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martedì 18 ottobre 2022

«Nati per leggere»: sabato le letture per bambini alla biblioteca di Arco

Sabato 22 ottobre la biblioteca civica «Bruno Emmert» di Arco propone, nell’ambito dell’iniziativa «Nati per leggere», una mattina di letture per bambine e bambini da 3 a 6 anni di età.

Inizio alle ore 10.30, prenotazioni scrivendo a biblioteca@comune.arco.tn.it o telefonando al numero 0464 516115.

Da oltre vent’anni «Nati per leggere» promuove la lettura in famiglia. Bibliotecari e pediatri condividono questo impegno, poiché diversi studi affermano che leggere ai bambini fin da piccolissimi produce molteplici effetti positivi: aumenta i tempi di attenzione, arricchisce il vocabolario, consolida l’amore per la lettura. La voce preferita da ogni bambino e da ogni bambina è quella di mamma e papà: divertitevi, emozionatevi, accoccolatevi leggendo insieme, diventerà una piacevole abitudine.
Fino al 27 ottobre in biblioteca è possibile per i genitori sfogliare e leggere insieme ai propri bambini i libri delle sezioni «Prime storie» e «Ti racconto le cose».




lunedì 25 gennaio 2021

In biblioteca ci sono le "Storie a merenda"

Nuovo appuntamento, mercoledì 27 gennaio alle ore 17, con le «Storie a merenda» della biblioteca civica «Bruno Emmert» di Arco, narrate da Ornela Marcon sul canale youtube del Comune di Arco e sulla pagina facebook della biblioteca.

La puntata si potrà poi rivedere fino alle 16.59 del giorno seguente. Per i dettagli dell’appuntamento online si può chiamare la biblioteca al numero 0464 516115.


Facebook biblioteca di Arco: https://it-it.facebook.com

Youtube Comune di Arco: https://www.youtube.com


venerdì 20 marzo 2020

La biblioteca è chiusa ma i servizi (online) sono aperti a tutti

In conseguenza del Dpcm dall'8 marzo 2020 in tema di prevenzione del contagio da nuovo coronavirus, anche la biblioteca civica «Bruno Emmert» di Arco è chiusa, ma sono numerosi i servizi che offre online

Prestito dei libri: la sede della biblioteca è chiusa, ma grazie alla piattaforma MLOL Medialibrary on line- Provincia di Trento gli utenti possono usufruire di 120.652 libri in formato digitale (ebooks) scaricabili per 14 giorni sui propri device (computer, tablet, smartphone, e-reader), a cui si aggiungono i classici da tutto il mondo scaricabili senza limiti (349.692), senza dimenticare gli audiolibri (537) e più di un milione e mezzo di altri contenuti.

Restituzione dei libri presi in prestito: essendo la biblioteca chiusa, tutte le scadenze sono state prorogate e i libri presi in prestito si possono tranquillamente tenere. Saranno da riportare entro dieci giorno dalla riapertura della biblioteca, la cui data però è ancora da definire.

Lettura dei giornali: sempre grazie alla piattaforma MLOL, senza recarsi in biblioteca è possibile la lettura di alcune delle principali testate nazionali con i relativi allegati (ad esempio il Corriere della Sera, la Gazzetta dello Sport, La Repubblica, il Sole 24 Ore, La Stampa), del Corriere del Trentino, oltre a riviste e periodici da tutto il mondo (7.116 titoli).

Eventi e aggiornamenti: sulla pagina Facebook della biblioteca, https://it-it.facebook.com/biblioarco, è possibile rimanere aggiornati su quello che succede nel mondo e sugli eventi che la biblioteca di Arco sta organizzando: «Storie a merenda» e «Letture animate» in inglese si svolgeranno in streaming, fino a quando non sarà possibile rincontrarsi.

Consulenza bibliografica, scansioni, assistenza e informazioni: la sede è chiusa ma i bibliotecari lavorano; è possibile contattarli, preferibilmente via email (all'indirizzo arco@biblio.infotn.it) o al telefono (al numero 0464 516115, dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 16, il venerdì dalle 9 alle 12.30). 

Come iscriversi a MLOL: è sufficiente inviare un'email ad arco@biblio.infotn.it precisando nome e cognome, numero di tessera (o in alternativa la data di nascita). Si riceverà un'email sulla propria casella di posta con password (che si può cambiare) e il link da cliccare per autorizzare l'iscrizione. È possibile iscrivere a MLOL i minori? Certamente, ma è necessario l'autorizzazione scritta da parte di un genitore; è sufficiente un'autodichiarazione nell'email (ad esempio: autorizzo mio figlio a usare MLOL), ma in tal caso va allegata all'email anche la foto della carta d'identità del genitore. Non sono utente delle biblioteche trentine, posso usare MLOL? No, la fruizione è riservata agli utenti del Sistema bibliotecario trentino. È comunque possibile per chi risiede in Trentino iscriversi alla biblioteca anche via email. Il modulo si trova sulla pagina del sito web della biblioteca, basta compilarlo e inviarlo all’indirizzo arco@biblio.infotn.it , ricordando di allegare la foto della carta d'identità.

c.s. a cura dell'Ufficio stampa dei Comuni di Arco e Riva

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lunedì 10 febbraio 2020

Rigoni Stern: al via la decima edizione del Premio letterario

Ha preso il via la 10a edizione del Premio "Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi", la cui premiazione si svolgerà quest'anno a Riva del Garda nell’ambito di Expo Riva Caccia Pesca Ambiente, il 28 marzo, quando sarà assegnato anche il premio Guardiano dell'Arca-Osvaldo Dongilli, dedicato a una persona che si sia distinta nella tutela e nella valorizzazione della montagna. 

Le opere iscritte al concorso letterario sono 61, il numero più alto di sempre; una decina sono i volumi in tedesco, sloveno e occitano. Le opere pervenute saranno esaminate dai giurati del premio, Ilvo Diamanti, Marco Albino Ferrari, Paola Filippi, Mario Isnenghi e Daniele Jalla. Al primo classificato andrà la somma di cinquemila euro. Il premio Rigoni Stern, che si svolge alternativamente in Trentino (a Riva del Garda) e nel Veneto (ad Asiago), è nato nel 2011 per favorire lo sviluppo delle culture che fanno riferimento all’arco alpino, ed è destinato a opere di narrativa e di saggistica che ne valorizzino il paesaggio, le tradizioni, le attività produttive all'insegna dell'ecocompatibilità, il contesto socioculturale delle diverse comunità che lo abitano, con le loro istituzioni storiche legate all’uso comunitario dei beni, la caccia come attività legata a una particolare sensibilità ambientale, la guerra in montagna come scenario particolare e doloroso della storia europea, il patrimonio narratologico, con le sue fiabe, le leggende, i suoi miti di ieri e di oggi, la sua vocazione ad essere cerniera tra nord e sud, tra area mediterranea e area mitteleuropea. Istituito con l’intento di onorare la memoria di Mario Rigoni Stern, il premio intende perpetuarne i valori di fratellanza tra i popoli, di rispetto dell’ambiente, di tolleranza e solidarietà.

L'edizione di quest'anno è il prologo alle celebrazioni per il centenario della nascita dello scrittore altopianese, che ricorrerà nel 2021, e per il quale si sta predisponendo un fitto calendario di iniziative. Il premio, aperto a tutte le lingue dell’Arco Alpino, viene promosso e sostenuto da Ars Venandi, dalla famiglia Rigoni Stern, dalla Provincia autonoma di Trento, dalla Regione Veneto, dai Comuni di Asiago e di Riva del Garda, da Riva del Garda Fierecongressi, dal Museo degli usi a costumi della gente trentina, da Federcaccia, della Banca di Trento e Bolzano e dalla Cassa di Risparmio del Veneto, a voler sottolineare, nel nome di Mario Rigoni Stern, la fratellanza ideale tra le montagne e le popolazioni del Veneto e del Trentino, con un gemellaggio culturale imperniato ai valori del rispetto dell’ambiente e di chi lo abita. 

Info : https://premiomariorigonistern.com/it_IT/

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martedì 5 novembre 2019

«Pagine del Garda»: al via la 27ª edizione

Si tiene dal 9 al 17 novembre nel salone delle feste del Casinò municipale di Arco (TN) la 27ª edizione di «Pagine del Garda», la rassegna dell’editoria gardesana organizzata dall'associazione culturale Il Sommolago e dal Comune di Arco. 

Anche quest’anno sono una sessantina gli editori presenti alla mostra del libro, per oltre un migliaio di titoli esposti, dei quali alcuni nuovissimi, molti di difficile reperibilità, tutti di estremo interesse, non solo per il pubblico dei bibliofili. Grazie anche a un programma di presentazioni librarie, di un archivio storico fotografico e di un docufilm (in tutto sei eventi), sono attesi tremila visitatori. L’ingresso è libero a tutte le proposte. 

Una rassegna dedicata all'attività editoriale che ha come tema la valorizzazione del territorio gardesano; un appuntamento che ancora una volta costituisce una preziosa vetrina per le realtà editoriali delle tre province che si affacciano sul lago di Garda e dei territori limitrofi, e in cui è possibile trovare, tra le altre, proposte di nicchia, originali e accattivanti. «Pagine del Garda» quest’anno concentra nella settimana della mostra del libro tutti gli eventi collaterali, presentando cinque novità editoriali e un docufilm di grande interesse. La mostra del libro (aperta al pubblico tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.30, sabato 9 novembre solo il pomeriggio) è allestita nel salone delle feste, mentre gli eventi collaterali si tengono nell’attigua sala consiliare. 

La cerimonia di inaugurazione si svolge sabato 9 novembre alle ore 16 nella sala consiliare, dove a seguire si tiene la prima delle presentazioni, quella del libro di Silvia Coraiola «Arco dipinta nel Cinquecento. Palazzo d’Arco-Marchetti e la chiesa di San Rocco a Caneve» (Il Sommolago), presenti l’autrice, Ezio Chini e Romano Turrini. Il volume si occupa degli affreschi legati alla scuola e alla figura di Giulio Romano (in questi giorni celebrato con una bellissima mostra a Mantova), uno dei quali (situato a Palazzo d'Arco-Marchetti) è utilizzato proprio come immagine rappresentativa della edizione di quest'anno della mostra. Al suo interno si propone un esauriente excursus fra diversi affreschi di Arco, per dimostrare il legame con l'illustre artista attivo alla Corte Gonzaga - uno dei riferimenti artistici del Rinascimento. Il volume, edito dall'associazione Il Sommolago, costituisce un importante occasione di approfondimento e di conoscenza di alcuni elementi straordinari del patrimonio cittadino e vedrà la presenza, come correlatori dell'autrice, due esperti di altissimo livello: Ezio Chini, storico dell'arte ed esperto di arte e monumenti trentini, e Romano Turrini, grande studioso delle vicende di Arco e della famiglia dei suoi Conti. 

Gli appuntamenti proseguono poi con un ricco calendario: domenica 10 novembre alle ore 16 Mauro Neri propone una presentazione teatralizzata del suo libro «Le mille e una leggenda del Trentino» (Athesia, 2019), mentre giovedì 14 novembre alle ore 15 Vittorio Colombo propone «Storie d’altri tempi: immagini altogardesane dell’archivio Colombo» (in collaborazione con l’associazione Lega Vita Serena). Venerdì 15 novembre l’appuntamento è con «Noi. Laboratorio di poesia», volume a cura di Beatrice Carmellini, esito del laboratorio «Poesia in biblioteca» tenuto dalla Mnemoteca del Basso Sarca in collaborazione con la biblioteca civica «Bruno Emmert» di Arco (presentazione della curatrice, inizio alle ore 16). Sabato 16 novembre i curatori Paolo Boccafoglio, Romano Turrini e Giorgio Vivori assieme al direttore responsabile Vittorio Colombo presentano i saggi del secondo numero della rivista Il Sommolago, anno 2019 (inizio alle ore 16). La chiusura, domenica 17 novembre, è alle ore 16 con la presentazione del docufilm «Ritorno a Parigi. Renato Ischia, scultore», nell’ambito del progetto «Parigi. Artisti trentini, 1900-1989», a cura di Roberta Bonazza (presentazione della curatrice e di Giancarla Tognoni, in collaborazione con la Casa degli Artisti «Giacomo Vittone» di Canale di Tenno). 

La rassegna dell’editoria gardesana «Pagine del Garda» è organizzata dall'associazione culturale Il Sommolago e dal Comune di Arco, con la collaborazione di Cassa Rurale Alto Garda, Lega Vita Serena, Mnemoteca del Basso Sarca e Casa degli Artisti «Giacomo Vittone». 

Informazioni Comune di Arco telefono 0464 583656 email cultura@comune.arco.tn.itwww.comune.arco.tn.it


mercoledì 11 settembre 2019

Alle "Intermittenze" musicali e letterarie di Riva del Garda, Björn Larsson, Helena Janeczek, Francesco Guccini, Massimo Zamboni, Marcello Fois, Carlo Lucarelli e tanti altri

Letteratura, poesia, incontri, reading, dj set poetici, danza e musica: dal 13 al 15 settembre Riva del Garda con i suoi scorci più suggestivi, le sue piazze e i suoi luoghi di raro fascino sarà teatro di tre giorni di «Intermittenze» musicali e letterarie, per un inedito fine settimana nel Garda trentino. Un weekend in cui le strade della città profumeranno di pagine appena stampate e di vecchi ricordi, gli stessi che riemergeranno lettura dopo lettura attraverso le voci e gli sguardi di alcuni fra i più grandi autori del panorama culturale italiano ed internazionale. Tutti gli incontri sono a ingresso libero. 

La rassegna è preceduta da un evento di inaugurazione, giovedì 12 settembre, un concerto jazz del Conservatorio Bonporti. Nel cortile della Rocca subito dopo il tramonto (l’inizio è alle 21), la manifestazione inizierà nel nome della danza al ritmo delle suadenti note del tango. Sarà poi il momento della musica, con gli allievi del Conservatorio Bonporti -per l’occasione col nome Bonporti in Jazz- che eseguiranno, in formazione di chiaro stampo jazzistico, alcuni dei brani più celebri della storia della musica afroamericana e non solo. 

Venerdì 13 settembre nella galleria San Giuseppe andrà in scena la «lettura in musica» di Pinocchio con la voce di Enrico Tavernini intrecciata alle musiche composte per lo sceneggiato televisivo tratto dal romanzo di Collodi, eseguite dall’Orchestra delle Metamorfosi diretta dal M. Francesco Maria Moncher (inizio alle ore 18). Alle ore 19 sarà la volta di «Yo soy tango - Paseo y danza»: dalla galleria San Giuseppe inizierà la passeggiata danzante, accompagnata dalla musica dal vivo suonata dal duo Garda Tango, che condurrà sotto i portici di piazza Tre Novembre. Qui il tango incontrerà la danza contemporanea, e cinque ballerine si esibiranno con la coreografia di Sabina Micheli. Alle 21 toccherà a Massimo Zamboni e al suo «Hard Travelin’ with Bob Dylan»: nel cortile della Rocca un lungo viaggio dentro al mondo del premio Nobel più discusso degli ultimi anni in compagnia di un narratore d’eccezione come Massimo Zamboni.

Sabato 14 settembre il festival Intermittenze si sposterà al parco Miralago: alle ore 10.30 le letture musicate «Affabulazione» dei ragazzi del liceo Maffei di Riva del Garda, e a seguire, alle ore 11.30 sempre al parco Miralago, il concerto dei Rock Spectrum, la cover band condotta da Stefano Cainelli. Alle ore 15 alla galleria San Giuseppe inizierà un viaggio nel mondo di David Bowie con il funambolico Luca Scarlini, con la cornice dell'apparizione di Ziggy in persona in due video piuttosto rari che sorprenderanno non poco il pubblico. In piazza San Rocco alle ore 16 toccherà poi al «Dialogo europeo» fra Björn Larsson, lo scrittore svedese forse più amato d’Italia, e il Premio Strega 2018 Helena Janeczek. Alle ore 18 si torna in galleria San Giuseppe per incontrare Patrizia Valduga, la cui poesia è da anni riconosciuta come una delle esperienze letterarie più essenziali del panorama poetico italiano. Alle ore 21 in piazza Garibaldi andrà in scena l’incontro chiave di Intermittenze, tra letteratura e musica, ovvero quello tra uno dei più grandi cantautori di sempre, Francesco Guccini e un grande antropologo qual è Marco Aime. Sarà l’occasione per una chiacchierata che vuole riportare Riva del Garda e tutti i presenti ai tempi delle osterie tanto care a Guccini. Alle ore 22.30 ci si sposta nel cortile della Rocca, dove un dj set poetico renderà omaggio a Ingeborg Bachmann, una delle voci più radicali del secondo Novecento: un singolare appuntamento di ascolto e di evocazione, un connubio tra reading, dj-set e poesia sonora, in cui il racconto di Luca Scarlini si intreccerà ai paesaggi sonori costruiti da Nico Note.

Domenica 15 settembre la mattina alle ore 9.30 nel parco della Rocca la rassegna stampa avrà il profumo di cornetti caldi e caffè: sarà così che tra il giocoso e il serio, il Premio Strega Helena Janeczek e il letterato Marcello Fois si scambieranno opinioni sugli articoli sfogliati. Ancora nel parco della Rocca alle ore 10.45 si parlerà di «Intrighi italiani» con i grandi Maurizio De Giovanni e Carlo Lucarelli, che converseranno di libri e letteratura. In piazza San Rocco alle ore 16.15 toccherà a Benedetta Tobagi, l’autrice di «Piazza Fontana. Il processo infinito», e a uno dei più grandi storici italiani, Guido Crainz, condurre il pubblico in un «Viaggio al cuore della storia d’Italia». Nello stesso luogo alle 17.30 l'incontro con due lettori d’eccezione, Marcello Fois e Chiara Valerio sul tema «I libri che abbiamo abitato», e infine alle 19 nel cortile della Rocca il festival chiuderà con «Entrare nel libro, La prima verità», libro vincitore del Premio Campiello 2016, con la viva voce di Simona Vinci e le magistrali musiche composte ed eseguite dal vivo da Valentino Corvino; sul palco altri due attori a dar voce al libro, Chiara Cicognani e Alberto Guiducci di Korekané. 

L’evento è organizzato dal Comune e dalla biblioteca civica di Riva del Garda con la direzione artistica di Emiliano Visconti (Rapsodia - Musica, libri, scrittori). Informazioni: Biblioteca civica di Riva del Garda - telefono 0464 573916 - email biblioteca@comune.rivadelgarda.tn.it - sito web www.intermittenze.com

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mercoledì 26 giugno 2019

La biblioteca va in piscina

Dal primo luglio fino al 31 agosto sarà aperto un punto di prestito della biblioteca civica «Buno Emmert» di Arco presso la piscina pubblica in località Prabi: dal lunedì al venerdì dalle 11 alle 15 sarà possibile prendere in prestito giornaliero o mensile libri e riviste direttamente a bordo vasca, con la possibilità di restituirli anche direttamente alla sede della biblioteca a Palazzo dei Panni di via Segantini. 

Il nuovo servizio è gratuito e a disposizione di tutti gli utenti della piscina, italiani e non. Per il prestito sarà richiesta la tessera della biblioteca o un documento d'identità.

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martedì 14 maggio 2019

Marco Balzano vince il «Rigoni Stern»

E' Marco Balzano, con «Resto qui», il vincitore dell'edizione 2019 del premio «Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi». La giuria, composta da Ilvo Diamanti, Marco Albino Ferrari, Paola Maria Filippi, Mario Isnenghi e Daniele Jalla, col coordinamento di Margherita Detomas, si è riunita oggi al Muse, Museo delle scienze di Trento, per decretare il vincitore e le menzioni. Quest'anno sono state 59 le opere presentate al Premio, capaci di raccontare vari aspetti della montagna e delle Alpi. La cerimonia di premiazione avverrà il 15 giugno a Palazzo Labia a Venezia e il 16 giugno al Teatro Millepini di Asiago. 

Il riconoscimento intitolato al grande scrittore italiano è andato con decisione unanime della giuria a “Resto qui” di Marco Balzano edito da Einaudi con la seguente motivazione: “In un lungo racconto, che è anche uno spaccato di storia, l’autore ricostruisce, con scrittura densa e fluida al tempo stesso, una pagina controversa e difficile della storia altoatesina / sudtirolese. L’acqua che sommerge il paese di Curon Venosta / Graun im Vinschgau all’estremo nord d’Italia è una metafora delle decisioni politiche dei regimi fascista e nazista che travolgono una intera comunità creando insanabili fratture in un tessuto familiare e sociale che faticherà decenni a ritrovare una nuova coesione. L’esplicita volontà dell’autore di realizzare un’opera di finzione, a cui la cronaca fornisce le coordinate per una storia più intima e personale, fa sì che il romanzo si legga con grande partecipazione ed empatia”. 

La giuria ha inoltre segnalato tre opere particolarmente meritevoli. “Il pastore di stambecchi” di Louis Oreiller con Irene Borgna, edito da Ponte alle Grazie con la seguente motivazione: “Attraverso uno scavo diretto, viso a viso, con il protagonista di questa paradigmatica storia di montagna, l'antropologa Irene Borgna coglie il senso di una vita “fuori traccia”, come spesso sono le vite degli enfants du pays cresciuti nelle valli alpine più sperdute. La voce di Oreiller si fa portatrice di un mondo orgoglioso e virile che ci rimanda senza infingimenti a una cultura apparentemente lontana nel tempo eppure ancora presente. La sapienza del fare, il rapporto con il selvatico, la consuetudine con le grandi solitudini colorano queste pagine intensamente partecipate”. “La Strada delle Gallerie ha 100 anni” a cura di Claudio Rigon edito da Club Alpino Italiano Sez. di Schio, con la seguente motivazione: “Un lavoro di montaggio molteplice e fascinoso. La costruzione della celebre Strada delle Gallerie-52 sul Pasubio nel corso del 1917 viene raccontata con approccio originale da uno storico della fotografia, Claudio Rigon, particolarmente sensibile anche alla soggettività dei giovani ingegneri ufficiali del Genio che vi si impegnano. Come fotografi dei lavori in corso, essi sono contemporaneamente costruttori e narratori per immagini dell'impresa. Memoria e storia di vita quotidiana in una situazione d'eccezione e anche una re-visione della Grande guerra in sintonia con gli approcci attuali”. “Veloce la vita” di Sylvie Schenk (trad. Franco Filice) edito da Keller, con la motivazione: “Un avvincente romanzo di formazione al femminile ambientato nelle Alpi francesi degli anni Cinquanta e Sessanta. Quando la protagonista lascia Lione per sposare un ragazzo tedesco e approda in Germania l'ombra lunga dell'occupazione tedesca e della guerra imprime un'inattesa svolta al racconto in cui grandi e piccole storie si intrecciano costantemente. Una scrittura veloce come la vita del titolo”. 

Il premio «Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi», del valore di 10 mila euro, si svolge in due ambiti: la Regione Veneto e la Provincia di Trento. Numerosi gli Enti e le Associazioni che sostengono l’iniziativa: Regione Veneto e Consiglio regionale del Veneto, Comune di Asiago, Provincia autonoma di Trento, Comune di Riva del Garda, oltre a Gruppo Itas Assicurazioni e Rigoni di Asiago, Riva del Garda Fierecongressi, circolo Ars Venandi Federazione italiana della caccia, Museo degli usi e costumi della gente trentina.

 © ANSA

martedì 23 aprile 2019

Con il "Maggio dei libri", la letteratura varca i confini tradizionali

La Biblioteca civica di Riva del Garda aderisce anche quest'anno al Maggio dei Libri, la campagna nazionale che vuole sottolineare il valore sociale dei libri quale elemento chiave della crescita personale, culturale e civile, con un cartellone di eventi che si tengono dal 26 aprile al 31 maggio, con letture di accompagnamento e aperitivo finale. Ingresso libero. 

L'iniziativa apre venerdì 26 aprile (ore 17) con l'incontro con Gianluigi Fait, curatore del libro "Vittorio Fiorio. Memorie della guerra mondiale. Dal 18 aprile 1916 al 18 dicembre 1919" (ed. Mag-Museo Alto Garda e Il Sommolago, 2018), presenti gli storici Graziano Riccadonna e Mauro Grazioli, con letture di Alberto Maria Betta. Quindi gli altri appuntamenti: domenica 5 maggio (ore 17) con "Le avventure di Numero Primo" (ed. Einaudi, Premio Mario Rigoni Stern) e l'incontro con gli autori Marco Paolini e Gianfranco Bettin; sabato 11 maggio (ore 10.30) con "Exempla virtutis" (ed. Centro Studi Judicaria) e l'incontro con l’autrice Marianna Raffaelli, con letture di Valter Sirsi; sabato 18 maggio (ore 10.30) "Quei 55 giorni di Aldo Moro vissuti dal Trentino", incontro con l'autore Luigi Sardi, presenta Carlo Guardini, letture di Alberto Maria Betta e Valter Sirsi; venerdì 31 maggio (ore 17) presentazione di "Con il vento di Barbiana. La scuola ‘rossa’ di Mori" (ed. da Centro Studi Erickson) e incontro con l’autore Mario Caroli, presenta Graziano Riccadonna, interviene Giuseppe Colangelo, con letture di Bruno Colorio.

Il Maggio dei Libri è una campagna nazionale nata nel 2011 che invita a portare i libri e la lettura anche in contesti diversi da quelli tradizionali, per intercettare coloro che solitamente non leggono ma che possono essere incuriositi, se stimolati nel modo giusto. Nella sua missione, l'evento coinvolge in modo capillare enti locali, scuole, biblioteche, librerie, festival, editori, associazioni culturali e i più diversi soggetti pubblici e privati, non solo in Italia: ogni anno, infatti, la campagna varca i confini nazionali unendo nella comune passione per la lettura anche alcune scuole italiane all’estero. Grazie alla collaborazione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, nel corso delle edizioni si sono svolti appuntamenti in Argentina, Belgio, Brasile, Canada, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Perù, Romania, Spagna, Svizzera e Turchia.

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martedì 22 gennaio 2019

Con "Romanzi a colazione" il caffè del sabato mattina è in biblioteca

Torna nelle giornate di sabato, dal 26 gennaio al 16 febbraio, presso la biblioteca civica di Riva del Garda, l'appuntamento con i «Romanzi a colazione» - quattro mattine con altrettanti romanzi e i loro autori, con caffè, brioches e biscotti. Modera gli incontri Ludovico Maillet. 

L'inizio è alle ore 10, gli incontri si tengono nella sala conferenze al terzo piano. Ingresso libero. Il primo incontro, sabato 26 gennaio, è con Gabriele Biancardi e il suo romanzo «Il respiro dei ricordi» (Minerva, 2018, 176 pagine). Sabato 2 febbraio l'ospite è Franco Stelzer con il libro «Cosa diremo agli angeli» (Einaudi, 2018, 130 pagine). Quindi, sabato 9 febbraio, Giorgio Salomon presenta «Laghi. Paesaggi umani e coscienze naturali del Trentino» (Publistampa, 2018, 240 pagine). «Romanzi a colazione» si chiude sabato 16 febbraio con Carmine Abate e il suo ultimo romanzo, «Le rughe del sorriso» (Mondadori, 2018, 258 pagine). L'iniziativa è organizzata dalla biblioteca civica di Riva del Garda in collaborazione con Mandacarù e Centro culturale La Firma.

lunedì 14 gennaio 2019

Il turismo nell'Alto Garda tra Otto e Novecento raccontato in un volume fotografico e documentaristico

Dopo un lungo e accurato lavoro compiuto dagli storici Ferdinando Martinelli e Aldo Miorelli, l’amministrazione comunale di Nago-Torbole e il MAG-Museo Alto Garda hanno il piacere di presentare il volume "Turismo e primi alberghi a Nago e Torbole tra Otto e Novecento", che affronta un capitolo decisivo della storia del territorio altogardesano quando, all’inizio del Novecento, conobbero un importante sviluppo del settore turistico grazie al clima favorevole, alla nascita della linea ferroviaria MAR e alla presenza dei ricchi ospiti provenienti dall’Impero austro-ungarico, che godevano della salubrità dell’ambiente e del lago. Non solo: in quell’epoca ebbe un notevole impulso anche la promozione turistica tramite cartoline illustrate, diari di viaggio, articoli di giornale; iniziarono ad avere una loro precisa identità anche le Aziende di promozione turistica che incentivarono la presenza di guide specializzate dedicate ai villeggianti. Una sorta di marketing turistico ante-litteram che trasformò l’Alto Garda e Nago-Torbole da semplici luoghi di transito commerciale a luoghi di fondamentale valore turistico e paesaggistico, che attirarono ricchezza e un forte sviluppo dal punto di vista dell’abbellimento dei luoghi e di tutto ciò che potesse essere confortevole per i visitatori.

Questo studio, corredato di un consistente apparato fotografico, diventa pertanto un’opera strutturata e approfondita per capire quanto siano cambiati nel giro di pochi anni il paesaggio, il turismo e il tessuto socio-culturale del luogo. Il libro, edito dal MAG a fine 2018 nell’ambito del progetto pluriennale di collaborazione del museo del territorio altogardesano con il Comune di Nago-Torbole, si compone di circa 300 pagine che si sviluppano in quattro capitoli, in cui si affrontano i seguenti argomenti: Le origini e lo sviluppo del turismo a Torbole e Nago; Spunti letterari, pittorici, fotografici e giornalistici; Dal commercio di transito all’industria del forestiere a Nago-Torbole; Alberghi a Nago e Torbole (1870-1945). 

Il coordinamento del progetto e la revisione editoriale del volume sono stati realizzati dallo storico del MAG Alessandro Paris. La presentazione del volume avrà luogo venerdì 18 gennaio alle ore 17.30 al Teatro della Casa della Comunità di Nago (Piazzòla, 37).


mercoledì 7 novembre 2018

"Pagine del Garda" - al via la 26a edizione della rassegna dell'editoria gardesana

Una settantina di editori per circa 1500 titoli, alcuni nuovissimi, altri normalmente introvabili, e un pubblico atteso di 3mila visitatori. Dopo la consueta anteprima di presentazioni librarie sul territorio -prossimi appuntamenti giovedì 8 e venerdì 9 novembre - s'inaugura sabato 10 novembre la 26ª edizione di «Pagine del Garda», la rassegna dell’editoria gardesana che si tiene al Casinò municipale di Arco fino a domenica 18 novembre, per l'organizzazione dell'associazione culturale Il Sommolago e del Comune di Arco. 

Una rassegna dedicata all'attività editoriale che ha come tema la valorizzazione del territorio gardesano; un appuntamento che ancora una volta costituisce una preziosa vetrina per le realtà editoriali delle tre province che si affacciano sul lago di Garda e dei territori limitrofi, e in cui è possibile trovare, tra le altre, proposte di nicchia, originali e accattivanti.

La formula di «Pagine del Garda» rimane quella tradizionale: una settimana di mostra del libro, nel salone delle feste del Casinò municipale, dal 10 al 18 novembre, con un calendario di presentazioni librarie e di eventi collaterali, preceduta da un calendario di anteprima sul territorio, dal 3 al 9 novembre. 

«Sommolago e Mnemoteca accanto al nostro Ufficio cultura sono i protagonisti di questa bella iniziativa - ha detto l'assessore comunale Stefano Miori in occasione della conferenza stampa di presentazione di ieri mattina - che rappresenta un momento importante per la nostra città e per l'editoria. Un appuntamento ampiamente consolidato e atteso che dà la ribalta all'editoria, parte importante della cultura, che crea oggetti preziosi, i libri, che rimangono a disposizione di tutti».

«La rassegna è realizzata grazie alla collaborazione di diverse realtà culturali del nostro territorio -ha detto Romano Turrini- dentro una rete di associazioni, ognuna con la sua specificità. Il nostro impegno è offrire una varietà di stimoli che faccia della rassegna l'occasione per un approfondimento rivolto a interessi molteplici». «Una rete, quella dei soggetti culturali che collaborano all'organizzazione di Pagine del Garda, in continua crescita -ha detto Giancarla Tognoni- e che ha creato una sorta di soggetto culturale plurale e un'attività che dura tutto l'anno, con proposte che saranno organizzate anche al di fuori della rassegna. Una bella collaborazione che sta portando alla cultura frutti importanti». 

IL PROGRAMMA:

Presentazioni librarie – anteprime:

Giovedì 8 novembre Arco, auditorium di Palazzo dei Panni, ore 15 "Sguardi-Tra le note dei giorni, il fluire della vita"  di Micaela Bertoldi Edizioni del Faro. Presentazione a cura dell’autrice in collaborazione con Lega Vita Serena 
Venerdì 9 novembre 2018 Arco, Centro giovani intercomunale Cantiere 26, via Paolina Caproni Maini, ore 20.30 "Femminile plurale. Genealogie (tre generazioni di donne a confronto)".  Videonarrazione, libro e mostra fotografica a cura della Mnemoteca del Basso Sarca. Col sostegno del Piano Giovani di Zona Pagine del Garda

Mostra del libro:

Dal 10 al 18 novembre al Casinò municipale, di Arco. Tutti i giorni con ingresso libero, orario dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.30; sabato 10 novembre solo il pomeriggio.

Presentazioni librarie nell’ambito della mostra del libro:

Sabato 10 novembre Arco, Casinò municipale, sala consiliare, ore 16. Inaugurazione della 26esima rassegna dell’editoria gardesana Pagine del Garda. A seguire "La demolizione del dazio di Tempesta nel 1768. Episodio di storia giudicariese"  di don Ernesto Lorenzi (1924) Edizioni Centro Studi Judicaria. Trascrizione e presentazione a cura di Tullio Pasquali e Graziano Riccadonna.

Domenica 11 novembre Arco, Casinò municipale, sala consiliare, ore 16 "I saggi del primo numero della rivista Il Sommolago, anno 2018"  di Paolo Boccafoglio, Carol Paissan, Guido Trebo, Romano Turrini. Presentazione a cura degli autori.

Giovedì 15 novembre Arco, Casinò municipale, sala consiliare, ore 15 "Dro e Ceniga. Cinque chiese, una comunità"  di Romano Turrini Edizioni Il Sommolago. Presentazione a cura dell’autore in collaborazione con Lega Vita Serena.

Venerdì 16 novembre Arco, Casinò municipale, atrio e sala consiliare, ore 16 "Camillo Zucchelli, architettura tra cielo e terra". Visita guidata alla mostra fotografica di Primo Cassol a cura di Mattia Riccadonna a seguire Omaggio a Camillo Zucchelli, architetto e urbanista. Conferenza nel ventennale della scomparsa.

Sabato 17 novembre Arco, Casinò municipale, sala consiliare, ore 16 "Exempla Virtutis. La pittura gotica sacra nel Sommolago"  di Marianna Raffaelli Edizioni Centro Studi Judicaria. Presentazione a cura dell’autrice.

Domenica 18 novembre Arco, Casinò municipale, sala consiliare, ore 16 "Vittorio Fiorio. Memorie della guerra mondiale dal 18 aprile 1916 al 18 dicembre 1919. Volume II"  a cura di Gianluigi Fait Edizioni Il Sommolago, Museo Alto Garda Presentazione dell’autore e di Mauro Grazioli.

c.s. a cura dell'Ufficio stampa dei Comuni di Arco e Riva


martedì 2 ottobre 2018

"La ragazza con la Leica" delude le aspettative degli appassionati di fotografia

Di farcelo piacere, ci abbiamo provato. Attirati forse più dal titolo, dall'immagine di copertina, dalla trama, e soprattutto dai protagonisti, da “quei” protagonisti in particolare, dalle loro vicende, personali e storiche, che il trascorrere del tempo li ha poi resi delle leggende. Amate, criticate, studiate, invidiate, analizzate sotto ogni profilo, fino alla paranoia - ma pur sempre leggende.

Ci abbiamo provato sì, a farcelo piacere - carichi anche di quelle aspettative che nascono spontanee quando un libro viene eletto vincitore di uno dei maggiori premi letterari italiani, o quando, da dietro le quinte, fa capolino l'ufficiale benedizione dell'agenzia Magnum.

Dicevamo, ci abbiamo provato ma - ahimè - senza successo. Anzi. Molti di noi, appassionati di fotografia, “La ragazza della Leica”, ovvero il romanzo biografo sulla figura di Gerta Pohorylle, alias Gerda Taro, uscito dalla penna di Helena Janeczek, primo classificato all'edizione 2018 dello “Strega”, l'hanno abbandonato sul comodino. O, nel migliore dei casi, letto sì fino in fondo, ma con gran poco entusiasmo, combattuti tra il desiderio di approfondire la conoscenza di un personaggio così affascinante come quello della compagna di Robert Capa, troppo spesso offuscato dall'immagine di colui che lei stessa “creò”, e la noia indotta da un romanzo difficile da leggere, e quindi da apprezzare.

La scrittura ci è risultata il più delle volte ostica, non solo per via del linguaggio usato dall'autrice ma anche per l'idea di far raccontare la vita di Gerda Taro dal punto di vista di tre differenti personaggi. Quel che è ne emerso, tra le pagine, è stata - prepotente - la figura di una donna coraggiosa, ribelle, sensuale, libera, vitale e spensierata, adorata senza riserve dalle voci narranti, e forse proprio per questo anche fin troppo idealizzata e stereotipata, almeno nell'immaginario collettivo, quando invece gran poco ancora una volta è stato riportato sulla sua reale personalità, sia nella vita privata che nel lavoro.

Di ciò che la Janeczek alla fine racconta di Gerda Taro dunque, è secondo noi non tanto un ritratto veritiero su questa emblematica figura, così significativa per la fotografia e il giornalismo del secolo scorso, morta in un incidente stupido e crudele in una guerra che, con le sue immagini, lei per prima avrebbe voluto vincere per tutti gli amici e compagni (che è forse ciò che ci saremmo aspettati, considerato che il romanzo, per definizione un lavoro di immaginazione, è innanzitutto frutto di una corposa indagine storica), quanto semmai il santino rivoluzionario di un'eroina antifascista caduta, sul campo, a soli 27 anni. Insomma, senza nulla togliere all'opera di ricerca di Helena Janeczek, viste le premesse ci saremmo aspettati qualcosa di meglio, qualcosa di più fruibile.

by me per FIAF - Federazione Italiana Associazioni Fotografiche - Dipartimento social 

martedì 3 luglio 2018

Sei un giovane fotografo e hai un progetto nel cassetto? Ecco il concorso che fa per te!

Hai meno di 30 anni e nel tuo cassetto c'è un progetto fotografico che racconta di "Diritti e conflitti"? E' giunto il momento di usarlo! Hai tempo fino al 15 luglio per partecipare alla 6° edizione della Biennale dei giovani fotografi italiani, organizzata dal CIFA-Centro Italiano della Fotografia d’Autore di Bibbiena (AR) in collaborazione con FIAF-Federazione Italiana Associazioni Fotografiche e riservata ai giovani fotografi nati a partire dal 01/01/1988, sia con iscrizione individuale (sezione A) che attraverso Scuole di fotografia (sezione B).

Tema della Biennale è, appunto, "Diritti e conflitti - Lavoro, casa, salute, istruzione: il ridimensionamento dello stato sociale".

La partecipazione è gratuita e non è necessario essere soci FIAF. Agli autori selezionati la Federazione Italiana Associazioni Fotografiche garantirà un contributo economico fino ad un massimo di 200 euro per l’allestimento della propria mostra/istallazione e ampia visibilità sui media e canali social nazionali.

Il bando di concorso è scaricabile a questo link: www.centrofotografia.org/informations/attivita/189


domenica 6 maggio 2018

Pure il romanzo di guerra di Danilo Fia al Salone del libro di Torino 2018

La storia dei nostri nonni, quella della chiamata alle armi, della partenza per il fronte, della dura vita patita dai soldati dell’Impero austro-ungarico in terra galizia, della prigionia, della liberazione e del ritorno a casa, condensata in un volume di un centinaio di pagine, che vuole riportare a galla l'esperienza di un giovane trentino che, dopo aver vissuto l'inferno della Prima guerra mondiale, grazie all’aiuto e all’amore di una donna riesce a trovare dentro sé il desiderio di rinascere. 

Si intitola «Prea» e prende il nome dal promontorio situato a sud di Dro il nuovo libro di Danilo Fia, classe 1963, noto avvocato altogardesano, che dopo l'esordio del 2015 con «Quelli del PX» torna ora a proporsi al pubblico con un nuovo romanzo, edito per BookSprint Edizioni. Un racconto piacevole e incalzante, costruito su vicende storiche reali che rimandano il lettore al conflitto che un secolo fa vide l'Impero austro-ungarico scontrarsi con il Regno di Serbia e al quale furono costretti partecipare anche i giovani uomini trentini.

Vari sono gli argomenti trattati, tutti con dovizia di particolari, frutto di una ricerca storica approfondita che rimanda il lettore ad una bibliografia essenziale e ad un eventuale approfondimento. Attraverso uno spaccato di vita, l'autore percorre un cammino di conoscenza delle nostre radici, con il desiderio di far conoscere quella cultura e quel particolare momento storico che segnarono la nostra terra e i nostri progenitori. Il testo è scritto con una cifra stilistica lineare, chiara e diretta, senza artifici retorici o di parte; in esso traspare la personalità poliedrica di Fia, il suo grande interesse per la storia e le tradizioni del territorio. Le testimonianze, attentamente descritte, fanno rivivere nuove e vecchie emozioni, il passato restituisce una parte di sé, forse quella più intima e custodita alla memoria dei focolari domestici dei nostri nonni e padri, e quei ricordi che molto hanno influito sul nostro presente e sulla nostra vita. 

Il nuovo romanzo di Danilo Fia verrà presentato in anteprima al Salone del Libro di Torino dal 10 al 14 maggio prossimo. 

fonte: Paola Malcotti - l'Adige di domenica 6 maggio 2018

mercoledì 14 marzo 2018

A "Le avventure di Numero Primo" di Paolini e Bettin il Premio Mario Rigoni Stern 2018

L'edizione 2018 del Premio Mario Rigoni Stern è stata vinta da Marco Paolini e Gianfranco Bettin con «Le avventure di Numero Primo» (Einaudi). Lo ha comunicato ieri la giuria composta da Ilvo Diamanti, Paola Maria Filippi, Mario Isnenghi, Daniele Jalla e Paolo Rumiz, coordinata dalla giornalista Margherita Detomas. La cerimonia di premiazione si svolgerà sabato 24 marzo al Palazzo dei congressi di Riva del Garda (inizio alle ore 17).

«La fantafavola di Paolini e Bettin - si legge nelle motivazioni della giuria - mette in scena un mondo futuro trasformato dalla biotecnologia in cui, però, l'intelligenza artificiale scopre di poter avere, senza saperlo, anche un cuore. In questa realtà la montagna preserva una sua irriducibile differenza rispetto a un mondo globalizzato, in cui Marghera e Venezia invadono la pianura fino alle Alpi e lo stesso mare perde la sua specificità. Dalla montagna viene alla luce Nicola, un Numero Primo come preferisce essere chiamato, lo strano e delizioso protagonista del libro. Emergendo da un ghiacciaio». 

Motivazioni del premio

Le genti alpine hanno creato le proprie comunità in un ambiente naturale unico, all’interno di tradizioni culturali diverse legate alle specificità del loro territorio. Si tratta di un universo culturale affascinante e complesso, ispirato alla tolleranza e alla solidarietà, cerniera tra nord e sud, tra area mediterranea e area mitteleuropea: una vera e propria “civiltà alpina”, collocata nel cuore del Vecchio Continente, con i suoi valori, un suo bagaglio culturale e artistico, che rappresenta oggi, per la futura “Europa dei popoli”, uno straordinario modello di riferimento. Ruolo decisivo nell’incontro e nel confronto fra le diverse culture delle Alpi è certamente quello della Letteratura, nelle sue diverse espressioni: sia attraverso la ricerca e la divulgazione storico-scientifica, sia attraverso il racconto, che della cultura della montagna comunica emozioni e sentimenti, trasmettendo i valori in cui ancora oggi si riconoscono le comunità dei paesi alpini. Nella letteratura italiana del Novecento, Mario Rigoni Stern ha saputo descrivere in modo originale la cultura della gente di montagna, raccontando il legame fra i montanari e il loro ambiente, e proponendo le Alpi quale orizzonte significativo della letteratura e della storiografia contemporanea, del moderno sentimento ecologico e perfino dell’etica. In questo quadro, le Alpi diventano un vero e proprio scrigno di valori, non solo paesaggistici e ambientali, ma soprattutto umani: un universo etico che Mario Rigoni Stern, dal “ritorno a baita” vagheggiato nel gelo di una steppa macchiata dagli orrori della guerra, non ha mai cessato di perseguire, come narratore, ma anche come intellettuale impegnato in un progetto di riscatto e di progresso del proprio mondo.

I temi 

Il Premio, alternandosi fra Trentino e Veneto con cadenza annuale, cercherà di individuare gli elementi di eccellenza della narrativa e della saggistica di ambito alpino all’interno delle opere edite nei due anni precedenti, individuando, in maniera non esclusiva, nelle due rispettive modalità di scrittura, i seguenti specifici settori di interesse: il paesaggio alpino, nei suoi aspetti naturalistici e nella sua estetica; le attività produttive tradizionali, nelle loro specifiche valenze di ecocompatibilità; il contesto socioculturale delle comunità alpine, con le loro istituzioni storiche legate all’uso comunitario dei beni; la caccia, come attività legata a una particolare sensibilità ambientale; la guerra in montagna come scenario particolarissimo e doloroso della storia europea; il patrimonio narrativo dell’arco alpino, con le sue fiabe, le leggende, i suoi miti di ieri e di oggi.

Info: www.premiorigonistern.it

Risultati immagini per fantafavola rigoni stern

lunedì 26 febbraio 2018

"Gli improbabili sposi" - la reinterpretazione fotografica di Enrico Fuochi in una mostra alla "Craffonara"

È allestita dal 27 febbraio all'11 marzo nella sala civica «Giuseppe Craffonara» ai giardini di Porta Orientale a Riva del Garda la mostra fotografica di Enrico Fuochi «Gli improbabili sposi», interpretazione in chiave moderna di alcuni passi tratti dei «Promessi sposi» di Manzoni. 

Perché “Improbabili sposi”? «Sono sempre stato un convinto assertore – spiega Enrico Fuochi - che la fotografia, la vera fotografia, per essere un’arte indipendente e non una semplice rappresentazione di quello che l’occhio vede, debba essere un mezzo per inventare e interpretare storie, e non per riportare storie. Ecco perché per me sarebbe stato oltremodo banale, e quindi di nessun interesse, raffigurare alcuni personaggi del romanzo in modo realistico e quindi riferito all’epoca reale. Mi riferisco non solo agli abiti, ma anche alle posture, alla fisicità e alle descrizioni situazionali. Sarebbe stato come svilire il lavoro del grande Manzoni, che, a ben osservare, non voleva certo ingabbiare la mente del lettore ma aprire nuove visioni, nuove fantasie e nuove interpretazioni. E quale miglior occasione per me di questa per dar sfogo alla mia creatività? Perché non enfatizzare quella sua nascosta modernità rappresentando Lucia come una ragazza discinta con il volto all’interno di una cornice, quasi a voler simboleggiare il ruolo importante che lei riveste nel romanzo, esagerando così quell’aspetto psicologico e quell’idea che io mi sono fatto di lei e che il Manzoni stesso descrive come “modestia un po’ guerriera delle contadine” ma che poi rivela un carattere forte e determinato?». 

«Oppure interpretare Geltrude, la monaca di Monza, in modo provocatorio – dice Fuochi - esasperando il contrasto tra la “modernità”, che lei probabilmente avrebbe accettato più volentieri, e il ruolo che invece le è stato imposto da genitori e famigliari? E perché no don Abbondio, travolto da un colpo di vento che allegoricamente parlando rappresenta gli eventi che la sua codardia non ha saputo dominare? E come rappresentare la Provvidenza, quel personaggio misterioso ma presente in ogni pagina dei Promessi Sposi, se non come una grande mano che accoglie e protegge sempre Lucia? Ecco, questi sono solo alcuni esempi di come ho fatto volare la mia fantasia nell’interpretare questo romanzo capolavoro creando una storia dentro una storia. Identità “improbabili” che spero non facciano arrossire di rabbia il Manzoni». La mostra è organizzata dall'associazione culturale Art Vision.

Ingresso libero. Presentazione sabato 3 marzo alle ore 17 con un recital a tre voci di alcuni passi dei «Promessi sposi» (a cura di Alfonso Masi). 

c.s. a cura dell'Ufficio stampa dei Comuni di Arco e Riva