Se oggi possiamo scrivere dei testi velocemente sulla tastiera del nostro pc, il merito va a Giuseppe Ravizza, un avvocato italiano che, nel 1837, iniziò a costruire il primo prototipo del "cembalo scrivano", così chiamato per via della forma dei tasti, simili a quelli dello strumento musicale. Utilizzò infatti i tasti di un pianoforte.
Nel 1855 brevettò la sua invenzione migliorata e dotata di 32 tasti, e nel 1856 ne presentò una versione ormai definitiva all'Esposizione Industriale di Torino e ad una mostra analoga a Novara dedicate alle "Arti e alla Tecnica", dove fu premiato con la medaglia d'oro.
All'Esposizione, la macchina da scrivere con tasti venne posta in vendita al prezzo di 200 lire. Gli acquirenti furono pochi.
«Chiamare la meccanica in aiuto all'estesa e importante operazione dello scrivere, sostituire nell'uso generale della mano che traccia le lettere, l'azione d'un meccanismo, in cui le lettere sono già formate perfette e uniformi, invece che operare con una sola mano, operare con ciascuna delle dieci dita, ecco il problema che io mi sono proposto e alla cui soluzione attendo da 19 anni». (Giuseppe Ravizza)
All'Esposizione, la macchina da scrivere con tasti venne posta in vendita al prezzo di 200 lire. Gli acquirenti furono pochi.
«Chiamare la meccanica in aiuto all'estesa e importante operazione dello scrivere, sostituire nell'uso generale della mano che traccia le lettere, l'azione d'un meccanismo, in cui le lettere sono già formate perfette e uniformi, invece che operare con una sola mano, operare con ciascuna delle dieci dita, ecco il problema che io mi sono proposto e alla cui soluzione attendo da 19 anni». (Giuseppe Ravizza)
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