La poesia come massima capacità di dialogo: il gruppo di lettura approfondirà questo tema ispirandosi ogni mese alle più belle composizioni. Il materiale sarà preparato di volta in volta dalle bibliotecarie, la scelta varierà fra composizioni di poetesse e poeti italiani ma anche poesie in lingua straniera.
... dalla Divina Commedia ad Harry Potter, passando per Gutenberg, gli e-books, i social-media, la grammatica italiana e le recensioni, la poesia e i classici, la letteratura per i bambini di ieri, oggi e domani, la fotografia e l'arte, le nuove forme di comunicazione... e giù giù fino all'editoria, alle biblioteche, agli incipit, agli appuntamenti letterari, alle mostre, alle novità, agli esordienti. Per i quali - non lo nego - ho un debole...
martedì 20 febbraio 2024
Poesia mon amour
La poesia come massima capacità di dialogo: il gruppo di lettura approfondirà questo tema ispirandosi ogni mese alle più belle composizioni. Il materiale sarà preparato di volta in volta dalle bibliotecarie, la scelta varierà fra composizioni di poetesse e poeti italiani ma anche poesie in lingua straniera.
martedì 18 ottobre 2022
«Nati per leggere»: sabato le letture per bambini alla biblioteca di Arco
Sabato 22 ottobre la biblioteca civica «Bruno Emmert» di Arco propone, nell’ambito dell’iniziativa «Nati per leggere», una mattina di letture per bambine e bambini da 3 a 6 anni di età.
Inizio alle ore 10.30, prenotazioni scrivendo a biblioteca@comune.arco.tn.it o telefonando al numero 0464 516115.
Da oltre vent’anni «Nati per leggere» promuove la lettura in famiglia. Bibliotecari e pediatri condividono questo impegno, poiché diversi studi affermano che leggere ai bambini fin da piccolissimi produce molteplici effetti positivi: aumenta i tempi di attenzione, arricchisce il vocabolario, consolida l’amore per la lettura. La voce preferita da ogni bambino e da ogni bambina è quella di mamma e papà: divertitevi, emozionatevi, accoccolatevi leggendo insieme, diventerà una piacevole abitudine.
Fino al 27 ottobre in biblioteca è possibile per i genitori sfogliare e leggere insieme ai propri bambini i libri delle sezioni «Prime storie» e «Ti racconto le cose».
giovedì 7 aprile 2022
Con la mostra fotografica "L’Egitto in scena. Aida al Regio" un racconto per immagini arriva a Torino
Domani, venerdì 8 aprile, alle ore 18.00, nel Cortile del Rettorato (Via Verdi 8, Torino), si terrà l’inaugurazione della mostra fotografica L’Egitto in scena. Aida al Regio, ideata e prodotta da Università di Torino e Teatro Regio Torino in collaborazione con Opera Project e il progetto A.R.I.E. dell’Università di Catania, in occasione della mostra Aida, figlia di due mondi (Museo Egizio, 17 marzo – 5 giugno). L’esposizione fotografica rientra nell’ambito delle iniziative organizzate da UniVerso, il cartellone culturale dell’Ateneo.
All’inaugurazione interverranno Giulia Carluccio, Prorettrice dell’Università di Torino, Sebastian F. Schwarz, Direttore artistico del Teatro Regio di Torino e Enrico Ferraris, Curatore della mostra Aida, figlia dei due mondi del Museo Egizio.
Un’opera tanto celebre quanto densa di implicazioni come Aida si realizza a ogni messinscena con esiti estetici differenti, rispondenti all’interpretazione musicale e alla visione di registi, scenografi e costumisti, chiamati a creare un mondo immaginario in cui ambientare le vicende. Il Teatro Regio, dal 1874 a oggi, ha realizzato 25 edizioni per oltre 250 recite totali dell’opera di Giuseppe Verdi.
La mostra fotografica L’Egitto in scena. Aida al Regio offre uno spaccato di questo universo multiforme attraverso il racconto per immagini di quattro allestimenti messi in scena nel nuovo Regio di Carlo Mollino, dal 1973 a oggi:
- 1979, regia Mauro Bolognini, scene Mario Ceroli, costumi Aldo Buti;
- 1981, regia Filippo Crivelli, scene e costumi Carlo Savi;
- 1987, regia Gianfranco De Bosio, scene Aldo De Lorenzo, costumi Zaira De Vincentiis;
- 2005, regia di William Friedkin, scene e costumi di Carlo Diappi.
Le vicende della guerra fra Egizi ed Etiopi che fanno da sfondo alla storia d’amore di Aida, schiava etiope, e Radamès, capitano delle guardie reali egizie conteso dalla figlia del faraone, Amneris, conquistarono presto le platee di tutto il mondo.
La mostra fotografica sarà visitabile gratuitamente nel Cortile del Rettorato (via verdi 8 / via Po 17 Torino) dall’8 aprile al 5 giugno 2022, tutti i giorni da lunedì a domenica, dalle ore 8.00 alle ore 20.00
sabato 23 ottobre 2021
Con "Mare Omis" la poetica fotografica delle costellazioni marine di Francesco Zizola approda a Bolzano
Nelle fotografie scattate appaiono disegni, figure umane, rappresentazioni antiche, segni nella notte, immagini lontanissime di una natura potente in stretto contatto con l’uomo. Come ricorda Barthes: “Qualunque cosa essa dia a vedere e quale che sia la sua maniera, una foto è sempre invisibile: ciò che noi vediamo non è lei.” Le costellazioni lontanissime in realtà sono reti da pesca inserite nel grande mare mediterraneo, reti che i “tonnarotti” -coloro che si occupano della mattanza- installano per catturare i tonni nella loro migrazione verso la costa, i punti bianchi sono boe e i fili argentati di strisce d’acqua sono le cime che assicurano le parti galleggianti ai fondali. Zizola sceglie di allontanarsi dai topoi narrativi classici del reportage per un altro tipo di immagine che si discosta da ogni referenzialità del reale per andare verso un linguaggio poetico e astratto. Cosa guardiamo veramente quando vediamo un’immagine? Cosa riconoscono i nostri occhi davanti ad esse? Sono le domande che ci poniamo osservando le fotografie di Mare Omnis. L’ambiguità è totale e Zizola sceglie di ragionare sul paradigma del fotografico sapendo che le immagini hanno il meraviglioso compito di creare percorsi di significato dando origine a processi di consapevolezza nello spettatore. Le fotografie non sono solo ciò che mostrano, suggerisce Zizola, ma sono molto altro, parte attiva di un processo che pone domande e va oltre al visibile, verso l’immaginazione in un movimento interno tra autore e spettatore.
lunedì 1 febbraio 2021
Porte aperte per visite guidate e dedicate al Museo Diocesano Tridentino
Per partecipare alle attività è sempre necessaria la prenotazione.
venerdì 10 luglio 2020
In biblioteca libri da tutto il mondo
Questo è stato possibile grazie all'accordo stipulato all'inizio del 2020 tra il Sistema bibliotecario di ateneo e l'Ufficio per il Sistema bibliotecario trentino per la delocalizzazione del servizio di prestito interbibliotecario nazionale e internazionale, che vuole favorire l'accesso al servizio dal parte degli utenti residenti lontano da Trento e dalle sedi universitarie, delocalizzandolo a favore di alcune delle biblioteche trentine, tra le più rappresentative per i rispettivi territori di riferimento. Tra queste, la «Bruno Emmert» di Arco.
Oggetto del servizio sono volumi o articoli di riviste nazionali e internazionali, non possedute nel Catalogo bibliografico trentino; gli articoli vengono consegnati all'utente in formato cartaceo, indipendentemente dalla forma nativa. La richiesta va rivolta alla biblioteca, indicando i dati bibliografici (autore, titolo, edizione, luogo e data di stampa) e della propria tessera. È richiesto il pagamento di 4 euro in francobolli per ciascun documento richiesto. La biblioteca procederà quindi all'inoltro della richiesta del documento all'ufficio competente del Sistema bibliotecario di ateneo, che farà pervenire alla biblioteca richiedente il documento. Quest'ultima contatterà e consegnerà il documento all'utente. I libri sono concessi in prestito per un minimo di 15 giorni; le stampe di articoli restano in possesso dell'utente; il rinnovo del prestito, da richiedere prima della scadenza con email all’indirizzo arco@biblio.infotn.it, è ammesso salvo indicazione contraria della biblioteca proprietaria.
c.s. a cura dell'Ufficio stampa dei Comuni di Arco e Riva

venerdì 20 marzo 2020
La biblioteca è chiusa ma i servizi (online) sono aperti a tutti
Prestito dei libri: la sede della biblioteca è chiusa, ma grazie alla piattaforma MLOL Medialibrary on line- Provincia di Trento gli utenti possono usufruire di 120.652 libri in formato digitale (ebooks) scaricabili per 14 giorni sui propri device (computer, tablet, smartphone, e-reader), a cui si aggiungono i classici da tutto il mondo scaricabili senza limiti (349.692), senza dimenticare gli audiolibri (537) e più di un milione e mezzo di altri contenuti.
Restituzione dei libri presi in prestito: essendo la biblioteca chiusa, tutte le scadenze sono state prorogate e i libri presi in prestito si possono tranquillamente tenere. Saranno da riportare entro dieci giorno dalla riapertura della biblioteca, la cui data però è ancora da definire.
Lettura dei giornali: sempre grazie alla piattaforma MLOL, senza recarsi in biblioteca è possibile la lettura di alcune delle principali testate nazionali con i relativi allegati (ad esempio il Corriere della Sera, la Gazzetta dello Sport, La Repubblica, il Sole 24 Ore, La Stampa), del Corriere del Trentino, oltre a riviste e periodici da tutto il mondo (7.116 titoli).
Eventi e aggiornamenti: sulla pagina Facebook della biblioteca, https://it-it.facebook.com/biblioarco, è possibile rimanere aggiornati su quello che succede nel mondo e sugli eventi che la biblioteca di Arco sta organizzando: «Storie a merenda» e «Letture animate» in inglese si svolgeranno in streaming, fino a quando non sarà possibile rincontrarsi.
Consulenza bibliografica, scansioni, assistenza e informazioni: la sede è chiusa ma i bibliotecari lavorano; è possibile contattarli, preferibilmente via email (all'indirizzo arco@biblio.infotn.it) o al telefono (al numero 0464 516115, dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 16, il venerdì dalle 9 alle 12.30).
Come iscriversi a MLOL: è sufficiente inviare un'email ad arco@biblio.infotn.it precisando nome e cognome, numero di tessera (o in alternativa la data di nascita). Si riceverà un'email sulla propria casella di posta con password (che si può cambiare) e il link da cliccare per autorizzare l'iscrizione. È possibile iscrivere a MLOL i minori? Certamente, ma è necessario l'autorizzazione scritta da parte di un genitore; è sufficiente un'autodichiarazione nell'email (ad esempio: autorizzo mio figlio a usare MLOL), ma in tal caso va allegata all'email anche la foto della carta d'identità del genitore. Non sono utente delle biblioteche trentine, posso usare MLOL? No, la fruizione è riservata agli utenti del Sistema bibliotecario trentino. È comunque possibile per chi risiede in Trentino iscriversi alla biblioteca anche via email. Il modulo si trova sulla pagina del sito web della biblioteca, basta compilarlo e inviarlo all’indirizzo arco@biblio.infotn.it , ricordando di allegare la foto della carta d'identità.
c.s. a cura dell'Ufficio stampa dei Comuni di Arco e Riva
lunedì 10 febbraio 2020
Rigoni Stern: al via la decima edizione del Premio letterario
Le opere iscritte al concorso letterario sono 61, il numero più alto di sempre; una decina sono i volumi in tedesco, sloveno e occitano. Le opere pervenute saranno esaminate dai giurati del premio, Ilvo Diamanti, Marco Albino Ferrari, Paola Filippi, Mario Isnenghi e Daniele Jalla. Al primo classificato andrà la somma di cinquemila euro. Il premio Rigoni Stern, che si svolge alternativamente in Trentino (a Riva del Garda) e nel Veneto (ad Asiago), è nato nel 2011 per favorire lo sviluppo delle culture che fanno riferimento all’arco alpino, ed è destinato a opere di narrativa e di saggistica che ne valorizzino il paesaggio, le tradizioni, le attività produttive all'insegna dell'ecocompatibilità, il contesto socioculturale delle diverse comunità che lo abitano, con le loro istituzioni storiche legate all’uso comunitario dei beni, la caccia come attività legata a una particolare sensibilità ambientale, la guerra in montagna come scenario particolare e doloroso della storia europea, il patrimonio narratologico, con le sue fiabe, le leggende, i suoi miti di ieri e di oggi, la sua vocazione ad essere cerniera tra nord e sud, tra area mediterranea e area mitteleuropea. Istituito con l’intento di onorare la memoria di Mario Rigoni Stern, il premio intende perpetuarne i valori di fratellanza tra i popoli, di rispetto dell’ambiente, di tolleranza e solidarietà.
L'edizione di quest'anno è il prologo alle celebrazioni per il centenario della nascita dello scrittore altopianese, che ricorrerà nel 2021, e per il quale si sta predisponendo un fitto calendario di iniziative. Il premio, aperto a tutte le lingue dell’Arco Alpino, viene promosso e sostenuto da Ars Venandi, dalla famiglia Rigoni Stern, dalla Provincia autonoma di Trento, dalla Regione Veneto, dai Comuni di Asiago e di Riva del Garda, da Riva del Garda Fierecongressi, dal Museo degli usi a costumi della gente trentina, da Federcaccia, della Banca di Trento e Bolzano e dalla Cassa di Risparmio del Veneto, a voler sottolineare, nel nome di Mario Rigoni Stern, la fratellanza ideale tra le montagne e le popolazioni del Veneto e del Trentino, con un gemellaggio culturale imperniato ai valori del rispetto dell’ambiente e di chi lo abita.
Info : https://premiomariorigonistern.com/it_IT/

giovedì 6 febbraio 2020
In biblioteca c'è il laboratorio di poesia
Il laboratorio è costituito da quattro incontri di sabato pomeriggio, dalle 14.30 alle 18, a partire dal 15 febbraio (i successivi saranno il il 22 e il 29 febbraio e il 7 marzo). Per iscriversi telefonare in biblioteca al numero 0464 516115. Il costo di iscrizione è di 10 euro.
Il laboratorio di lettura e scrittura poetica è rivolto a persone di qualsiasi età; è una modalità di lavoro che facilita la sperimentazione, la condivisione, favorendo, allo stesso tempo, il dialogo e la riflessione su quello che si va facendo. È pensato come un canovaccio da modellare in base al gruppo di riferimento e agli spunti che si possono sviluppare seguendo anche gusti e riflessioni delle persone cui si propone. I quattro incontri saranno un percorso di ascolto e lettura che tende a rimetterci in gioco, a cercare la nostra voce, ad interrogarci sul mondo, su noi, sulle parole che usiamo per esprimere pensieri, riflessioni, emozioni e quanto, queste parole ci appartengano davvero.
mercoledì 27 novembre 2019
In biblioteca, la fotografia di Robert Frank letta da Sandro Iovine
Lo scrittore, poeta e pittore statunitense Jack Kerouac, di lui e del suo libro scrisse: «Quella folle sensazione in America, quando il sole picchia forte sulle strade e ti arriva la musica di un jukebox o quella di un funerale che passa [....] Robert con l'agilità, il mistero, il genio, la tristezza e lo strano riserbo d'un ombra ha fotografato scene mai viste prima su pellicola [...] se non ami la poesia vai a casa e guarda la tv...».
Chi è Robert Frank?
Scomparso il 10 settembre 2019, di lui, nella storia della fotografia, rimarranno soprattutto 83 immagini scattate durante il suo audace viaggio attraverso l’America degli anni Cinquanta. Un viaggio che Robert Frank si finanzia con la borsa di studio annuale dalla Fondazione Guggenheim di New York che, primo fotografo europeo, vince nel 1955. Sintesi delle migliaia di scatti che colleziona a cavallo di un’automobile scassata, con in mano un Leica più volte usata, quelle 83 immagini compongono il libro «The Americans», pubblicato negli Stati Uniti nel 1959, dopo l’edizione francese «Les Américains» uscita l’anno precedente a Parigi. È il lavoro con cui Robert Frank rende celebre la sua arte. Naturalizzato statunitense, Frank nasce nel 1924 a Zurigo da madre svizzera e da padre tedesco di origini ebraiche. Cresce in Svizzera, nella sua giovinezza vive la minaccia del nazismo e, sfiorato dalla Shoah, sviluppa una sua particolare comprensione per gli oppressi Appassionato, intraprendente, fuori dagli schemi, diventa un’icona della fotografia del Novecento, secolo del quale sperimenta buio e opportunità. Emigra a New York all’età di 23 anni, nel 1947, dove ottiene un lavoro come fotografo di moda per tutte le maggiori testate internazionali, ma è viaggiando, fra Europa e Sud America, che esprime la sua vera passione: il reportage fotografico. Negli anni Cinquanta, sempre negli Stati Uniti, incontra vari esponenti della Beat Generation, con cui condivide parte del suo percorso. Fra questi, il poeta Allen Ginsburg e lo scrittore Jack Kerouac, che scrive l’introduzione di «The Americans» e che rimarrà suo amico per tutta la vita. Negli anni Sessante si dedica al cinema e diviene regista. La vita di Frank è segnata altresì da tragedie personali. Sua figlia Andrea e suo figlio Pablo muoiono in circostanze drammatiche. Dopo la morte di Andrea si dedica di nuovo alla fotografia, creando immagini tramite collage e incisioni sulla pellicola. Nel 1994 dona gran parte del suo materiale artistico, fra cui le preziose migliaia di foto “scartate” da The Americans, alla National Gallery of Art di Washington. Nel 1995 apre la Fondazione Andrea Frank per erogare borse di studio agli artisti. Riceve nell’arco della sua carriera prestigiosi premi e riconoscimenti, fra cui l’Hasselblad Award nel 1996 e il Cornell Capa Award nel 2000. Una sua retrospettiva, organizzata a Londra nel 2004 alla Tate Modern Gallery, fa il giro del mondo.
Chi è Sandro Iovine?
Giornalista, critico fotografico, è nato nel 1961 a Roma. Dal 1989 al 1998 è stato redattore presso la Editrice Reflex, prima di trasferirsi a Milano dove, dal 1999 al 2014, ha diretto la rivista Il Fotografo. Ha insegnato storia della fotografia a Roma all’ISFCI e dal 2003 fotogiornalismo e comunicazione visiva alla John Kaverdash Accademia di Fotografia. Ha tenuto master alla MIFAV-Università di Tor Vergata (di cui ha condiretto l’organo di stampa F&D) e nelle università di Bologna, Bergamo, Insubria, Palermo, Pavia, Perugia e Siena. Ha collaborato con Rai Radio Uno, Rai Radio Tre, Radio 24 e Radio Svizzera Italiana, Paese Sera, Avvenimenti, Il Giornale di Napoli, Il Manifesto. Ha creato e diretto a Roma lo spazio Centro Fotogiornalismo. Nel 2011 è stato curatore della sezione fotografia di Roma Provincia Creativa e fa parte del comitato di valutazione all’interno del progetto Eyes in Progress. Nel 2007 ha creato il blog «Fotografia: parliamone!» Attualmente dirige la rivista FPmag.
mercoledì 11 settembre 2019
Alle "Intermittenze" musicali e letterarie di Riva del Garda, Björn Larsson, Helena Janeczek, Francesco Guccini, Massimo Zamboni, Marcello Fois, Carlo Lucarelli e tanti altri
La rassegna è preceduta da un evento di inaugurazione, giovedì 12 settembre, un concerto jazz del Conservatorio Bonporti. Nel cortile della Rocca subito dopo il tramonto (l’inizio è alle 21), la manifestazione inizierà nel nome della danza al ritmo delle suadenti note del tango. Sarà poi il momento della musica, con gli allievi del Conservatorio Bonporti -per l’occasione col nome Bonporti in Jazz- che eseguiranno, in formazione di chiaro stampo jazzistico, alcuni dei brani più celebri della storia della musica afroamericana e non solo.
Venerdì 13 settembre nella galleria San Giuseppe andrà in scena la «lettura in musica» di Pinocchio con la voce di Enrico Tavernini intrecciata alle musiche composte per lo sceneggiato televisivo tratto dal romanzo di Collodi, eseguite dall’Orchestra delle Metamorfosi diretta dal M. Francesco Maria Moncher (inizio alle ore 18). Alle ore 19 sarà la volta di «Yo soy tango - Paseo y danza»: dalla galleria San Giuseppe inizierà la passeggiata danzante, accompagnata dalla musica dal vivo suonata dal duo Garda Tango, che condurrà sotto i portici di piazza Tre Novembre. Qui il tango incontrerà la danza contemporanea, e cinque ballerine si esibiranno con la coreografia di Sabina Micheli. Alle 21 toccherà a Massimo Zamboni e al suo «Hard Travelin’ with Bob Dylan»: nel cortile della Rocca un lungo viaggio dentro al mondo del premio Nobel più discusso degli ultimi anni in compagnia di un narratore d’eccezione come Massimo Zamboni.
Sabato 14 settembre il festival Intermittenze si sposterà al parco Miralago: alle ore 10.30 le letture musicate «Affabulazione» dei ragazzi del liceo Maffei di Riva del Garda, e a seguire, alle ore 11.30 sempre al parco Miralago, il concerto dei Rock Spectrum, la cover band condotta da Stefano Cainelli. Alle ore 15 alla galleria San Giuseppe inizierà un viaggio nel mondo di David Bowie con il funambolico Luca Scarlini, con la cornice dell'apparizione di Ziggy in persona in due video piuttosto rari che sorprenderanno non poco il pubblico. In piazza San Rocco alle ore 16 toccherà poi al «Dialogo europeo» fra Björn Larsson, lo scrittore svedese forse più amato d’Italia, e il Premio Strega 2018 Helena Janeczek. Alle ore 18 si torna in galleria San Giuseppe per incontrare Patrizia Valduga, la cui poesia è da anni riconosciuta come una delle esperienze letterarie più essenziali del panorama poetico italiano. Alle ore 21 in piazza Garibaldi andrà in scena l’incontro chiave di Intermittenze, tra letteratura e musica, ovvero quello tra uno dei più grandi cantautori di sempre, Francesco Guccini e un grande antropologo qual è Marco Aime. Sarà l’occasione per una chiacchierata che vuole riportare Riva del Garda e tutti i presenti ai tempi delle osterie tanto care a Guccini. Alle ore 22.30 ci si sposta nel cortile della Rocca, dove un dj set poetico renderà omaggio a Ingeborg Bachmann, una delle voci più radicali del secondo Novecento: un singolare appuntamento di ascolto e di evocazione, un connubio tra reading, dj-set e poesia sonora, in cui il racconto di Luca Scarlini si intreccerà ai paesaggi sonori costruiti da Nico Note.
Domenica 15 settembre la mattina alle ore 9.30 nel parco della Rocca la rassegna stampa avrà il profumo di cornetti caldi e caffè: sarà così che tra il giocoso e il serio, il Premio Strega Helena Janeczek e il letterato Marcello Fois si scambieranno opinioni sugli articoli sfogliati. Ancora nel parco della Rocca alle ore 10.45 si parlerà di «Intrighi italiani» con i grandi Maurizio De Giovanni e Carlo Lucarelli, che converseranno di libri e letteratura. In piazza San Rocco alle ore 16.15 toccherà a Benedetta Tobagi, l’autrice di «Piazza Fontana. Il processo infinito», e a uno dei più grandi storici italiani, Guido Crainz, condurre il pubblico in un «Viaggio al cuore della storia d’Italia». Nello stesso luogo alle 17.30 l'incontro con due lettori d’eccezione, Marcello Fois e Chiara Valerio sul tema «I libri che abbiamo abitato», e infine alle 19 nel cortile della Rocca il festival chiuderà con «Entrare nel libro, La prima verità», libro vincitore del Premio Campiello 2016, con la viva voce di Simona Vinci e le magistrali musiche composte ed eseguite dal vivo da Valentino Corvino; sul palco altri due attori a dar voce al libro, Chiara Cicognani e Alberto Guiducci di Korekané.
L’evento è organizzato dal Comune e dalla biblioteca civica di Riva del Garda con la direzione artistica di Emiliano Visconti (Rapsodia - Musica, libri, scrittori). Informazioni: Biblioteca civica di Riva del Garda - telefono 0464 573916 - email biblioteca@comune.rivadelgarda.tn.it - sito web www.intermittenze.com

giovedì 20 giugno 2019
Il "Giardino di Matisse" raddoppia e apre il patrimonio letterario anche agli adulti
Si tratta di un ulteriore spazio di prestito e consultazione realizzato con le donazioni di libri da parte dei cittadini, che cresce e diventa sempre più un punto di riferimento e di incontro, anche grazie alle numerose attività culturali, pensate per riavvicinare le persone del vicinato e per ricreare legami e rapporti di vicinanza e solidarietà. La biblioteca è stata realizzata con il contributo e il sostegno del Comune di Riva del Garda ed è uno spazio sorto dal progetto «La città invisibile», innovativo strumento di welfare a km0 che si rivolge in modo prevalente all'area delle nuove vulnerabilità, ovvero di un universo di persone che non hanno bisogni specifici se non quello, sempre più emergente, di relazioni sociali strutturate e della valorizzazione delle competenze professionali, di fronte all'acuirsi di fenomeni come impoverimento, diffidenza reciproca, chiusura privatistica, depressione.
Il progetto, che ha vinto il bando «Welfare a km0» di Caritro, è finanziato per il 47% da Caritro stessa, insieme a Provincia autonoma di Trento e Consiglio delle Autonomie Locali. È un progetto «autogenerativo», che provvede cioè a reperire il restante 53% del finanziamento sul territorio e dall’azione del volontariato. Capofila è la cooperativa Arcobaleno insieme ad altre tredici realtà del territorio: Comune di Riva del Garda, Comunità Alto Garda e Ledro, cooperative Ephedra e Eliodoro, associazione Carpe Diem, Cbs srl, Gruppo Dialogo - Missionari Verbiti, associazione Vivirione, Pro loco Rione Degasperi, Apsp Città di Riva e Casa Mia, Istituto tecnico Giacomo Floriani, Collettivo PmuU (Pick Me Up).
martedì 14 maggio 2019
Marco Balzano vince il «Rigoni Stern»
Il riconoscimento intitolato al grande scrittore italiano è andato con decisione unanime della giuria a “Resto qui” di Marco Balzano edito da Einaudi con la seguente motivazione: “In un lungo racconto, che è anche uno spaccato di storia, l’autore ricostruisce, con scrittura densa e fluida al tempo stesso, una pagina controversa e difficile della storia altoatesina / sudtirolese. L’acqua che sommerge il paese di Curon Venosta / Graun im Vinschgau all’estremo nord d’Italia è una metafora delle decisioni politiche dei regimi fascista e nazista che travolgono una intera comunità creando insanabili fratture in un tessuto familiare e sociale che faticherà decenni a ritrovare una nuova coesione. L’esplicita volontà dell’autore di realizzare un’opera di finzione, a cui la cronaca fornisce le coordinate per una storia più intima e personale, fa sì che il romanzo si legga con grande partecipazione ed empatia”.
La giuria ha inoltre segnalato tre opere particolarmente meritevoli. “Il pastore di stambecchi” di Louis Oreiller con Irene Borgna, edito da Ponte alle Grazie con la seguente motivazione: “Attraverso uno scavo diretto, viso a viso, con il protagonista di questa paradigmatica storia di montagna, l'antropologa Irene Borgna coglie il senso di una vita “fuori traccia”, come spesso sono le vite degli enfants du pays cresciuti nelle valli alpine più sperdute. La voce di Oreiller si fa portatrice di un mondo orgoglioso e virile che ci rimanda senza infingimenti a una cultura apparentemente lontana nel tempo eppure ancora presente. La sapienza del fare, il rapporto con il selvatico, la consuetudine con le grandi solitudini colorano queste pagine intensamente partecipate”. “La Strada delle Gallerie ha 100 anni” a cura di Claudio Rigon edito da Club Alpino Italiano Sez. di Schio, con la seguente motivazione: “Un lavoro di montaggio molteplice e fascinoso. La costruzione della celebre Strada delle Gallerie-52 sul Pasubio nel corso del 1917 viene raccontata con approccio originale da uno storico della fotografia, Claudio Rigon, particolarmente sensibile anche alla soggettività dei giovani ingegneri ufficiali del Genio che vi si impegnano. Come fotografi dei lavori in corso, essi sono contemporaneamente costruttori e narratori per immagini dell'impresa. Memoria e storia di vita quotidiana in una situazione d'eccezione e anche una re-visione della Grande guerra in sintonia con gli approcci attuali”. “Veloce la vita” di Sylvie Schenk (trad. Franco Filice) edito da Keller, con la motivazione: “Un avvincente romanzo di formazione al femminile ambientato nelle Alpi francesi degli anni Cinquanta e Sessanta. Quando la protagonista lascia Lione per sposare un ragazzo tedesco e approda in Germania l'ombra lunga dell'occupazione tedesca e della guerra imprime un'inattesa svolta al racconto in cui grandi e piccole storie si intrecciano costantemente. Una scrittura veloce come la vita del titolo”.
Il premio «Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi», del valore di 10 mila euro, si svolge in due ambiti: la Regione Veneto e la Provincia di Trento. Numerosi gli Enti e le Associazioni che sostengono l’iniziativa: Regione Veneto e Consiglio regionale del Veneto, Comune di Asiago, Provincia autonoma di Trento, Comune di Riva del Garda, oltre a Gruppo Itas Assicurazioni e Rigoni di Asiago, Riva del Garda Fierecongressi, circolo Ars Venandi Federazione italiana della caccia, Museo degli usi e costumi della gente trentina.

martedì 23 aprile 2019
Con il "Maggio dei libri", la letteratura varca i confini tradizionali
L'iniziativa apre venerdì 26 aprile (ore 17) con l'incontro con Gianluigi Fait, curatore del libro "Vittorio Fiorio. Memorie della guerra mondiale. Dal 18 aprile 1916 al 18 dicembre 1919" (ed. Mag-Museo Alto Garda e Il Sommolago, 2018), presenti gli storici Graziano Riccadonna e Mauro Grazioli, con letture di Alberto Maria Betta. Quindi gli altri appuntamenti: domenica 5 maggio (ore 17) con "Le avventure di Numero Primo" (ed. Einaudi, Premio Mario Rigoni Stern) e l'incontro con gli autori Marco Paolini e Gianfranco Bettin; sabato 11 maggio (ore 10.30) con "Exempla virtutis" (ed. Centro Studi Judicaria) e l'incontro con l’autrice Marianna Raffaelli, con letture di Valter Sirsi; sabato 18 maggio (ore 10.30) "Quei 55 giorni di Aldo Moro vissuti dal Trentino", incontro con l'autore Luigi Sardi, presenta Carlo Guardini, letture di Alberto Maria Betta e Valter Sirsi; venerdì 31 maggio (ore 17) presentazione di "Con il vento di Barbiana. La scuola ‘rossa’ di Mori" (ed. da Centro Studi Erickson) e incontro con l’autore Mario Caroli, presenta Graziano Riccadonna, interviene Giuseppe Colangelo, con letture di Bruno Colorio.
Il Maggio dei Libri è una campagna nazionale nata nel 2011 che invita a portare i libri e la lettura anche in contesti diversi da quelli tradizionali, per intercettare coloro che solitamente non leggono ma che possono essere incuriositi, se stimolati nel modo giusto. Nella sua missione, l'evento coinvolge in modo capillare enti locali, scuole, biblioteche, librerie, festival, editori, associazioni culturali e i più diversi soggetti pubblici e privati, non solo in Italia: ogni anno, infatti, la campagna varca i confini nazionali unendo nella comune passione per la lettura anche alcune scuole italiane all’estero. Grazie alla collaborazione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, nel corso delle edizioni si sono svolti appuntamenti in Argentina, Belgio, Brasile, Canada, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Perù, Romania, Spagna, Svizzera e Turchia.

domenica 14 aprile 2019
A Merano un'AntologiA fotografica tutta in maiuscolo in memoria di Remo Forcellini
Una Mostra, con la M maiuscola, che raccogliendo i doni lasciati dal passato intende guardare con lungimiranza al futuro, facendo tesoro del contributo che ogni singolo socio può ancora portare, nel proprio piccolo, per far lievitare l'esperienza e la competenza dell'intero gruppo.
E' l'AntologiA, con le A maiuscole, che il Fotoclub Immagine Merano BFI ha pensato, organizzato, allestito, prodigandosi con impegno, delicatezza, rispetto, umanità, per onorare il ricordo di Remo Forcellini - socio fondatore, artista creativo, fotografo riflessivo, sensibile e attento.
Ma prima di tutto, quella inaugurata venerdì sera a Merano è stata una vera e propria attestazione d'AFFETTO - sì, tutto maiuscolo - che i soci hanno desiderato dimostrare con senso di riconoscenza e gratitudine verso una persona che ha segnato il percorso di ognuno di loro, tanto in forma singola quanto collettiva. Complimenti davvero, perché l'attività di un'associazione acquisisce valore anche (e soprattutto) grazie ad iniziative come queste.
La mostra "AntologiA di Remo Forcellini" rimarrà visitabile presso la Sala Civica, in via Otto Huber nr.8 a Merano, fino giovedì 18 aprile.
martedì 22 gennaio 2019
Con "Romanzi a colazione" il caffè del sabato mattina è in biblioteca
L'inizio è alle ore 10, gli incontri si tengono nella sala conferenze al terzo piano. Ingresso libero. Il primo incontro, sabato 26 gennaio, è con Gabriele Biancardi e il suo romanzo «Il respiro dei ricordi» (Minerva, 2018, 176 pagine). Sabato 2 febbraio l'ospite è Franco Stelzer con il libro «Cosa diremo agli angeli» (Einaudi, 2018, 130 pagine). Quindi, sabato 9 febbraio, Giorgio Salomon presenta «Laghi. Paesaggi umani e coscienze naturali del Trentino» (Publistampa, 2018, 240 pagine). «Romanzi a colazione» si chiude sabato 16 febbraio con Carmine Abate e il suo ultimo romanzo, «Le rughe del sorriso» (Mondadori, 2018, 258 pagine). L'iniziativa è organizzata dalla biblioteca civica di Riva del Garda in collaborazione con Mandacarù e Centro culturale La Firma.
lunedì 14 gennaio 2019
Il turismo nell'Alto Garda tra Otto e Novecento raccontato in un volume fotografico e documentaristico
Questo studio, corredato di un consistente apparato fotografico, diventa pertanto un’opera strutturata e approfondita per capire quanto siano cambiati nel giro di pochi anni il paesaggio, il turismo e il tessuto socio-culturale del luogo. Il libro, edito dal MAG a fine 2018 nell’ambito del progetto pluriennale di collaborazione del museo del territorio altogardesano con il Comune di Nago-Torbole, si compone di circa 300 pagine che si sviluppano in quattro capitoli, in cui si affrontano i seguenti argomenti: Le origini e lo sviluppo del turismo a Torbole e Nago; Spunti letterari, pittorici, fotografici e giornalistici; Dal commercio di transito all’industria del forestiere a Nago-Torbole; Alberghi a Nago e Torbole (1870-1945).
Il coordinamento del progetto e la revisione editoriale del volume sono stati realizzati dallo storico del MAG Alessandro Paris. La presentazione del volume avrà luogo venerdì 18 gennaio alle ore 17.30 al Teatro della Casa della Comunità di Nago (Piazzòla, 37).
Tutto il fascino dello sviluppo dei negativi in nuovi progetti dedicati alla fotografia analogica
Nei mesi scorsi alcuni soci del gruppo altogardesano hanno dunque dato vita a "Il Fotogramma-Darkroom", una sezione che a breve prenderà forma con incontri - sia teorici che pratici - dedicati.
Che significato ha una simile scelta, in controtendenza rispetto all'attualità fotografica affidata ormai quasi esclusivamente alla tecnica digitale? "Le motivazioni che hanno indotto alcuni soci a cimentarsi in questa avventura sono molteplici - ci spiega Paolo Benaglio, segretario del Fotogramma e promotore della bella iniziativa - In primo luogo per esigenze di tipo didattico: infatti una delle attività principali svolte dal Fotogramma sul territorio è quella della diffusione della cultura fotografica e per fare questo non è possibile ignorare la tecnica che è stata usata da tutti i fotografi nei primi cento anni di vita dell’arte fotografica. In particolare ci rivolgiamo alla generazione di fotografi più giovani, quelli nati con il digitale che non hanno mai conosciuto la “pellicola. Riteniamo infatti che rendersi conto di cosa si faceva con la pellicola in camera oscura-darkroom sia di fondamentale importanza per usare al meglio gli strumenti di postproduzione digitale. In secondo luogo abbiamo pensato di venire incontro ad alcune richieste di sperimentazione della tecnica "ibrida" che prevede l’utilizzo della pellicola di medio e grande formato in fase di scatto, dello sviluppo della stessa in camera oscura, di una successiva fase di digitalizzazione del negativo e quindi della stampa finale digitale fine-art su carta di alta qualità".
Altro motivo che ha portato i soci del Fotogramma a questa scelta, è una sempre più diffusa tendenza al “ritorno all’analogico”, che da qualche tempo si sta affermando in termini abbastanza importanti e tali da indurre alcuni produttori di materiale fotografico a riportare sul mercato prodotti ormai scomparsi. Cosa troveremo nelle prossime settimane al Fotogramma di Nago-Torbole? "Semplice - conclude Benaglio - una piccola camera oscura di tipo didattico dove poter apprendere e sperimentare la tecnica dello sviluppo, tra liquidi, pellicole e negativi, con la consulenza nonché aiuto ed entusiasmo di alcuni soci che voglio provare, o più precisamente riprovare, l’incredibile fascino della stampa della fotografia analogica".
lunedì 12 novembre 2018
"Il corpo e l'anima" - si inaugura a Trento la rassegna fotografica che esplora l'Io, tra sogno e realtà
"Il surrealismo in esse contenuto - spiega - ha fatto nascere in me l'idea di riunirle in una raccolta che, avvalendosi del medium fotografico, affronti una tematica indubbiamente impegnativa e che dia voce alle forze della fantasia, del sogno e dell'irrazionale. Sono fotografie in cui è manifesto il funzionamento reale del pensiero che, al di fuori di ogni vincolo razionale, estetico, morale, s'ispira all'inconscio dell'uomo. L'aver sviluppato questa mia idea, che ha portato ad assemblare la rassegna fotografica, è per me una sfida ai luoghi comuni. Il privilegiare l'aspetto concettuale, parlando del corpo inteso come figura e utilizzarlo come medium per indagare nel contempo l'anima attraverso le sue forme più velate, le sue attività, le sue posture, gli sguardi infantili e non, i giochi, le angosce, la sua voglia di evadere, è cosa non sempre presente nelle contemporanee rassegne".
E' così che nelle immagini dei singoli autori coinvolti nel progetto, il corpo è rappresentato sì come una semplice entità materiale ma anche come un'essenza che fa trasparire un'anima intesa solo come un palpabile ritratto interiore di un sentimento o di un desiderio, che a volte è vera utopia o visione onirica, ma che in ogni caso costituisce una costellazione di micro-narrazioni connesse tra loro da memoria episodica, gestuale o biografica.
"Questa rassegna rappresenta inoltre un originale percorso di approfondimento concettuale del rapporto tra l'etereo e il materiale - scrive il presidente del Consiglio provinciale di Trento Bruno Dorigatti nella prefazione del catalogo - Gli scatti degli autori hanno infatti una valenza che rimanda anche al linguaggio della memoria della nostra storia dell'Autonomia. Una memoria che deve essere sempre rivitalizzata, rinforzata ed evocata su un piano di raccordo costante con la realtà di tutti i giorni. Il concetto di anima ci riporta ad una visione soggettiva dell'Io, quasi a simbolizzare il massimo grado di espressività laddove si unisce alla creatività degli altri".
La mostra fotografica "Il corpo e l'anima" rimarrà visitabile fino al 9 dicembre, con orario 16-19 da martedì a domenica.
mercoledì 7 novembre 2018
"Pagine del Garda" - al via la 26a edizione della rassegna dell'editoria gardesana
Una rassegna dedicata all'attività editoriale che ha come tema la valorizzazione del territorio gardesano; un appuntamento che ancora una volta costituisce una preziosa vetrina per le realtà editoriali delle tre province che si affacciano sul lago di Garda e dei territori limitrofi, e in cui è possibile trovare, tra le altre, proposte di nicchia, originali e accattivanti.
La formula di «Pagine del Garda» rimane quella tradizionale: una settimana di mostra del libro, nel salone delle feste del Casinò municipale, dal 10 al 18 novembre, con un calendario di presentazioni librarie e di eventi collaterali, preceduta da un calendario di anteprima sul territorio, dal 3 al 9 novembre.
«Sommolago e Mnemoteca accanto al nostro Ufficio cultura sono i protagonisti di questa bella iniziativa - ha detto l'assessore comunale Stefano Miori in occasione della conferenza stampa di presentazione di ieri mattina - che rappresenta un momento importante per la nostra città e per l'editoria. Un appuntamento ampiamente consolidato e atteso che dà la ribalta all'editoria, parte importante della cultura, che crea oggetti preziosi, i libri, che rimangono a disposizione di tutti».
«La rassegna è realizzata grazie alla collaborazione di diverse realtà culturali del nostro territorio -ha detto Romano Turrini- dentro una rete di associazioni, ognuna con la sua specificità. Il nostro impegno è offrire una varietà di stimoli che faccia della rassegna l'occasione per un approfondimento rivolto a interessi molteplici». «Una rete, quella dei soggetti culturali che collaborano all'organizzazione di Pagine del Garda, in continua crescita -ha detto Giancarla Tognoni- e che ha creato una sorta di soggetto culturale plurale e un'attività che dura tutto l'anno, con proposte che saranno organizzate anche al di fuori della rassegna. Una bella collaborazione che sta portando alla cultura frutti importanti».
IL PROGRAMMA:
Presentazioni librarie – anteprime:
Giovedì 8 novembre Arco, auditorium di Palazzo dei Panni, ore 15 "Sguardi-Tra le note dei giorni, il fluire della vita" di Micaela Bertoldi Edizioni del Faro. Presentazione a cura dell’autrice in collaborazione con Lega Vita Serena
Venerdì 9 novembre 2018 Arco, Centro giovani intercomunale Cantiere 26, via Paolina Caproni Maini, ore 20.30 "Femminile plurale. Genealogie (tre generazioni di donne a confronto)". Videonarrazione, libro e mostra fotografica a cura della Mnemoteca del Basso Sarca. Col sostegno del Piano Giovani di Zona Pagine del Garda
Mostra del libro:
Dal 10 al 18 novembre al Casinò municipale, di Arco. Tutti i giorni con ingresso libero, orario dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.30; sabato 10 novembre solo il pomeriggio.
Presentazioni librarie nell’ambito della mostra del libro:
Sabato 10 novembre Arco, Casinò municipale, sala consiliare, ore 16. Inaugurazione della 26esima rassegna dell’editoria gardesana Pagine del Garda. A seguire "La demolizione del dazio di Tempesta nel 1768. Episodio di storia giudicariese" di don Ernesto Lorenzi (1924) Edizioni Centro Studi Judicaria. Trascrizione e presentazione a cura di Tullio Pasquali e Graziano Riccadonna.
Domenica 11 novembre Arco, Casinò municipale, sala consiliare, ore 16 "I saggi del primo numero della rivista Il Sommolago, anno 2018" di Paolo Boccafoglio, Carol Paissan, Guido Trebo, Romano Turrini. Presentazione a cura degli autori.
Giovedì 15 novembre Arco, Casinò municipale, sala consiliare, ore 15 "Dro e Ceniga. Cinque chiese, una comunità" di Romano Turrini Edizioni Il Sommolago. Presentazione a cura dell’autore in collaborazione con Lega Vita Serena.
Venerdì 16 novembre Arco, Casinò municipale, atrio e sala consiliare, ore 16 "Camillo Zucchelli, architettura tra cielo e terra". Visita guidata alla mostra fotografica di Primo Cassol a cura di Mattia Riccadonna a seguire Omaggio a Camillo Zucchelli, architetto e urbanista. Conferenza nel ventennale della scomparsa.
Sabato 17 novembre Arco, Casinò municipale, sala consiliare, ore 16 "Exempla Virtutis. La pittura gotica sacra nel Sommolago" di Marianna Raffaelli Edizioni Centro Studi Judicaria. Presentazione a cura dell’autrice.
Domenica 18 novembre Arco, Casinò municipale, sala consiliare, ore 16 "Vittorio Fiorio. Memorie della guerra mondiale dal 18 aprile 1916 al 18 dicembre 1919. Volume II" a cura di Gianluigi Fait Edizioni Il Sommolago, Museo Alto Garda Presentazione dell’autore e di Mauro Grazioli.
c.s. a cura dell'Ufficio stampa dei Comuni di Arco e Riva