«I lettori potrebbero avere una brutta sorpresa», scrive il Wall Street Journal. Questo Natale in tanti troveranno sotto l'albero uno dei tanti tablet o dei sempre più belli ed economici ereader. Ma in molti casi, continua il giornale economico, il prezzo degli ebook è troppo vicino a quello dei libri di carta. O addirittura superiore.
«Per leggere un libro di successo come "La Caduta dei Giganti" di Ken Follett» scrive Jeffrey Trachtemberg, l'autore dell'articolo, «devi pagarlo $18,90 in ebook, ma qualche giorno fa su Amazon la versione di carta costava $16,50. La crescita dei prezzi degli ebook è una decisione dei maggiori editori, che vogliono controllare i prezzi ed impedire gli sconti».
Per leggere l'articolo del Wall Street Journal serve la registrazione, ma sul web sono apparse moltissime reazioni. Da un lato ha fatto notizia l'indagine avviata prima dall'Unione Europea e poi dal Dipartimento di Giustiza americano. L'ipotesi è che ci sia un «cartello» in grado di condizionare mercato e concorrenza. Dall'altro, anche se i titoli dei grandi autori dei Big Six continuano ad avere un prezzo mediamente superiore ai 10 dollari, i dati più complessivi smentiscono un aumento generale del costo degli ebook.
«Il prezzo medio di un ebook nella lista dei bestseller di Amazon a Natale 2010», scrive Digital Book World, «era di $8,21 e 17 dei primi 100 titoli costavano $2,99 o meno. Da allora il prezzo medio di un ebook ha continuato a decrescere in modo apprezzabile. Il 14 dicembre 2011 il prezzo medio degli ebook nella top 100 era di $7.08 e 35 libri su 100 costavano $2.99 o meno».
Quello che sta realmente accadendo, in una dialettica di mercato tutto sommato normale in un periodo di grande cambiamento, è che si stanno confrontando due forze opposte. Nella prospettiva dei grandi editori si cerca di mantenere una normale difesa del mercato del libro di carta. Si tratta di una scelta legittima, sul breve periodo, e comunque insostenibile sul medio o lungo.
Ma contemporanemante c'è l'onda indie che gioca con regole molto più aggressive e senza posizioni da difendere. Ed è una forza che esercita una pressione decisiva sull'assetto dei prezzi e del mercato.
Il primo risultato di questa tensione è che sta cambiando il modo in cui si diventa bestseller. Nella lista dei libri più venduti nel 2011, rilasciata da Amazon, non ci sono solo più i tradizionali campioni dei grandi editori, ma anche anche autori in self-publishing. La cosa più rilevante, però, è che in questa classifica combinata (carta + ebook) ci sono anche titoli che su carta non esistono. La sola versione digitale è stata sufficiente a garantire un grande successo.
di Giuseppe Granieri - Terza Pagina - La Stampa online
«Per leggere un libro di successo come "La Caduta dei Giganti" di Ken Follett» scrive Jeffrey Trachtemberg, l'autore dell'articolo, «devi pagarlo $18,90 in ebook, ma qualche giorno fa su Amazon la versione di carta costava $16,50. La crescita dei prezzi degli ebook è una decisione dei maggiori editori, che vogliono controllare i prezzi ed impedire gli sconti».
Per leggere l'articolo del Wall Street Journal serve la registrazione, ma sul web sono apparse moltissime reazioni. Da un lato ha fatto notizia l'indagine avviata prima dall'Unione Europea e poi dal Dipartimento di Giustiza americano. L'ipotesi è che ci sia un «cartello» in grado di condizionare mercato e concorrenza. Dall'altro, anche se i titoli dei grandi autori dei Big Six continuano ad avere un prezzo mediamente superiore ai 10 dollari, i dati più complessivi smentiscono un aumento generale del costo degli ebook.
«Il prezzo medio di un ebook nella lista dei bestseller di Amazon a Natale 2010», scrive Digital Book World, «era di $8,21 e 17 dei primi 100 titoli costavano $2,99 o meno. Da allora il prezzo medio di un ebook ha continuato a decrescere in modo apprezzabile. Il 14 dicembre 2011 il prezzo medio degli ebook nella top 100 era di $7.08 e 35 libri su 100 costavano $2.99 o meno».
Quello che sta realmente accadendo, in una dialettica di mercato tutto sommato normale in un periodo di grande cambiamento, è che si stanno confrontando due forze opposte. Nella prospettiva dei grandi editori si cerca di mantenere una normale difesa del mercato del libro di carta. Si tratta di una scelta legittima, sul breve periodo, e comunque insostenibile sul medio o lungo.
Ma contemporanemante c'è l'onda indie che gioca con regole molto più aggressive e senza posizioni da difendere. Ed è una forza che esercita una pressione decisiva sull'assetto dei prezzi e del mercato.
Il primo risultato di questa tensione è che sta cambiando il modo in cui si diventa bestseller. Nella lista dei libri più venduti nel 2011, rilasciata da Amazon, non ci sono solo più i tradizionali campioni dei grandi editori, ma anche anche autori in self-publishing. La cosa più rilevante, però, è che in questa classifica combinata (carta + ebook) ci sono anche titoli che su carta non esistono. La sola versione digitale è stata sufficiente a garantire un grande successo.
di Giuseppe Granieri - Terza Pagina - La Stampa online
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