giovedì 8 dicembre 2011

"Dentro all'eBook"

Fino a ventimila titoli entro fine anno. A disposizione degli appassionati che amano acquistare online, consultare recensioni sul web, chiedere consigli nelle chat e sui social network. Ovvero, un mercato che rispetta le previsioni di crescita, sostenuto da lettori dal profilo sempre più delineato e innovativo. È lo scenario dell'editoria digitale che emerge dallo studio «Dentro all'ebook», condotto dall'Associazione italiana editori (Aie) e che sarà presentato oggi a Roma nell'ambito di «Più libri più liberi», la fiera nazionale della piccola e media editoria, in corso fino a domenica.

Erano 6.950, secondo la ricerca, i titoli digitali in commercio in Italia nel dicembre 2010, destinati a diventare tra 19.500 e 20 mila entro la fine di quest'anno, grazie anche all'effetto del Natale. Per il 31 dicembre 2011, inoltre, il valore del mercato dell'ebook è stimato sugli oltre 3 milioni di euro (tra lo 0,08 e lo 0,1 per cento delle vendite complessive di libri), contro il milione e mezzo di un anno fa (0,04 per cento). Una crescita significativa ma non ancora l'atteso decollo. Con i numeri italiani che restano più bassi sia rispetto agli Stati Uniti che ai principali mercati europei. «I dati sono comunque positivi - assicura però Cristina Mussinelli, responsabile Nuove tecnologie dell'Aie -. Siamo partiti dopo gli altri Paesi ma i titoli in commercio rispettano le previsioni e c'è una vivace sperimentazione dei piccoli editori».

In effetti, tra questi ultimi, quelli che hanno in catalogo ebook, sono passati nell'ultimo anno da 94 a 284. Adesso, per loro, la sfida è resistere all'offensiva dei giganti Apple e Amazon, che hanno da poco iniziato a sottoscrivere accordi con i grandi gruppi italiani. «Bisognerà monitorare, ma dubito che l'iBookstore e il Kindle Store (i negozi di Apple e Amazon, ndr ) possano fare a meno dei piccoli editori» rassicura Mussinelli. Che invita, inoltre, a tenere sotto controllo il self-publishing. Ovvero la pubblicazione fai-da-te, lanciata in Italia anche dal gruppo di Jeff Bezos, che consente di saltare la mediazione dell'editore: «È un fenomeno ancora piccolo ma va seguito - raccomanda Mussinelli -, un possibile ulteriore sviluppo in un settore in continua evoluzione».

Di sicuro, si sta evolvendo - e caratterizzando - la figura del lettore digitale, che rappresenta il 3 per cento, secondo l'Aie, dei fruitori di libri in Italia. Innanzitutto divora più titoli, con una predilezione per la narrativa, i gialli e la fantascienza: il 40 per cento di chi acquista ebook legge tra dodici e trenta libri l'anno, il 25,8 per cento oltre trenta; percentuali che si fermano al 32,4 e al 18,6 per gli affezionati della carta.

I lettori digitali, inoltre, si affidano di più alla Rete. Il 71,2 per cento consulta le recensioni online, riceve consigli sui social network, guarda i booktrailer e segue i blog letterari, contro il 47 per cento dei lettori cartacei; il 45,6 per cento di chi compra ebook lo fa nelle librerie online contro il 30,4 di chi acquista i volumi di carta. «Siamo di fronte a un lettore più attento alle innovazioni, che trasporta nel mondo digitale il tradizionale passaparola con cui si scelgono i libri - commenta ancora Cristina Mussinelli -. La sfida per gli editori non si limita quindi soltanto ai titoli da offrire ma consiste, e consisterà sempre più, nello scovare nuove forme vincenti di marketing e di comunicazione».

fonte: Alessia Rastelli - Il Corriere della Sera online

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