asiago, Riva del Garda Fierecongressi, circolo Ars Venandi Federazione italiana della caccia, Museo degli usi e costumi della gente trentina.

 © ANSA

giovedì 18 ottobre 2018

La sostenibilità alimentare raccontata da giornalisti, fotografi, videoreporter, storyteller: ecco i finalisti del Premio Barilla & Thomson Reuters

La Thomson Reuters Foundation e il Barilla Center for Food and Nutrition hanno annunciato i finalisti del Media Sustainability Food Award 2018, un premio che mira a valorizzare il lavoro svolto da parte di giornalisti professionisti e talenti emergenti provenienti da tutto il mondo sul tema delle sfide del sistema alimentare globale.

Una giuria di esperti - composta da professionisti di spicco nel campo del giornalismo, della fotografia, delle politiche alimentari, della sostenibilità agricola e della ricerca - ha selezionato un totale di 12 finalisti nelle 4 categorie di premi; giornalismo e multimedia, sia pubblicati che inediti, basati su una serie di criteri tra cui la sostanza, l'originalità e la creatività. 

I vincitori saranno annunciati in occasione del 9 ° “Forum internazionale su Alimenti e Nutrizione” del Barilla Center for Food and Nutrition il 27 novembre prossimo.

Per visualizzare i lavori dei finalisti, clicca qui

martedì 3 luglio 2018

Sei un giovane fotografo e hai un progetto nel cassetto? Ecco il concorso che fa per te!

Hai meno di 30 anni e nel tuo cassetto c'è un progetto fotografico che racconta di "Diritti e conflitti"? E' giunto il momento di usarlo! Hai tempo fino al 15 luglio per partecipare alla 6° edizione della Biennale dei giovani fotografi italiani, organizzata dal CIFA-Centro Italiano della Fotografia d’Autore di Bibbiena (AR) in collaborazione con FIAF-Federazione Italiana Associazioni Fotografiche e riservata ai giovani fotografi nati a partire dal 01/01/1988, sia con iscrizione individuale (sezione A) che attraverso Scuole di fotografia (sezione B).

Tema della Biennale è, appunto, "Diritti e conflitti - Lavoro, casa, salute, istruzione: il ridimensionamento dello stato sociale".

La partecipazione è gratuita e non è necessario essere soci FIAF. Agli autori selezionati la Federazione Italiana Associazioni Fotografiche garantirà un contributo economico fino ad un massimo di 200 euro per l’allestimento della propria mostra/istallazione e ampia visibilità sui media e canali social nazionali.

Il bando di concorso è scaricabile a questo link: www.centrofotografia.org/informations/attivita/189


mercoledì 14 marzo 2018

A "Le avventure di Numero Primo" di Paolini e Bettin il Premio Mario Rigoni Stern 2018

L'edizione 2018 del Premio Mario Rigoni Stern è stata vinta da Marco Paolini e Gianfranco Bettin con «Le avventure di Numero Primo» (Einaudi). Lo ha comunicato ieri la giuria composta da Ilvo Diamanti, Paola Maria Filippi, Mario Isnenghi, Daniele Jalla e Paolo Rumiz, coordinata dalla giornalista Margherita Detomas. La cerimonia di premiazione si svolgerà sabato 24 marzo al Palazzo dei congressi di Riva del Garda (inizio alle ore 17).

«La fantafavola di Paolini e Bettin - si legge nelle motivazioni della giuria - mette in scena un mondo futuro trasformato dalla biotecnologia in cui, però, l'intelligenza artificiale scopre di poter avere, senza saperlo, anche un cuore. In questa realtà la montagna preserva una sua irriducibile differenza rispetto a un mondo globalizzato, in cui Marghera e Venezia invadono la pianura fino alle Alpi e lo stesso mare perde la sua specificità. Dalla montagna viene alla luce Nicola, un Numero Primo come preferisce essere chiamato, lo strano e delizioso protagonista del libro. Emergendo da un ghiacciaio». 

Motivazioni del premio

Le genti alpine hanno creato le proprie comunità in un ambiente naturale unico, all’interno di tradizioni culturali diverse legate alle specificità del loro territorio. Si tratta di un universo culturale affascinante e complesso, ispirato alla tolleranza e alla solidarietà, cerniera tra nord e sud, tra area mediterranea e area mitteleuropea: una vera e propria “civiltà alpina”, collocata nel cuore del Vecchio Continente, con i suoi valori, un suo bagaglio culturale e artistico, che rappresenta oggi, per la futura “Europa dei popoli”, uno straordinario modello di riferimento. Ruolo decisivo nell’incontro e nel confronto fra le diverse culture delle Alpi è certamente quello della Letteratura, nelle sue diverse espressioni: sia attraverso la ricerca e la divulgazione storico-scientifica, sia attraverso il racconto, che della cultura della montagna comunica emozioni e sentimenti, trasmettendo i valori in cui ancora oggi si riconoscono le comunità dei paesi alpini. Nella letteratura italiana del Novecento, Mario Rigoni Stern ha saputo descrivere in modo originale la cultura della gente di montagna, raccontando il legame fra i montanari e il loro ambiente, e proponendo le Alpi quale orizzonte significativo della letteratura e della storiografia contemporanea, del moderno sentimento ecologico e perfino dell’etica. In questo quadro, le Alpi diventano un vero e proprio scrigno di valori, non solo paesaggistici e ambientali, ma soprattutto umani: un universo etico che Mario Rigoni Stern, dal “ritorno a baita” vagheggiato nel gelo di una steppa macchiata dagli orrori della guerra, non ha mai cessato di perseguire, come narratore, ma anche come intellettuale impegnato in un progetto di riscatto e di progresso del proprio mondo.

I temi 

Il Premio, alternandosi fra Trentino e Veneto con cadenza annuale, cercherà di individuare gli elementi di eccellenza della narrativa e della saggistica di ambito alpino all’interno delle opere edite nei due anni precedenti, individuando, in maniera non esclusiva, nelle due rispettive modalità di scrittura, i seguenti specifici settori di interesse: il paesaggio alpino, nei suoi aspetti naturalistici e nella sua estetica; le attività produttive tradizionali, nelle loro specifiche valenze di ecocompatibilità; il contesto socioculturale delle comunità alpine, con le loro istituzioni storiche legate all’uso comunitario dei beni; la caccia, come attività legata a una particolare sensibilità ambientale; la guerra in montagna come scenario particolarissimo e doloroso della storia europea; il patrimonio narrativo dell’arco alpino, con le sue fiabe, le leggende, i suoi miti di ieri e di oggi.

Info: www.premiorigonistern.it

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giovedì 21 dicembre 2017

"Premio Rigoni Stern" edizione 2018

Il «Premio Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi» è nato per favorire lo sviluppo del contesto culturale poliglotta che fa riferimento all’arco alpino, promuovendo un concorso di merito tra opere di narrativa e di saggistica dedicate alle Alpi, al loro paesaggio e alle loro genti.

Le opere che si vorranno candidare all'edizione 2018 dovranno pervenire entro il 31 gennaio 2018 alla segreteria della giuria, presso il Museo degli usi e costumi della gente trentina, in via Mach 2 a San Michele all’Adige (TN). Al vincitore andranno un premio in denaro di diecimila euro e una medaglia, opera dello scultore Pino Guzzonato. La cerimonia di premiazione si terrà a Riva del Garda sabato 24 marzo 2018.
Informazioni e bando: www.premiorigonistern.it.

Il Premio, aperto a tutte le lingue dell’Arco Alpino, è promosso e sostenuto da Ars Venandi, dalla famiglia Rigoni Stern, dalla Provincia autonoma di Trento, dalla Regione Veneto, dai Comuni di Asiago e di Riva del Garda, da Riva del Garda Fierecongressi, dal Museo degli usi a costumi della gente trentina, da Federcaccia, della Banca di Trento e Bolzano e dalla Cassa di Risparmio del Veneto, a voler sottolineare, nel nome di Mario Rigoni Stern, la fratellanza ideale tra le montagne e le popolazioni del Veneto e del Trentino, con un gemellaggio culturale imperniato ai valori del rispetto dell’ambiente e di chi lo abita.

Motivazioni del premio: le genti alpine hanno creato le proprie comunità in un ambiente naturale unico, all’interno di tradizioni culturali diverse legate alle specificità del loro territorio. Si tratta di un universo culturale affascinante e complesso, ispirato alla tolleranza e alla solidarietà, cerniera tra nord e sud, tra area mediterranea e area mitteleuropea: una vera e propria “civiltà alpina”, collocata nel cuore del Vecchio Continente, con i suoi valori, un suo bagaglio culturale e artistico, che rappresenta oggi, per la futura “Europa dei popoli”, uno straordinario modello di riferimento. Ruolo decisivo nell’incontro e nel confronto fra le diverse culture delle Alpi è certamente quello della Letteratura, nelle sue diverse espressioni: sia attraverso la ricerca e la divulgazione storico-scientifica, sia attraverso il racconto, che della cultura della montagna comunica emozioni e sentimenti, trasmettendo i valori in cui ancora oggi si riconoscono le comunità dei paesi alpini. Nella letteratura italiana del Novecento, Mario Rigoni Stern ha saputo descrivere in modo originale la cultura della gente di montagna, raccontando il legame fra i montanari e il loro ambiente, e proponendo le Alpi quale orizzonte significativo della letteratura e della storiografia contemporanea, del moderno sentimento ecologico e perfino dell’etica. In questo quadro, le Alpi diventano un vero e proprio scrigno di valori, non solo paesaggistici e ambientali, ma soprattutto umani: un universo etico che Mario Rigoni Stern, dal “ritorno a baita” vagheggiato nel gelo di una steppa macchiata dagli orrori della guerra, non ha mai cessato di perseguire, come narratore, ma anche come intellettuale impegnato in un progetto di riscatto e di progresso del proprio mondo.

I temi: il Premio, alternandosi fra Trentino e Veneto con cadenza annuale, cercherà di individuare gli elementi di eccellenza della narrativa e della saggistica di ambito alpino all’interno delle opere edite nei due anni precedenti, individuando, in maniera non esclusiva, nelle due rispettive modalità di scrittura, i seguenti specifici settori di interesse: – il paesaggio alpino, nei suoi aspetti naturalistici e nella sua estetica; – le attività produttive tradizionali, nelle loro specifiche valenze di ecocompatibilità; – il contesto socioculturale delle comunità alpine, con le loro istituzioni storiche legate all’uso comunitario dei beni; – la caccia, come attività legata a una particolare sensibilità ambientale; – la guerra in montagna come scenario particolarissimo e doloroso della storia europea; – il patrimonio narratologico dell’arco alpino, con le sue fiabe, le leggende, i suoi miti di ieri e di oggi.

venerdì 16 giugno 2017

"Premio Gran Giallo Città di Cattolica" - la finale della 44a edizione

Giunto alla 44ª edizione, torna puntuale il "Premio Gran Giallo Città di Cattolica", primo e più antico concorso rivolto al miglior racconto inedito del mondo del giallo e del mistero organizzato dal Comune di Cattolica Assessorato alla Cultura in collaborazione con Il Giallo Mondadori. 

Nato nel 1973 dall'estro creativo di Enzo Tortora con Alberto Tedeschi e Oreste del Buono si fonda sulla passione per il giallo e il noir di tanti italiani e sul lavoro, l'analisi attenta, l'esperienza e il fiuto di una giuria d'eccezione formata da: Cristiana Astori, Annamaria Fassio, Franco Forte, Carlo Lucarelli, Valerio Massimo Manfredi, Marinella Manicardi, Andrea G. Pinketts e Simonetta Salvetti. 

Da sempre per i partecipanti il Premio diventa una trampolino di lancio verso il mondo della narrativa italiana di genere: Secondo Signoroni, Loriano Macchiavelli, Carlo Lucarelli e Andrea G. Pinketts sono solo alcuni dei nomi dei grandi che annoverano la vittoria del Premio Cattolichino nel loro palmarès. La pregiuria formata da Michele Catozzi, Diego Di Dio, Antonino Fazio, Diego Lama e Ilaria Tuti, ha selezionato la rosa dei 10 finalisti. Tra questi si nasconde il vincitore, che verrà incoronato alla fine di una manifestazione interamente dedicata al Giallo e al noir, con un programma ricco e articolato. 

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L'apertura del festival, mercoledì 21 giugno vedrà il Gran Giallo diventare “piccolo” ma solo per il target di riferimento del pubblico. Nasce infatti dalla collaborazione con la collana Piccoli Brividi Mondadori un giallo itinerante per bambini. Kids Corner e photocall saranno collocati nei principali luoghi della città con regali e sorprese per giallisti in erba. I piccoli detective troveranno i punti gialli al Parco della Pace il 21 giugno alle ore 17.00 e in Piazza Mercato alle ore 20.00 e in Piazza I Maggio il 22 e 23 Giugno alle ore 21.00. Al True Crime e al processo mediatico sarà invece dedicata la serata di giovedì 22 giugno. Dalla cronaca nera al giallo in TV e al cinema, protagoniste saranno le vicende criminali che hanno diviso l'opinione pubblica. Sul palco della principale piazza della Regina, alle ore 21, saliranno lo psichiatra Alessandro Meluzzi, il criminologo e investigatore Fabio Federici e il critico cinematografico Valerio Caprara che affronterà il tema della trasposizione televisiva e cinematografica del crimine. Il dibattito sarà moderato dalla giornalista Ilaria Mura, volto femminile della trasmissione Quarto Grado. Come nei miglior topos letterari anche gli scrittori tornano sempre sul luogo del delitto ovvero al Premio che per molti di loro ha rappresentato l'inizio della carriera letteraria. Venerdì 23 giugno alle ore 21, in Piazza I Maggio, Diego Di Dio, Diego Lama e Andrea Franco presenteranno i loro ultimi lavori e al dibattito, moderato da Franco Forte, direttore de I Gialli Mondadori parteciperanno anche Cristiana Astori e Gianfranco Marzano autori della nuova serie a fumetti The Professor e Andrea G. Pinketts, storico giurato del Premio che ci farà conoscere il suo nuovo romanzo Sangue di Yogurt. La serata proseguirà varcando idealmente La porta rossa. La fortunatissima serie tv firmata Carlo Lucarelli sarò lo spunto per parlare del poliziesco, del romance e del paranormale insieme allo scrittore e al protagonista della fiction, l'attore Lino Guanciale.


Le cerimonie di premiazione caratterizzeranno la prima parte della sera di sabato 24 giugno. Verranno infatti premiati il racconto vincitore del Premio Gran Giallo città di Cattolica. Ma come solo nei migliori thriller, noir e gialli, un colpo di scena caratterizzerà l'ultima serata del Premio. Il festival si chiuderà infatti con un' apertura. Il 24 giugno in collaborazione con il Circolo del Cinema Toby Dammit e Giometti Cinema verrà presentato il progetto della nuova arena cinematografica Snaporaz che verrà in seguito allestita in Piazzetta Pritelli e che trasformerà Cattolica in un cinema sotto le stelle per tutta l'estate. Per celebrare l'evento, in Piazza Mercato arriverà il cinema e i festeggiamenti di un compleanno cinematografico: Suspiria, celebre pellicola del maestro dell'horror italiano Dario Argento che compie 40 anni. Per l'occasione verrà proiettato il film in una veste inedita. In arrivo a Cattolica infatti un evento epico di quelli che capitano una volta ogni decade, i Goblin di Claudio Simonetti si esibiranno dal vivo eseguendo l'intera colonna sonora dal vivo. Il cinema tornerà anche domenica 25 giugno, alle 21 in Piazza Mercato con l'anteprima del film In a Lonely Place del regista riminese Davide Montecchi.

Non mancheranno enigmi e misteri, divertimento, approfondimento. Intanto, ecco i 10 racconti finalisti e i loro autori in ordine alfabetico: Puntaspilli - Alessio Barbieri; Il caso della mortale commedia - Elisa Bertini; Baionetta - Marco Bertoli; Mors tua vita mea - Gianluca d'Aquino;  Metropolitana - Lidia Del Gaudio; La calda notte dell'ispettore Murtas - Luca di Gialleonardo, Liudmila Gospodinoff; La legge delle cose - Francesco Grimandi; Signorina Maestra - Antonella Mecenero; La croce nel cuore - Michele Scoppetta; Dentro al Mirino - Elena Vesnaver.

Per informazioni Simonetta Salvetti Ufficio Cinema-Teatro Comune di Cattolica 0541-966778 www.mystfest.com www.cattolica.net

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giovedì 30 marzo 2017

Ultimi giorni per partecipare al Premio Gran Giallo Città di Cattolica

Ultimi giorni per partecipare alla 44ª edizione del Premio Gran Giallo Città di Cattolica. Il prestigioso concorso organizzato dal Comune di Cattolica in collaborazione con Il Giallo Mondadori forte del successo delle ultime edizioni torna puntuale anche quest'anno con la sua giuria d'eccezione formata da Cristiana Astori, Annamaria Fassio, Franco Forte, Carlo Lucarelli, Valerio Massimo Manfredi, Marinella Manicardi, Andrea G. Pinketts e Simonetta Salvetti. 

 I racconti dovranno tassativamente pervenire sia via mail che in forma cartacea, secondo le modalità contenute nel bando (vedi link sotto), entro e non oltre il 3 aprile 2017 (non farà fede il timbro postale), pena l'esclusione. Per partecipare al concorso bisognerà dimostrare di essere appassionati di gialli, per questo andrà allegato alla copia cartacea del racconto il Certificato di Partecipazione(CdP) del 2016 o 2017 ritagliato in originale e pubblicato in ogni fascicolo de Il giallo Mondadori (come da fac-simile riportato in calce al bando). 

 La premiazione del Concorso è prevista il 24 Giugno a conclusione della manifestazione che si svolgerà a Cattolica dal 22 al 24 giugno 2017. Anche quest'anno il miglior racconto giallo inedito verrà premiato insieme al romanzo vincitore del prestigioso Premio Alberto Tedeschi che vide la luce proprio a Cattolica 38 anni fa.

Bando: http://www.mystfest.com/documenti/bando-grangiallo2016-it.pdf
Info: http://www.mystfest.com/presentazione-grangiallo.php

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lunedì 6 marzo 2017

"Storie di Donne": il bando della 12a edizione

Torna lo spazio aperto alle voci femminili che raccontano di sé, della loro vita e delle loro esperienze, di ciò che è reale e quotidiano, ma anche dei sogni e delle ambizioni, delle piccole e grandi «evasioni». È disponibile sui siti web del Comune di Arco - TN (www.comune.arco.tn.it) e della biblioteca di Arco (http://biblioteca.comune.arco.tn.it), il bando della 12esima edizione del concorso letterario «Storie di donne», organizzato dall'assessorato alla cultura del Comune e dalla biblioteca civica «Bruno Emmert», aperto a racconti brevi inediti in lingua italiana e ad autrici di tutte le nazionalità, con la tradizione sezione speciale dedicata al tema dell'alcolismo femminile, realizzato in collaborazione con il gruppo Santo Stefano Riabilitazione dell'ospedale San Pancrazio. 

Regolamento:
Consegna degli elaborati entro le ore 12 del 31 marzo. La lunghezza dei racconti non deve superare cinque fogli, scritti su una sola facciata, formato A4, di trenta righe dattiloscritte ciascuna, con un massimo di 60 battute per riga. Alle prime tre opere classificate nelle due diverse sezioni va un premio che consiste in un buono-acquisti rispettivamente di 300, 200 e 100 euro. Non è richiesta quota d'iscrizione.

Informazioni:
Presso la biblioteca civica «Emmert», al numero di telefono 0464-583657, oppure all’indirizzo email arco@biblio.infotn.it. I racconti devono pervenire in busta chiusa in tre copie cartacee e su supporto elettronico (cd-rom o dvd) per posta all'indirizzo «Storie di donne» (oppure «Storie di donne – Sezione speciale»), c.a. di Alessandro Demartin, piazza Tre Novembre, 38062 Arco (TN), oppure consegnate a mano all'Ufficio protocollo (stesso indirizzo, aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30, il giovedì anche dalle 14.30 alle 16.30). Le copie cartacee devono essere completamente anonime, senza firma o segni particolari che possano far riconoscere l’autrice; il nominativo con il recapito va allegato a parte, in una busta chiusa da inserire in quella dove si collocano i racconti. Gli elaborati saranno esaminati da una commissione giudicatrice composta da quattro membri in àmbito letterario, giornalistico, medico, il cui giudizio sarà insindacabile. Si ricorda che in biblioteca sono disponibili le pubblicazioni realizzate con i racconti vincitori e segnalati delle edizioni precedenti.

c.s. a cura dell'Ufficio stampa dei Comuni di Arco e Riva

venerdì 1 aprile 2016

"Storie di donne", la premiazione

Delle 90 partecipanti, la maggior parte è della provincia di Trento e delle regioni confinanti, ma alcuni racconti sono stati spediti dal centro Italia e da gran parte del nord. Come tradizione, la vincitrice del concorso «Storie di donne», indetto dall'assessorato alla cultura del Comune e dalla biblioteca civica «Bruno Emmert» e aperto a racconti brevi inediti in lingua italiana e ad autrici di tutte le nazionalità, si conoscerà nel corso di una cerimonia di premiazione, che quest'anno si terrà sabato 2 aprile con inizio alle ore 14.30 a Palazzo dei Panni.

Saranno premiate la vincitrice, la seconda e la terza classificata (con buoni acquisto rispettivamente di 300, 200 e 100 euro) sia della sezione generale, sia della speciale dedicata all'alcolismo femminile, realizzata in collaborazione con la funzione di Riabilitazione alcologica dell’ospedale San Pancrazio. Tre i racconti che, pur non piazzandosi ai primi tre posti, hanno meritato una segnalazione: due per la sezione generale, una per la «no alcol». La cerimonia di premiazione, con intermezzi musicali al piano del maestro Paolo Orlandi, chiuderà come tradizione «Dedicato alla donna», il cartellone di iniziative che per un mese ha celebrato la Giornata internazionale della donna.

90 storie di donne che si raccontano, che svelano i loro sogni e le loro ambizioni, le piccole e grandi “evasioni”, ma anche storie di donne che ce la fanno, che superano le difficoltà ed escono da vari e diversi tunnel. Compreso quello estremamente buio e lungo dell’alcolismo (15 dei 90 racconti hanno scelto questo tema), fenomeno in preoccupante crescita. Si ricorda che in biblioteca sono disponibili le pubblicazioni realizzate con i racconti vincitori e segnalati delle edizioni precedenti.

Due le commissioni giudicatrici, presiedute entrambe da Cristina Bronzini, ideatrice e curatrice del concorso: quella della sezione generale è composta inoltre da Chiara Turrini, giornalista; da Antonia Dalpiaz, scrittrice, autrice e critica teatrale e giornalista; e da Giovanna Chiarani, professoressa, tutti membri di consolidata preparazione in ambito letterario; quella della sezione speciale è composta ancora da Chiara Turrini, affiancata da Laura Liberto, responsabile della Riabilitazione alcologica del San Pancrazio, e da Stefano Parisi, medico alla Riabilitazione alcologica dello stesso ospedale. “Storie di donne continua a rappresentare un’occasione stimolante per le nostre pazienti e per i loro familiari – dice Laura Liberto, responsabile della Riabilitazione alcologica al San Pancrazio – e i racconti che ci sono pervenuti sono una conferma delle problematiche che riscontriamo quotidianamente nel nostro lavoro di riabilitazione.

Il valore di queste testimonianze è molto importante perché rappresentano storie di vita, con messaggi profondi”. La partecipazione del San Pancrazio al concorso letterario “Storie di donne” è frutto sia della decennale esperienza e della professionalità della struttura nella riabilitazione alcologica, sia del fatto che al San Pancrazio viene da tempo praticata un’attività terapeutica legata al laboratorio di scrittura. “Un progetto – dice Laura Liberto – che sta facendo registrare risultati sempre più positivi”.

mercoledì 16 marzo 2016

Ad Antonio Ballerini il 6° premio "Mario Rigoni Stern"

Antonio Ballerini, con il romanzo «Cristalli di memoria - Incontri di vite nei riflessi del tempo» (Alpinia) ha vinto la 6a edizione del premio «Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi». Menzioni speciali sono andate a Renzo Caramaschi con «Di gelo e di sangue» (Mursia), a Fabio Chiocchetti con «Guant. L’abbigliamento tradizionale in Val di Fassa» (Istitut Cultural Ladin di Fassa), a Pino Loperfido con «La scelta di Cesare» (Curcu & Genovese) e a Matteo Righetto con «Apri gli occhi» (TEA). La premiazione si terrà a Riva del Garda sabato 2 aprile al Palazzo dei Congressi con inizio alle ore 17.

La giuria, composta da Ilvo Diamanti, Paola Maria Filippi, Mario Isnenghi, Daniele Jalla e Paolo Rumiz, e coordinata da Margherita Detomasche, si è riunita lunedì 14 marzo al Muse, il Museo delle scienze di Trento. Sia per tipo di opere in lizza che per valutazione della giuria, la Prima guerra mondiale è uscita in forte evidenza nell'edizione 2016 del Premio Mario Rigoni Stern. Non solo il vincitore, ma anche due dei quattro segnalati hanno toccato - da angolature diverse ma complementari - questo dramma ancora profondamente vivo nella memoria dei popoli d'Europa. Antonio Ballerini con «Cristalli di Memoria. Incontri di vite nei riflessi del tempo» rivive originalmente la Grande Guerra in alta montagna filtrando la letteratura di guerra nella luce della memoria oggi. Al centro di una vita quotidiana di piccolo gruppo in condizioni d'eccezione sta la figura, finemente recuperata, di un giovane e umanissimo comandante, il capitano Arnaldo Berni, che reinvera i sentimenti e lo stile di Pierre Jahier, in «Con me e con gli alpini».

Nato per favorire lo sviluppo del contesto culturale poliglotta che fa riferimento all’arco alpino, promuovendo un concorso di merito tra opere di narrativa e di saggistica dedicate alle Alpi, al loro paesaggio e alle loro genti, ed istituito con l’intento di onorare la memoria di Mario Rigoni Stern e della sua opera, il premio «Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi» intende perpetuarne i valori di fratellanza tra i popoli, di rispetto dell’ambiente, di umanità alpina. Il Premio, aperto a tutte le lingue dell’Arco Alpino, viene promosso e sostenuto da Ars Venandi, della famiglia Rigoni Stern, dalla Provincia autonoma di Trento, dalla Regione Veneto, dai Comuni di Asiago e di Riva del Garda, da Riva del Garda Fierecongressi, dal Museo degli usi a costumi della gente trentina, da Federcaccia, della Banca di Trento e Bolzano e dalla Cassa di Risparmio del Veneto, a voler sottolineare, nel nome di Mario Rigoni Stern, la fratellanza ideale tra le montagne e le popolazioni del Veneto e del Trentino, con un gemellaggio culturale imperniato ai valori del rispetto dell’ambiente e di chi lo abita. Il premio è consegnato nel corso di una cerimonia che si tiene ad Asiago negli anni dispari e a Riva del Garda negli anni pari.

Le segnalazioni (in ordine alfabetico) “Di gelo e di sangue” (Mursia) di Renzo Caramaschi narra con lingua levigata e dialoghi forti la storia di uno dei centoventicinquemila trentini, triestini, istriani e dalmati che, in divisa austroungarica, sul fronte sterminato di Galizia hanno combattuto la Prima guerra mondiale con un anno di anticipo e per una bandiera diversa rispetto agli altri italiani, trovandosi al centro dei maggiori sommovimenti del secolo. “Guant. L’ abbigliamento tradizionale in Val di Fassa” (Istitut Cultural Ladin di Fassa) a cura di Fabio Chiocchetti, esito della ricerca sistematica, presentata in forma divulgativa, sull’abbigliamento tradizionale della Val di Fassa, si distingue per la varietà delle fonti utilizzate con rigore etnografico e per la interdisciplinarietà dell’approccio al tema. Pino Loperfido “La scelta di Cesare” (Curcu & Genovese). Che cosa pensare oggi di Cesare Battisti? In Trentino, in Sudtirolo, in Italia. Il romanzo propone una realistica dialettica di posizioni fra i pregiudizi di un padre trentino, abituato da sempre a pensar male di Battisti, e un figlio - ragazzo assolutamente dei nostri tempi - che una tesi di laurea in Geografia porta, lui stesso e il padre, a riscoprire, al di là di miti e contromiti, la complessità del personaggio e la verità delle cose. Matteo Righetto “Apri gli occhi” (TEA) viene segnalato per la narrazione accattivante che coniuga una storia famigliare, intima, con un’ idea particolare, moderna di montagna. Alcuni quadri proposti in rapida successione delineano un dramma personale che troverà finalmente la sua composizione in un contesto alpino dove l’ immobilità delle rocce, e il fascino verticale che le definisce, aiuteranno i protagonisti a trovare una sorta di pacificazione nell’accettazione dell’irreversibile. www.premiomariorigonistern.it

sabato 30 gennaio 2016

"Parole per strada": il bando della 6a edizione

BANDO VI EDIZIONE
 
Articolo 1
“Parole per strada” è un concorso letterario internazionale ad invito per racconti brevis-simi. È aperto a tutti i generi e a tutte le forme della narrativa e si propone di promuove-re e favorire l’interesse e la passione per la lettura in ogni luogo e in ogni momento.
Articolo 2
Possono partecipare gli autori invitati dall’Associazione “Il Furore dei Libri” di Rove-reto, proponente, e dalle entità culturali che collaborano all’organizzazione o esistenti sul territorio. Gli autori invitati possono a loro volta estendere l’invito alla partecipazione a colleghi, dei quali garantiscano la professionalità. Per l’iscrizione al concorso è necessario essere soci dell’Associazione, tramite il paga-mento della quota sociale per l’anno 2016, pari ad euro 30,00 (trenta), o in maniera ri-dotta tramite la quota di socio simpatizzante pari ad euro 10,00 (dieci). In quest’ultimo caso la quota prevede la sola partecipazione al concorso1. L’iscrizione all’Associazione avviene tramite l’apposito modulo, da compilarsi in tutte le sue parti, e con il pagamento tramite bonifico bancario della quota prevista in base alla scelta se associarsi come socio ordinario o simpatizzante. Gli estremi per il pagamento sono indicati nel modulo d’iscrizione.
Articolo 3
Si partecipa con un solo racconto breve, inedito, della lunghezza massima di 1.500 (mil-lecinquecento) battute, spazi compresi. Gli elaborati potranno essere redatti in qualsiasi lingua, nazionale o minoritaria, e/o dialetto riconosciuto, nonché con qualsiasi carattere (caratteri non latini compresi), purché sia allegata una traduzione a fronte in lingua italiana. (La quota di socio ordinario dà diritto al ricevimento della rivista dell’Associazione e di tutte le pubblicazioni edite dalla stessa nel corso dell’anno. La quota di socio simpatizzante garantisce la sola partecipazione al concorso di “Parole per Strada. Fammi ridere”).
Articolo 4
Il tema previsto per la VI Edizione di “Parole per strada” è: “Fammi ridere”.
Articolo 5
Gli elaborati, in formato elettronico Word compatibile, dovranno tassativamente pervenire quali allegati e-mail entro lunedì 28 marzo 2016 all’indirizzo: segreteria@ilfuroredeilibri.org Dovranno contenere, pena la non ammissione: - nome dell’autore o eventuale pseudonimo, - titolo del racconto (deve essere diverso dal tema e non superare le 36 battute), - racconto con eventuale traduzione in lingua italiana, - breve bio-bibliografia dell’autore (massimo 500 battute), - indirizzo postale dell’autore con CAP, - la scheda “Concessione di licenza” che comprende anche la liberatoria e dichiara-zione di inedicità. Inoltre per chi non fosse socio dell’Associazione per l’anno 2016: - il modulo d’iscrizione all’Associazione, - ricevuta del pagamento tramite bonifico bancario. I diritti commerciali dei racconti rimangono di proprietà dell’Autore.
Articolo 6
Una Giuria valuterà in forma anonima e con decisione insindacabile tutti i racconti pervenuti e selezionerà un massimo di 99 racconti, che saranno esposti in luoghi di interesse e di visibilità nella città di Rovereto ed eventualmente nei comuni limitrofi. Tutti i racconti giunti pervenuti entro la data indicata nel bando e che rispetteranno le caratteristiche indicate formeranno l’antologia: “Parole per strada – Fammi ridere”. La Giuria sceglierà inoltre tra questi i dieci racconti che saranno stampati in serigrafia su pannelli ed esposti in mostra al pubblico, in luoghi adatti per visibilità e per fruibilità, a partire dall’autunno 2016. La mostra dei dieci racconti prescelti diventerà anche una mostra itinerante che interes-serà vari centri culturali italiani ed esteri. La Giuria avrà inoltre la facoltà di selezionare racconti in soprannumero rispetto ai dieci per particolare interesse, pregevole scrittura o altri motivi particolari.
Articolo 7
I racconti selezionati e le bio-bibliografie degli autori confluiranno in un’antologia dal titolo “Parole per strada –Fammi ridere”, che sarà edita nell’autunno 2016, inviata agli autori e distribuita ai visitatori della mostra, nonché inviata alle Biblioteche del Tren-tino-Alto Adige, alle entità e agli operatori culturali collaboranti, ad altre realtà cultu-rali nazionali ed estere, agli organi di informazione locali e nazionali e a quanti ospite-ranno la mostra itinerante. I racconti potranno essere pubblicati anche in altri media e formati come riviste, e-book, web, poster, volantini, ecc. Rimarranno esclusi dalla pubblicazione, a giudizio insindacabile dell’organizzazione, i racconti non corrispondenti a quanto richiesto negli articoli precedenti nonché le opere con contenuto ingiurioso o offensivo.
Articolo 8
Gli autori partecipanti accettano le norme del presente bando, autorizzando la pub-blicazione a titolo gratuito in tutte le forme previste agli articoli 6 e 7.
Articolo 9
In data da stabilire, verso autunno 2016, si terrà una serata di inaugurazione della mo-stra e di premiazione dei dieci racconti selezionati alla quale saranno invitati gli autori partecipanti e tutte le entità collaboranti alla realizzazione del concorso.
Articolo 10
L’organizzazione declina ogni responsabilità per eventuali plagi o dichiarazioni non conformi a verità.
Articolo 11
L’organizzazione, in considerazione dell’andamento della congiuntura economica, si riserva di adeguare alla stessa le iniziative previste dandone tempestiva comunicazione a tutti gli interessati.


IL FURORE DEI LIBRI

È un’associazione culturale di promozione sociale, nata nella Biblioteca Civica di Rovereto (Trento) nell’ottobre del 2004, aperta a tutti gli appassionati del libro. Tra i suoi scopi c’è anche quello di promuovere la diffusione del libro e della lettura favorendo e incrementando le relazioni culturali tra autori e lettori di ogni provenienza letteraria e geografica. Molte le attività riservate ai soci e ai simpatizzanti: ricerche, pubblicazioni e ristampe bibliofile e i molto apprezzati gruppi di lettura di narrativa, di poesia, di filosofia e di psicanalisi. Per il pubblico organizza serate di presentazioni di libri e autori e festival tematici (Rovereto in Giallonoir, Trilogia d’Estate, ecc.). Il Furore dei Libri pubblica anche una rivista quadrimestrale che, nata per i soci e fatta dai soci, vuole proporsi a tutti i bibliofili e a chi ama leggere di libri e sui libri. Il Furore dei Libri organizza la manifestazione letteraria “Parole per strada”, un evento articolato in vari momenti: concorso, mostra, antologia, serate pubbliche e mostre itineranti, arrivata al suo primo lustro.

PAROLE PER STRADA

All’origine l’evento è un concorso a tema per racconti brevissimi (massimo 1.500 battute) al quale sono invitati dall’organizzazione, oltre ai soci dell’Associazione, autori professionisti ed emergenti sia italiani che migranti. Alle edizioni precedenti hanno partecipato scrittori, sia provenienti da tutt’Italia che migranti, con testi in arabo, serbo, polacco, spagnolo, inglese, rumeno, somalo… e in lingue minoritarie, con traduzione italiana a fianco. Questo ha fatto sì che il Furore si sia trasformato sempre più in un sodalizio di autori che offrono gratuitamente il loro racconto al fine di promuovere una lettura senza frontiere varcando i confini del proprio Paese. Una giuria, scelta da Il Furore dei Libri tra operatori del settore librario, classi di Liceo, direttori di festival letterari, seleziona in forma anonima i dieci racconti per l’esposizione pubblica. La mostra a Rovereto Caratteristica originale e unica dell’evento “Parole per strada” è l’esposizione dei dieci racconti selezionati: un’autentica mostra di… scrittura, nella quale le parole escono dai libri per andare incontro al lettore. Le edizioni precedenti si sono tenute all’aperto nel Viale del Polo Culturale e Museale di Rovereto, accesso al prestigioso MART - Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, permettendone la visibilità ad un grande e variegato pubblico. L’antologia I racconti delle varie edizioni son stati pubblicati nelle antologie: La pace nasce dal rispetto e tolleranza tra i Popoli; Il libro perduto; Camminando con…; Terra mia. Le mostre itineranti e i Salotti con gli Autori Le versioni adattate su pannelli e totem delle mostre di Parole per strada sono state esposte in numerose località italiane e in collaborazione con le istituzioni ospitanti sono stati promossi Salotti letterari. Dal 2013 la mostra assume carattere internazionale iniziando una serie di viaggi all’estero con la sua partecipazione alla Settimana della Cultura italiana tenutasi nel maggio 2014 in Moldavia.

Info: www.ilfuroredeilibri.org

martedì 5 gennaio 2016

"Storie di donne": il bando del concorso letterario edizione 2016

Torna lo spazio aperto alle voci femminili che raccontano di sé, della loro vita e delle loro esperienze; di ciò che è reale e quotidiano, ma anche dei sogni e delle ambizioni, delle piccole e grandi «evasioni».

È disponibile sul sito web del Comune di Arco, infatti, il bando dell'undicesima edizione del concorso letterario «Storie di donne», organizzato dall'assessorato alla cultura del Comune e dalla biblioteca civica «Bruno Emmert», aperto a racconti brevi inediti in lingua italiana e ad autrici di tutte le nazionalità. Con la tradizione sezione speciale dedicata al tema dell'alcolismo femminile, in collaborazione con il gruppo Santo Stefano Riabilitazione dell'ospedale San Pancrazio. Consegna degli elaborati entro le ore 12 del 29 febbraio. La premiazione si terrà il 2 aprile.

La lunghezza dei racconti non deve superare cinque fogli, scritti su una sola facciata, formato A4, di trenta righe dattiloscritte ciascuna, con un massimo di 60 battute per riga. Alle prime tre opere classificate nelle due diverse sezioni va un premio che consiste in un buono-acquisti rispettivamente di 300, 200 e 100 euro. Non è richiesta quota d'iscrizione.

Informazioni si possono ottenere alla biblioteca civica «Emmert», al numero di telefono 0464 583657, oppure all’indirizzo email arco@biblio.infotn.it. I racconti devono pervenire in busta chiusa in tre copie cartacee e su supporto elettronico (cd-rom o dvd) all'indirizzo: «Storie di donne» (oppure «Storie di donne – Sezione speciale», alla c.a. dott. Alessandro Demartin, piazza Tre Novembre, 38062 Arco (TN). Le copie cartacee devono essere completamente anonime, senza firma o segni particolari che possano far riconoscere l’autrice; il nominativo con il recapito va allegato a parte, in una busta chiusa da inserire in quella dove si collocano i racconti. Gli elaborati saranno esaminati da una commissione giudicatrice composta da quattro membri di consolidata preparazione in àmbito letterario, giornalistico, medico, il cui giudizio sarà insindacabile. Si ricorda che in biblioteca sono disponibili le pubblicazioni realizzate con i racconti vincitori e segnalati delle edizioni precedenti.

c.s. a cura dell'Ufficio stampa dei Comuni di Arco e Riva

lunedì 30 marzo 2015

"Storie di donne": sabato 4 aprile la premiazione del concorso letterario

Sono 90 i racconti che si contendono il concorso letterario femminile «Storie di donne», aperto a racconti brevi inediti in lingua italiana e ad autrici di tutte le nazionalità; di questi, 17 sono iscritti alla sezione speciale dedicata al tema dell'alcolismo femminile, realizzata in collaborazione con l'ospedale San Pancrazio.

La premiazione si svolgerà sabato 4 aprile a Palazzo dei Panni a partire dalle ore 15, con intermezzi musicali di Sabrina Gagliano, accompagnata dal pianoforte. La premiazione chiude l'edizione 2015 di «Dedicato alla donna», il cartellone di iniziative proposto dalla biblioteca civica «Bruno Emmert» e dall'assessorato alla cultura del Comune di Arco in occasione della Giornata internazionale della donna. Alle prime tre opere classificate nelle due diverse sezioni va un premio che consiste in un buono-acquisti rispettivamente di 300, 200 e 100 euro.

Si tratta di racconti brevi (lunghezza massima di cinque cartelle) e inediti (sono escluse opere già premiate in altri concorsi) dedicati alle voci femminili che raccontano di sé, della loro vita e delle loro esperienze; di ciò che è reale e quotidiano, ma anche dei sogni e delle ambizioni, delle piccole e grandi «evasioni». Gli elaborati sono stati esaminati da una commissione giudicatrice composta dalla presidente, dott.ssa Cristina Bronzini, dirigente dell'Area Servizi del Comune, e da tre membri di consolidata preparazione in àmbito letterario, giornalistico e medico, il cui giudizio è insindacabile. Nel corso della premiazione sarà distribuito alle partecipanti dell'anno scorso il libro dei racconti del 2014.

Da due anni la premiazione è divenuta doppia. Verranno premiati separatamente i racconti concorrenti per la sezione dedicata all'alcolismo femminile, realizzata in collaborazione con la funzione di Riabilitazione alcologica dell'ospedale San Pancrazio di Arco: «L'idea nasce dall'attività terapeutica del laboratorio di scrittura avviato nel nostro ospedale – dice Laura Liberto, responsabile della Riabilitazione alcologica del San Pancrazio – un progetto che già ha registrato risultati positivi e che si svolge con il coordinamento di una psicologa. Il concorso “Storie di donne” ha rappresentato un'occasione stimolante per le nostre pazienti, ma non solo per loro, dato che ha partecipato anche una familiare, raccontando la sofferenza di chi assiste alla tragedia che la dipendenza dall'alcol porta nelle famiglie».

c.s. a cura dell'Ufficio stampa dei Comuni di Arco e Riva

giovedì 12 febbraio 2015

Giallisti si diventa... con Mondadori: al via il 42° premio "Gran Giallo Città di Cattolica"

 
XLII PREMIO “GRAN GIALLO CITTÀ DI CATTOLICA”


Bando di concorso per il miglior racconto giallo e del mistero, inedito e di ambientazione rigorosamente italiana in collaborazione con il Giallo Mondadori

Caratteristiche del concorso:

1. Il concorso è aperto a tutti.

2. Le opere dovranno essere inedite (non è esclusa la partecipazione o segnalazione ad altri concorsi, ma le opere non devono essere state mai pubblicate, neanche on-line), in lingua italiana e avere una lunghezza massima di 20 cartelle dattiloscritte (cartella tipo: 35 righe).

3. Si può partecipare con un solo elaborato.

4. I racconti dovranno pervenire, pena l'esclusione, entro e non oltre lunedì 25 maggio 2015 sia via mail che in formato cartaceo nel seguente modo:
                1) via mail in formato PDF a: teatro@cattolica.net con due documenti allegati: uno contente il racconto in forma anonima corredato di titolo; l'altro documento con il titolo del racconto, le generalità dell'autore, indirizzo, recapito telefonico e breve biografia.
                2) in forma cartacea 1 (una) copia del racconto con titolo e nome e cognome dell'autore corredata da: a) Certificato di Partecipazione (CdP), ritagliato in originale, pubblicato nelle ultime pagine dei Gialli Mondadori; b) 1 foglio con il titolo del racconto, le generalità dell'autore, indirizzo, recapito telefonico, email e breve biografia; al seguente indirizzo postale: XLII Premio “Gran Giallo Città di Cattolica” - Ufficio Cinema – Teatro P.zza della Repubblica, 28-29 - 47841 Cattolica (RN) con chiara indicazione del MITTENTE sulla busta.

5. Gli elaborati non saranno restituiti e l'organizzazione si riserva il diritto di utilizzarli nelle varie manifestazioni, rassegne e/o altri concorsi collegati al Premio.

6. Gli elaborati saranno selezionati da una pre-giuria di autori e collaboratori del Giallo Mondadori.

7. Il racconto vincitore sarà scelto dalla giuria composta da: Cristiana Astori, Annamaria Fassio, Franco Forte, Carlo Lucarelli, Valerio Massimo Manfredi, Marinella Manicardi, Andrea G. Pinketts, Simonetta Salvetti e verrà pubblicato nella collana Il Giallo Mondadori.

8. Il racconto vincitore sarà presentato al pubblico in occasione della cerimonia ufficiale di premiazione che si prevede il 27 giugno a conclusione della manifestazione che avrà luogo a Cattolica dal 25 al 27 giugno 2015.

Per ulteriori informazioni contattare la Segreteria del Premio: Simonetta Salvetti - Ufficio Cinema-Teatro - Comune di Cattolica tel. 0541.966778 - 966634,fax 0541.830565 - www.mystfest.com - teatro@cattolica.net - Blog Libri Mondadori

http://hotelducalecattolica.com/wp-content/uploads/2013/06/images1.jpg

lunedì 12 gennaio 2015

"Storie di donne", al via la 10a edizione del concorso letterario femminile

Torna lo spazio aperto alle voci femminili che raccontano di sé, della loro vita e delle loro esperienze; di ciò che è reale e quotidiano, ma anche dei sogni e delle ambizioni, delle piccole e grandi «evasioni»: è infatti disponibile sul sito web del Comune di Arco (www.comune.arco.tn.it ) il bando della 10a edizione del concorso letterario «Storie di donne», organizzato dall’assessorato alla cultura del Comune di Arco e dalla biblioteca civica «Bruno Emmert». Consegna degli elaborati entro le ore 12 del 27 febbraio.

Il concorso è aperto a racconti brevi inediti in lingua italiana e ad autrici di tutte le nazionalità, e il tema è libero; inoltre, è confermata anche quest’anno una seconda sezione, speciale, dedicata al tema dell’alcolismo femminile, fenomeno poco «visibile» ma in preoccupante crescita, realizzata in collaborazione con il gruppo Santo Stefano Riabilitazione dell’ospedale San Pancrazio.

Alle prime tre opere classificate nelle due diverse sezioni andrà un premio che consisterà in un buono-acquisti rispettivamente di 300, 200 e 100 euro. Non è richiesta quota d’iscrizione. Informazioni si possono ottenere alla biblioteca civica «Emmert», al numero di telefono 0464 583657 oppure all’indirizzo email arco@biblio.infotn.it.

Le opere partecipanti non devono superare la lunghezza di cinque cartelle, formato A4, di trenta righe dattiloscritte ciascuna, e non devono essere state premiate in altri concorsi. I racconti devono pervenire in busta chiusa in tre copie cartacee e su supporto elettronico (floppy disk, cd-rom o dvd) all’indirizzo: «Storie di donne» (oppure «Storie di donne – Sezione speciale», c/o Ufficio protocollo, palazzo municipale, piazza Tre Novembre n. 3, 38062 Arco (TN). Le copie cartacee devono essere completamente anonime, senza firma o segni particolari che possano far riconoscere l’autrice; il nominativo con il recapito va allegato a parte, in una busta chiusa da inserire in quella dove si collocano i racconti.Gli elaborati saranno esaminati da una commissione giudicatrice composta dalla presidente, dott.ssa Cristina Bronzini, e da tre membri di consolidata preparazione in ambito letterario, giornalistico e medico, il cui giudizio sarà insindacabile.

Si ricorda che in biblioteca sono disponibili le pubblicazioni realizzate con i racconti vincitori e segnalati delle edizioni precedenti.

c.s. a cura dell’Ufficio stampa dei Comuni di Arco e Riva

martedì 10 giugno 2014

"Non dirmi che hai paura": a Catozzella il Premio Strega Giovani 2014

Con la storia di Samia, una ragazzina di Mogadiscio che insegue il sogno di vincere le Olimpiadi di Londra 2012, ma il suo viaggio finisce tragicamente a Lampedusa, Giuseppe Catozzella è stato proclamato, oggi a Montecitorio, dalla presidente della Camera Laura Boldrini vincitore della prima edizione del Premio Strega Giovani.

Il suo romanzo "Non dirmi che hai paura" (Feltrinelli), che ha venduto oltre 30 mila copie in Italia, ha avuto 93 voti dei 353 espressi dalla giuria formata da ragazzi delle scuole secondarie superiori distribuite in tutta Italia e anche all'estero. E arriverà anche al cinema: Leone Film Group ne ha acquisito i diritti. "E' un onore particolare per la storia che racconti e per come la racconti" ha detto la presidente Boldrini a Catozzella nel conferirgli il premio (3 mila euro) che ha il valore di un voto che si aggiunge a quelli della giuria dei 400 amici della Domenica, degli istituti di Cultura e dei lettori forti. Felice, Catozzella ha spinto i giovani a credere nei loro sogni: "Il mio augurio è che abbiate il coraggio di inseguire il vostro sogno, così piano piano cambieremo questo paese".

Al secondo posto con ampio distacco, "Unastoria" (Coconino Press - Fandango) di Gipi, 41 voti, al terzo "Come fossi solo" (Giunti) di Marco Magini, 37 voti e poi "Il desiderio di essere come tutti" (Einaudi) di Francesco Piccolo, 30 voti. A seguire, pari merito con 26 voti, "Bella mia" (Elliot) di Donatella Di Pietrantonio e "La terra del Sacerdote" (Neri Pozza) di Paolo Piccirillo (voti 26). La presidente della Camera ha sottolineato anche che "il cuore del nostro capitale umano è costituito dai giovani. Sono proprio loro che rischiano di essere i più penalizzati dalla crisi".

Tendenze negative che si riflettono anche sulla lettura: "l'anno scorso si è registrata una grave contrazione del numero dei giovani lettori che sono passati dal 57,9% del 2012 al 52,1% del 2013" ha continuato la Boldrini parlando di questa prima edizione del Premio Giovani come dell'"inizio di una lunga e proficua collaborazione" e del libro come "insostituibile strumento di libertà"...

fonte & leggi di più @ Ansa

giovedì 24 aprile 2014

"La dottoressa" di Vilma Cretti prima al concorso di Vanzago


E' con il suo racconto intitolato “La dottoressa” che Vilma Cretti, di Dro, si è aggiudicata nei giorni scorsi il primo premio al concorso letterario “La strega: storia di moderna emarginazione”, indetto dalla biblioteca di Vanzago, in provincia di Milano.

Primeggiando su 120 altri concorrenti, la scrittrice droata - che alle spalle vanta già vincite e ottimi piazzamenti ad altri concorsi letterari, nonché la pubblicazione de “Il bene ad ogni costo”, romanzo del 2011 - è quindi tornata ad imporsi nel panorama letterario italiano, portando questa volta una breve narrazione che, come nel suo stile, scuote gli animi, muove e commuove. E che, scavando nel profondo, emotivamente colpisce.

Complimenti quindi a questa scrittrice di casa nostra, che ancora una volta ha saputo portare anche fuori dai confini trentini capacità e competenza nella scrittura di valore.

fonte: Paola Malcotti - giornale l'Adige, martedì 22 aprile 2014
 
 
 
 

lunedì 31 marzo 2014

A Mauro Corona il "Premio Mario Rigoni Stern"

Si è tenuta sabato pomeriggio a Riva del Garda la cerimonia di consegna del Premio Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi. A ricevere il premio è stato lo scrittore Mauro Corona, che si è aggiudicato il riconoscimento con l'opera "La voce degli uomini freddi" (ed. Mondadori).

Mauro Corona ha dialogato con Luca Mercalli, Paolo Rumiz e Annibale Salsa. "Per me questo premio ha un valore diverso – ha affermato Corona –, e non solo perché Mario Rigoni Stern e le sue pagine mi hanno commosso. La mia scalata è stata una scalata al contrario e per me, questo premio dedicato a Mario, è il riscatto da una vita scellerata. Quando questa notte tornerò a casa e mi guarderò allo specchio, dirò: "forse ce l'ho fatta a uscire dall'inferno". "La voce degli uomini freddi", un libro che è un omaggio alla mia gente, che viveva con una semplicità assoluta, e che avevo in mente da tempo", è stato il punto di partenza per un dialogo con lo scrittore sulla società attuale e il "senso del limite".
Corona ha ribadito più volte l'importanza dell'educazione per la "costruzione di una società nuova": "Noi siamo già contaminati. Siamo freddi. Solo ridotto alla fame l'uomo potrà tornare indietro e inginocchiarsi alla terra. Bisogna dunque partire dai giovani genitori che crescono i bambini e costruire da zero una società nuova. Bisogna insegnare ai bambini la passione e la curiosità". Corona è più volte ritornato sul valore della semplicità, il senso della misura e la capacità di accontentarsi – valori ben presenti nelle sue opere – in antitesi al "consumo brutale di velocità". Le motivazioni La giuria, costituita da Eraldo Affinati, Marie Hélène Angelini, Margherita Detomas, Paola Maria Filippi, Paolo Rumiz e Graziano Riccadonna (coordinatore) assegna l’edizione 2014 del “Premio Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi” – sezione narrativa – a Mauro Corona per la sua opera La voce degli uomini freddi (ed. Mondadori), con la seguente motivazione: «La voce degli uomini freddi di Mauro Corona rappresenta l'epopea delle genti di montagna, avvezze al pericolo e al sacrificio. Il cantore di queste genti non deve inventare nulla, ma riferirsi liberamente alla propria gente, quella di Erto e Casso, insomma della valle del Vajont. Emblema della catastrofe di origine umana, la frana del Vajont è ancora oggi oggetto di dibattito e riflessione scientifica, a cinquanta anni da quella sera del 9 ottobre 1963. Ma anche di racconto e di immaginario collettivo: dentro questa catastrofe è possibile ripercorrere gli infiniti percorsi del moderno piegato agli interessi consumistici e all'ansia di progresso a costo dei sacrifici umani. Uomini freddi come aggettivo di loco, non come aggettivo qualificativo. Un'umanità costretta a vivere nel luogo freddo, ma che da questa caratteristica non solo non è schiacciata, ma la trasforma in elemento positivo: “Gente che aveva fatto della sfortuna la gioia di stare al mondo. L'unica gioia era quella. Gente che s'accontentava. Tutto qui”. La neve poi è una metafora dell'esistenza e soprattutto della valanga che ha coperto la valle.. Resistenza, fatica, tenacia, sofferenza sono la cifra di una vita che si perpetua nelle avversità, traendone forza e nutrimento. L'autore con la sua opera rappresenta, nel contesto culturale che fa riferimento all'arco alpino, un'espressione particolarmente significativa del territorio e delle sue genti, bene cogliendo il messaggio del Premio intitolato a Mario Rigoni Stern, inteso a perpetuarne i valori di fratellanza, di rispetto per l'ambiente, di umanità alpina».

Il livello alto delle opere presentate al concorso da autori di lingua italiana, tedesca e ladina ha reso estremamente arduo il compito della giuria, che dopo approfondita discussione ha comunque effettuato la sua scelta individuando, oltre al vincitore, due romanzi di tutto rispetto tali da poter essere citati: "I misteri del Cjaslir" (Curcu & Genovese) di Fabio Chiocchetti, impegnativo romanzo storico con grande affresco dedicato alle leggende e alle storie popolari che circondano un santo vescovo e una presunta strega della Val di Fassa. "Der Nachlass Domenico Minettis" (Anton Pustet) di Dietmar Gnedt (Il lascito di Domenico Minetti), appassionante romanzo austriaco legato alla complessità della Grande guerra vista con gli occhi di un uomo di frontiera.

Il premio letterario è dedicato alla memoria di Mario Rigoni Stern (Asiago 1 novembre 1921 - ivi 16 giugno 2008), autore di numerose opere che hanno fatto la storia della letteratura italiana, tra cui vanno sicuramente ricordate: Il sergente nella neve, Il bosco degli urogalli, Ritorno sul Don, Storia di Tönle, Le stagioni di Giacomo. Voce autorevole e ascoltata nella “letteratura di guerra”, Rigoni Stern ha saputo descrivere in modo originale la cultura della gente di montagna, raccontando il legame fra i montanari e il loro ambiente, e proponendo le Alpi quale orizzonte significativo della letteratura e della storiografia contemporanea, del moderno sentimento ecologico e perfino dell’etica. Il Premio Mario Rigoni Stern, alternandosi tra Trentino e Veneto con cadenza annuale, cerca di individuare gli elementi di eccellenza della narrativa e della saggistica di montagna all’interno delle opere edite nei due anni precedenti, individuando i seguenti settori di interesse: la bellezza del paesaggio alpino, nei suoi aspetti naturali e originali; le attività produttive tradizionali e la loro compatibilità ecologica; il contesto socioculturale passato e presente delle comunità alpine; la caccia in montagna come attività tradizionale; il patrimonio narratologico dell’arco alpino.
Il premio viene promosso dalla famiglia Rigoni Stern, dall’associazione Ars Venandi, Regione Veneto, Provincia Autonoma di Trento, Comune di Asiago, Comune di Riva del Garda, Cassa di Risparmio del Veneto, Banca di Trento e Bolzano, Federazione Italiana della Caccia, Fierecongressi di Riva del Garda, Museo degli usi e costumi di San Michele All’Adige. Nel 2011 si è aggiudicato il Premio (sezione saggistica) lo studioso e autore valdostano Alexis Bétemps. Nel 2012 si è aggiudicato il Premio (sezione narrativa) lo scrittore sloveno Alojz Rebula. Nel 2013 il Premio (sezione saggistica) è andato a Dionigi Albera. L’entità del premio, sia per la sezione saggistica sia per la sezione narrativa, è di 10.000 euro.

c.s. a cura di Francesca Polistina - Ufficio stampa Premio Rigoni Stern