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venerdì 31 gennaio 2014

"Footlights", l'inedito di Charlie Chaplin

Nell'anno delle celebrazioni per il centenario della nascita del personaggio di Charlot, arriva in libreria un romanzo breve inedito scritto da Charlie Chaplin nel 1948 "Footlights", da cui lui ha poi tratto uno dei suoi capolavori, "Luci della ribalta" (1952).

A curare la pubblicazione, in lingua inglese, con l'approvazione della famiglia dell'attore e regista, è la Cineteca di Bologna, a cui è stato affidato l'intero archivio Chaplin e che ha ritrovato il dattiloscritto.
fonte: Ansa

mercoledì 24 luglio 2013

"Le Beatrici" di S. Benni

"Chi sto aspettando? Un amante, un marito, un figlio, una figlia o... forse uno sconosciuto"

Otto monologhi al femminile. Una suora assatanata, una donna ansiosa e una donna in carriera, una vecchia bisbetica e una vecchia sognante, una giovane irrequieta, un'adolescente crudele e una donna-lupo. Un continuum di irose contumelie, invettive, spasmi amorosi, bamboleggiamenti, sproloqui, pomposo sentenziare, ammiccanti confidenze, vaneggiamenti sessuali, sussurri sognanti, impettite deliberazioni. Uno "spartito" di voci, un'opera unica, fra teatro e racconto. Una folgorazione. Tra un monologo e l'altro, sei poesie e due canzoni.

Per non farvi stare troppo sulle spine, sciogliamo subito l'enigma: si parla di Stefano Benni e dei personaggi del suo ultimo lavoro, trascrizione di uno spettacolo andato in scena al Teatro dell'Archivolto di Genova dal titolo "Le Beatrici".

Monologhi creati per il teatro, inframmezzati da canzoni e ballate a volte mai cantate, come l'ultimo, malinconico congedo che l'amico Fabrizio De André non fece in tempo a musicare. Un'occasione, secondo Benni, per mostrare al pubblico che la luce bluastra della televisione lascia in ombra una quantità enorme di attrici brave e meritevoli, più belle e "vere" delle più note starlette del piccolo schermo.

Splendida come sempre la penna dell'autore che dà voce a queste Beatrici irriverenti, sedute sul ciglio della cattiva strada più che sulla via che porta all'Empireo. Eppure, tra le ipocrisie retoriche e i degradanti sguardi che uomini e ominicchi di varia statura dedicano ultimamente alle donne, la parola teatrale e la risata di queste figure salvifiche, coraggiose, reiette e licantrope ci cattura - con un sorriso - come gesto politico e come atto di resistenza.

lunedì 14 gennaio 2013

"La bottega del caffè" di Goldoni

La bottega del caffè è una delle più importanti commedie di Carlo Goldoni ed una di quelle che preferisco. Composta nel 1750, all'interno della stessa si sviluppa un intermezzo composto da Goldoni nel 1736, inizialmente diviso in tre parti; l'enorme successo del soggetto spinse il commediografo a tornarci sopra, ampliandolo fino a crearne una commedia in tre atti. È considerata uno dei suoi testi più fortunati. La commedia venne rappresentata per la prima volta a Mantova, il 2 maggio di quell'anno, con gran successo. Fu poi portata a Venezia dove venne replicata per dodici volte.

L'azione della commedia vera e propria si avvia alle prime luci dell'alba di un mattino d'inverno a Venezia, durante il Carnevale, per concludersi quando scende la notte. Il caffettiere Ridolfo si sta prendendo a cuore la sorte del giovane mercante di stoffe Eugenio, che da qualche tempo frequenta assiduamente la casa da gioco di Pandolfo. Lì Eugenio ha subìto perdite ingenti giocando a carte con Flaminio, un giovane torinese che si spaccia per nobile.

La moglie di Eugenio, Vittoria, cerca invano di far ravvedere il marito. Allo stesso scopo è giunta a Venezia da Torino la moglie di Flaminio che, travestita da pellegrina, ignora la nuova identità assunta dal marito, ed è esposta alle insidie tessute da don Marzio. Quest'ultimo è un nobile napoletano prepotente, ambiguo e chiacchierone, che prova piacere nel frapporre ostacoli al desiderio delle due mogli di ricondurre sulla retta via Eugenio e Flaminio; trova anzi modo di indurli a festeggiare la ritrovata libertà quando pensa di aver allontanato definitivamente le due donne, e unisce ai festeggiamenti la ballerina Lisaura che, ignara del fatto che Flaminio fosse già sposato, sperava di diventare sua moglie per poter così abbandonare il paese.

I tranelli di don Marzio trovano un fiero oppositore nel caffettiere Ridolfo e nel suo garzone Trappola, che aprono gli occhi a Eugenio e a Flaminio: pentiti, i due si ricongiungono alle mogli, mentre don Marzio lascia la città.

fonte: Wikipedia

sabato 14 gennaio 2012

Lèggere come piume...


Tenere teneramente tra le mani un libro di carta, di leggerezza, di profumata delicatezza; tenere teneramente in mano un libro leggero per lèggere leggermente, sorridendo in un incantamento di mani, occhi e carta che fa volare il cuore come una piuma.

Perché lèggere in leggerezza, viaggiando tra le parole in contentezza, è meglio di una nuvola vera o di zucchero filato; anzi, è tutte e due insieme, dentro le storie da lèggere, leggere come piume.

«Lèggere come piume» è lo spettacolo di teatro per ragazzi proposto dalla compagnia Progetto Via Teatro 104 domenica 15 gennaio nella Casa della comunità di Nago, nell’àmbito della rassegna «Teatro a gonfie vele» dei Comuni di Arco, Drena, Dro, Ledro, Nago Torbole, Riva del Garda e Tenno, organizzata con il sostegno della Comunità Alto Garda e Ledro e la collaborazione di «Teatro per caso» e del Coordinamento teatrale trentino (direzione artistica di Paola Ruffo).

Il biglietto costa 4 euro (gratis per chi ancora non ha compiuto 3 anni), con prevendita agli sportelli delle Casse Rurali. L’inizio dello spettacolo è alle ore 16.30. Bus navetta gratuito da Riva del Garda e Arco (è consigliata la prenotazione telefonando al Servizio Attività culturali intercomunale, al numero 0464 583619).

Il servizio di bus navetta gratuito parte da Riva del Garda, all’autostazione alle ore 15.30; quindi ferma ad Arco, all’autostazione alle ore 15.45 circa. Rientro a fine spettacolo con tragitto inverso.

INFORMAZIONI
Comune di Nago Torbole, biblioteca
tel. 0464.505181
fax 0464.505625
e-mail nago@biblio.infotn.it
web www.comune.nago-torbole.tn.it

domenica 4 dicembre 2011

Un sito da tenere d'occhio...

Dal 30 novembre www.letteratura.rai.it presenta, in collaborazione con Rai Net, una video-chat in diretta ogni settimana con scrittori di primo piano (il martedì alle ore 15.00), tra i quali Mario Desiati, Marco Lodoli, Erri De Luca, Valerio Magrelli, Lidia Ravera, Claudio Magrelli, Melania Mazzucco; inoltre, quotidianamente inserisce ritratti ed autoritratti video di autori del panorama nazionale ed internazionale, e offre segnalazioni di libri e recensioni di opere particolarmente significative. Un osservatorio di esperti del mondo dell’editoria propone interventi video su temi quali il mercato editoriale, le nuove frontiere dell’e-book, la relazione tra letteratura e cinema, tv, teatro e nuovi media. La sezione le voci dal web ospiterà testimonianze e interventi di blogger letterari di successo. Non manchano naturalmente filmati, talvolta inediti, tratti dal vasto repertorio delle Teche Rai. Tra questi, delle vere perle della tv del passato: l’unica apparizione televisiva di gruppo di Salvatore Quasimodo, Eugenio Montale e Giuseppe Ungaretti, riuniti per gli 80 anni di quest’ultimo, nel 1968; la prima volta di Roberto Benigni in tv come comparsa nell’adattamento de Le sorelle Materassi da Aldo Palazzeschi, del 1972; il ricordo di Ernest Hemingway dopo la sua morte, con il programma Arti e scienze, del 1961; Giovanni Verga in prima serata sulla Rete Uno, con Il novelliere, storica trasmissione di Daniele D’Anza, del 1967.
Sicuramente un sito da tenere d'occhio...