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sabato 23 ottobre 2021

Con "Mare Omis" la poetica fotografica delle costellazioni marine di Francesco Zizola approda a Bolzano

Dal 26.10 al 27.11.2021 presso Foto-Forum-Südtiroler Gesellschaft für Fotografie, di via Weggenstein 3f a Bolzano, è visitabile "Mare Omnis", una mostra fotografica di Francesco Zizola. 

Il tema indagato dal noto fotografo è il rapporto dell’uomo con la natura e della sua influenza sul mare, declinato attraverso un linguaggio visivo articolato e complesso. Il mare di Zizola è un mare di sottrazione, nel quale emergono segni, analogie, cose che richiamano altre cose. Il mare diventa cielo e così diviene costellazione che rinvia ad archetipi all’origine del tempo. 


Nelle fotografie scattate appaiono disegni, figure umane, rappresentazioni antiche, segni nella notte, immagini lontanissime di una natura potente in stretto contatto con l’uomo. Come ricorda Barthes: “Qualunque cosa essa dia a vedere e quale che sia la sua maniera, una foto è sempre invisibile: ciò che noi vediamo non è lei.” Le costellazioni lontanissime in realtà sono reti da pesca inserite nel grande mare mediterraneo, reti che i “tonnarotti” -coloro che si occupano della mattanza- installano per catturare i tonni nella loro migrazione verso la costa, i punti bianchi sono boe e i fili argentati di strisce d’acqua sono le cime che assicurano le parti galleggianti ai fondali. Zizola sceglie di allontanarsi dai topoi narrativi classici del reportage per un altro tipo di immagine che si discosta da ogni referenzialità del reale per andare verso un linguaggio poetico e astratto. Cosa guardiamo veramente quando vediamo un’immagine? Cosa riconoscono i nostri occhi davanti ad esse? Sono le domande che ci poniamo osservando le fotografie di Mare Omnis. L’ambiguità è totale e Zizola sceglie di ragionare sul paradigma del fotografico sapendo che le immagini hanno il meraviglioso compito di creare percorsi di significato dando origine a processi di consapevolezza nello spettatore. Le fotografie non sono solo ciò che mostrano, suggerisce Zizola, ma sono molto altro, parte attiva di un processo che pone domande e va oltre al visibile, verso l’immaginazione in un movimento interno tra autore e spettatore. 

“C'è una verità estatica, poetica. È misteriosa e inafferrabile, e può essere raggiunta solo attraverso l'immaginazione e la stilizzazione. La fotografia ha il compito di aprire nuove possibili comprensioni della complessità della realtà” commenta il fotografo nel processo che lo ha portato a creare queste immagini.

Il lavoro iniziato nel 2016 si compone di 22 fotografie in bianco e nero di formato 90x120 e raccontano il rapporto ormai capovolto e andato perduto dell’ uomo con il mare nella sua forma di sostentamento naturale. É un atto di denuncia poetico, un atto d’amore verso la rottura di un equilibrio, di un tempo in cui il mare era fiorente di vita, l’appello a ritrovare nuovamente la perduta relazione con il sacro.

venerdì 20 marzo 2020

La biblioteca è chiusa ma i servizi (online) sono aperti a tutti

In conseguenza del Dpcm dall'8 marzo 2020 in tema di prevenzione del contagio da nuovo coronavirus, anche la biblioteca civica «Bruno Emmert» di Arco è chiusa, ma sono numerosi i servizi che offre online

Prestito dei libri: la sede della biblioteca è chiusa, ma grazie alla piattaforma MLOL Medialibrary on line- Provincia di Trento gli utenti possono usufruire di 120.652 libri in formato digitale (ebooks) scaricabili per 14 giorni sui propri device (computer, tablet, smartphone, e-reader), a cui si aggiungono i classici da tutto il mondo scaricabili senza limiti (349.692), senza dimenticare gli audiolibri (537) e più di un milione e mezzo di altri contenuti.

Restituzione dei libri presi in prestito: essendo la biblioteca chiusa, tutte le scadenze sono state prorogate e i libri presi in prestito si possono tranquillamente tenere. Saranno da riportare entro dieci giorno dalla riapertura della biblioteca, la cui data però è ancora da definire.

Lettura dei giornali: sempre grazie alla piattaforma MLOL, senza recarsi in biblioteca è possibile la lettura di alcune delle principali testate nazionali con i relativi allegati (ad esempio il Corriere della Sera, la Gazzetta dello Sport, La Repubblica, il Sole 24 Ore, La Stampa), del Corriere del Trentino, oltre a riviste e periodici da tutto il mondo (7.116 titoli).

Eventi e aggiornamenti: sulla pagina Facebook della biblioteca, https://it-it.facebook.com/biblioarco, è possibile rimanere aggiornati su quello che succede nel mondo e sugli eventi che la biblioteca di Arco sta organizzando: «Storie a merenda» e «Letture animate» in inglese si svolgeranno in streaming, fino a quando non sarà possibile rincontrarsi.

Consulenza bibliografica, scansioni, assistenza e informazioni: la sede è chiusa ma i bibliotecari lavorano; è possibile contattarli, preferibilmente via email (all'indirizzo arco@biblio.infotn.it) o al telefono (al numero 0464 516115, dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 16, il venerdì dalle 9 alle 12.30). 

Come iscriversi a MLOL: è sufficiente inviare un'email ad arco@biblio.infotn.it precisando nome e cognome, numero di tessera (o in alternativa la data di nascita). Si riceverà un'email sulla propria casella di posta con password (che si può cambiare) e il link da cliccare per autorizzare l'iscrizione. È possibile iscrivere a MLOL i minori? Certamente, ma è necessario l'autorizzazione scritta da parte di un genitore; è sufficiente un'autodichiarazione nell'email (ad esempio: autorizzo mio figlio a usare MLOL), ma in tal caso va allegata all'email anche la foto della carta d'identità del genitore. Non sono utente delle biblioteche trentine, posso usare MLOL? No, la fruizione è riservata agli utenti del Sistema bibliotecario trentino. È comunque possibile per chi risiede in Trentino iscriversi alla biblioteca anche via email. Il modulo si trova sulla pagina del sito web della biblioteca, basta compilarlo e inviarlo all’indirizzo arco@biblio.infotn.it , ricordando di allegare la foto della carta d'identità.

c.s. a cura dell'Ufficio stampa dei Comuni di Arco e Riva

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martedì 5 novembre 2019

«Pagine del Garda»: al via la 27ª edizione

Si tiene dal 9 al 17 novembre nel salone delle feste del Casinò municipale di Arco (TN) la 27ª edizione di «Pagine del Garda», la rassegna dell’editoria gardesana organizzata dall'associazione culturale Il Sommolago e dal Comune di Arco. 

Anche quest’anno sono una sessantina gli editori presenti alla mostra del libro, per oltre un migliaio di titoli esposti, dei quali alcuni nuovissimi, molti di difficile reperibilità, tutti di estremo interesse, non solo per il pubblico dei bibliofili. Grazie anche a un programma di presentazioni librarie, di un archivio storico fotografico e di un docufilm (in tutto sei eventi), sono attesi tremila visitatori. L’ingresso è libero a tutte le proposte. 

Una rassegna dedicata all'attività editoriale che ha come tema la valorizzazione del territorio gardesano; un appuntamento che ancora una volta costituisce una preziosa vetrina per le realtà editoriali delle tre province che si affacciano sul lago di Garda e dei territori limitrofi, e in cui è possibile trovare, tra le altre, proposte di nicchia, originali e accattivanti. «Pagine del Garda» quest’anno concentra nella settimana della mostra del libro tutti gli eventi collaterali, presentando cinque novità editoriali e un docufilm di grande interesse. La mostra del libro (aperta al pubblico tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.30, sabato 9 novembre solo il pomeriggio) è allestita nel salone delle feste, mentre gli eventi collaterali si tengono nell’attigua sala consiliare. 

La cerimonia di inaugurazione si svolge sabato 9 novembre alle ore 16 nella sala consiliare, dove a seguire si tiene la prima delle presentazioni, quella del libro di Silvia Coraiola «Arco dipinta nel Cinquecento. Palazzo d’Arco-Marchetti e la chiesa di San Rocco a Caneve» (Il Sommolago), presenti l’autrice, Ezio Chini e Romano Turrini. Il volume si occupa degli affreschi legati alla scuola e alla figura di Giulio Romano (in questi giorni celebrato con una bellissima mostra a Mantova), uno dei quali (situato a Palazzo d'Arco-Marchetti) è utilizzato proprio come immagine rappresentativa della edizione di quest'anno della mostra. Al suo interno si propone un esauriente excursus fra diversi affreschi di Arco, per dimostrare il legame con l'illustre artista attivo alla Corte Gonzaga - uno dei riferimenti artistici del Rinascimento. Il volume, edito dall'associazione Il Sommolago, costituisce un importante occasione di approfondimento e di conoscenza di alcuni elementi straordinari del patrimonio cittadino e vedrà la presenza, come correlatori dell'autrice, due esperti di altissimo livello: Ezio Chini, storico dell'arte ed esperto di arte e monumenti trentini, e Romano Turrini, grande studioso delle vicende di Arco e della famiglia dei suoi Conti. 

Gli appuntamenti proseguono poi con un ricco calendario: domenica 10 novembre alle ore 16 Mauro Neri propone una presentazione teatralizzata del suo libro «Le mille e una leggenda del Trentino» (Athesia, 2019), mentre giovedì 14 novembre alle ore 15 Vittorio Colombo propone «Storie d’altri tempi: immagini altogardesane dell’archivio Colombo» (in collaborazione con l’associazione Lega Vita Serena). Venerdì 15 novembre l’appuntamento è con «Noi. Laboratorio di poesia», volume a cura di Beatrice Carmellini, esito del laboratorio «Poesia in biblioteca» tenuto dalla Mnemoteca del Basso Sarca in collaborazione con la biblioteca civica «Bruno Emmert» di Arco (presentazione della curatrice, inizio alle ore 16). Sabato 16 novembre i curatori Paolo Boccafoglio, Romano Turrini e Giorgio Vivori assieme al direttore responsabile Vittorio Colombo presentano i saggi del secondo numero della rivista Il Sommolago, anno 2019 (inizio alle ore 16). La chiusura, domenica 17 novembre, è alle ore 16 con la presentazione del docufilm «Ritorno a Parigi. Renato Ischia, scultore», nell’ambito del progetto «Parigi. Artisti trentini, 1900-1989», a cura di Roberta Bonazza (presentazione della curatrice e di Giancarla Tognoni, in collaborazione con la Casa degli Artisti «Giacomo Vittone» di Canale di Tenno). 

La rassegna dell’editoria gardesana «Pagine del Garda» è organizzata dall'associazione culturale Il Sommolago e dal Comune di Arco, con la collaborazione di Cassa Rurale Alto Garda, Lega Vita Serena, Mnemoteca del Basso Sarca e Casa degli Artisti «Giacomo Vittone». 

Informazioni Comune di Arco telefono 0464 583656 email cultura@comune.arco.tn.itwww.comune.arco.tn.it


martedì 23 aprile 2019

Con il "Maggio dei libri", la letteratura varca i confini tradizionali

La Biblioteca civica di Riva del Garda aderisce anche quest'anno al Maggio dei Libri, la campagna nazionale che vuole sottolineare il valore sociale dei libri quale elemento chiave della crescita personale, culturale e civile, con un cartellone di eventi che si tengono dal 26 aprile al 31 maggio, con letture di accompagnamento e aperitivo finale. Ingresso libero. 

L'iniziativa apre venerdì 26 aprile (ore 17) con l'incontro con Gianluigi Fait, curatore del libro "Vittorio Fiorio. Memorie della guerra mondiale. Dal 18 aprile 1916 al 18 dicembre 1919" (ed. Mag-Museo Alto Garda e Il Sommolago, 2018), presenti gli storici Graziano Riccadonna e Mauro Grazioli, con letture di Alberto Maria Betta. Quindi gli altri appuntamenti: domenica 5 maggio (ore 17) con "Le avventure di Numero Primo" (ed. Einaudi, Premio Mario Rigoni Stern) e l'incontro con gli autori Marco Paolini e Gianfranco Bettin; sabato 11 maggio (ore 10.30) con "Exempla virtutis" (ed. Centro Studi Judicaria) e l'incontro con l’autrice Marianna Raffaelli, con letture di Valter Sirsi; sabato 18 maggio (ore 10.30) "Quei 55 giorni di Aldo Moro vissuti dal Trentino", incontro con l'autore Luigi Sardi, presenta Carlo Guardini, letture di Alberto Maria Betta e Valter Sirsi; venerdì 31 maggio (ore 17) presentazione di "Con il vento di Barbiana. La scuola ‘rossa’ di Mori" (ed. da Centro Studi Erickson) e incontro con l’autore Mario Caroli, presenta Graziano Riccadonna, interviene Giuseppe Colangelo, con letture di Bruno Colorio.

Il Maggio dei Libri è una campagna nazionale nata nel 2011 che invita a portare i libri e la lettura anche in contesti diversi da quelli tradizionali, per intercettare coloro che solitamente non leggono ma che possono essere incuriositi, se stimolati nel modo giusto. Nella sua missione, l'evento coinvolge in modo capillare enti locali, scuole, biblioteche, librerie, festival, editori, associazioni culturali e i più diversi soggetti pubblici e privati, non solo in Italia: ogni anno, infatti, la campagna varca i confini nazionali unendo nella comune passione per la lettura anche alcune scuole italiane all’estero. Grazie alla collaborazione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, nel corso delle edizioni si sono svolti appuntamenti in Argentina, Belgio, Brasile, Canada, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Perù, Romania, Spagna, Svizzera e Turchia.

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giovedì 18 ottobre 2018

La sostenibilità alimentare raccontata da giornalisti, fotografi, videoreporter, storyteller: ecco i finalisti del Premio Barilla & Thomson Reuters

La Thomson Reuters Foundation e il Barilla Center for Food and Nutrition hanno annunciato i finalisti del Media Sustainability Food Award 2018, un premio che mira a valorizzare il lavoro svolto da parte di giornalisti professionisti e talenti emergenti provenienti da tutto il mondo sul tema delle sfide del sistema alimentare globale.

Una giuria di esperti - composta da professionisti di spicco nel campo del giornalismo, della fotografia, delle politiche alimentari, della sostenibilità agricola e della ricerca - ha selezionato un totale di 12 finalisti nelle 4 categorie di premi; giornalismo e multimedia, sia pubblicati che inediti, basati su una serie di criteri tra cui la sostanza, l'originalità e la creatività. 

I vincitori saranno annunciati in occasione del 9 ° “Forum internazionale su Alimenti e Nutrizione” del Barilla Center for Food and Nutrition il 27 novembre prossimo.

Per visualizzare i lavori dei finalisti, clicca qui

martedì 3 luglio 2018

Sei un giovane fotografo e hai un progetto nel cassetto? Ecco il concorso che fa per te!

Hai meno di 30 anni e nel tuo cassetto c'è un progetto fotografico che racconta di "Diritti e conflitti"? E' giunto il momento di usarlo! Hai tempo fino al 15 luglio per partecipare alla 6° edizione della Biennale dei giovani fotografi italiani, organizzata dal CIFA-Centro Italiano della Fotografia d’Autore di Bibbiena (AR) in collaborazione con FIAF-Federazione Italiana Associazioni Fotografiche e riservata ai giovani fotografi nati a partire dal 01/01/1988, sia con iscrizione individuale (sezione A) che attraverso Scuole di fotografia (sezione B).

Tema della Biennale è, appunto, "Diritti e conflitti - Lavoro, casa, salute, istruzione: il ridimensionamento dello stato sociale".

La partecipazione è gratuita e non è necessario essere soci FIAF. Agli autori selezionati la Federazione Italiana Associazioni Fotografiche garantirà un contributo economico fino ad un massimo di 200 euro per l’allestimento della propria mostra/istallazione e ampia visibilità sui media e canali social nazionali.

Il bando di concorso è scaricabile a questo link: www.centrofotografia.org/informations/attivita/189


giovedì 14 giugno 2018

Al Forte delle Benne di Levico, il Convegno Regionale dei Circoli Fotografici del Trentino Alto Adige con le mostre di FIAF, workshop e set fotografici

Sarà ospitato nella splendida cornice del Forte Colle delle Benne di Levico, domenica 17 giugno, il Convegno Regionale dei Circoli Fotografici presenti nelle province di Trento e Bolzano, organizzato quest'anno dal Gruppo Fotoamatori Pergine con la coordinazione del Delegato Regionale di FIAF (Federazione Italiana delle Associazioni Fotografiche) Fabrizio Giusti.

Un'intera giornata di attività culturali e di confronto, aperta a tutti, che a partire dalle ore 10 richiamerà al Forte i presidenti di circolo con i relativi associati, così come tanti fotoamatori - principianti e provetti - che qui avranno occasione di interagire fra loro, sbizzarrirsi con l'attrezzatura e dar sfogo a creatività e vena artistica.


«Scopo dei convegni, che ogni anno richiamano i fotoamatori di tutta Italia, è fare il punto della situazione delle attività che capillarmente vengono svolte in ogni regione - spiega Fabrizio Giusti - ma anche divulgare i programmi e i progetti promossi da FIAF (la Federazione nazionale raccoglie a sé più di 550 circoli e coinvolge oltre 45mila appassionati!), incentivare l'organizzazione di iniziative a favore della fotografia amatoriale, anche di tipo collettivo, verificare l'avanzamento dei lavori dei singoli sodalizi, promuovere la diffusione e la crescita della cultura fotografica su tutto il territorio».

In Trentino Alto Adige i Circoli Fotografici sono in tutto una quindicina, di cui sette quelli affiliati a FIAF; i soci sono oltre 500 mentre incalcolabile è il numero di coloro che, per passione, interesse, o semplice curiosità, si avvicinano ogni anno al mondo della fotografia amatoriale. Ecco dunque che il Convegno Regionale, aperto a tutti, iscritti FIAF e non, rappresenta un'opportunità per condividere una passione comune oltre che un coinvolgente momento di formazione-informazione culturale.

A dare il via al ricco programma di lavori, una conferenza con workshop dal titolo «Non solo sassi» a cura di Alberto Bregani - fotografo, scrittore, comunicatore, considerato tra i più puri e validi interpreti della fotografia di paesaggio e di montagna in bianco e nero. Quindi set fotografici in ambiente interno/esterno con modelle, con la partecipazione di Emily Eccel, già Miss Cotonella per il Trentino Alto Adige; un incontro con i fotoamatori 2.0; l'inaugurazione della mostra «La Famiglia In Italia» realizzata con le opere regionali partecipanti al progetto collettivo nazionale messo a punto da FIAF in collaborazione con FujiFilm in occasione del 70° anniversario di fondazione (esposizione che in contemporanea verrà inaugurata in altre 150 città italiane), e della mostra con i migliori scatti realizzati dai soci dei Circoli locali; la proclamazione della «Foto dell'Anno 2018 del Trentino Alto Adige».

Tutte le attività sono aperte e gratuite. Info sul sito www.fotoamatoripergine.it/convegno2018 .


mercoledì 7 febbraio 2018

#altroGARDA, quando il territorio del grande lago diventa una rassegna socio-fotografica

#altroGARDA è il titolo assegnato all’annuale progetto di ricerca fotografica condotto dall’associazione “Il Fotogramma” di Nago-Torbole che, per questa edizione, ha accettato la sfida di confrontarsi con la fotografia di territorio. Un titolo volutamente pensato con l’hashtag per caratterizzarlo in senso moderno, che coniuga una acquisita maturità espressiva dei partecipanti ad un percorso che, filologicamente, riconduce alle radici di una precisa identità culturale, divenendo ricognizione attenta di un luogo, di un paesaggio – antropico, naturalistico, industriale – di volti, figure e azioni che sono l’espressione di un insieme di attività che, sovente, sono ai più sconosciute, perché marginali o perché dedicate agli emarginati. 

Nelle oltre 100 immagini, prodotte dai 24 partecipanti, l’areale geografico compreso fra il lago di Garda e la porzione di territorio che giunge, in latitudine, fino alle marocche di Dro, è stato indagato da parte dei fotografi nel corso dell’intero 2017 che hanno orientato la loro ricerca in una serie molto articolata di tematiche: paesaggio naturalistico, urbano, persistenza e insistenza della dimensione antropica, studi sulle condizioni di vita legate all’uso della città, reti di assistenza a favore dei più deboli, ricerca di lavori e luoghi ormai del tutto perduti o dimenticati dall’immaginario collettivo. La lettura di #altroGARDA, lontana da quella più nota e prevedibile correlata all’evidenza turistica del lago, propone uno storyboard che ha sviluppato due precise linee di azione metodologica: garantire coerenza tematica rispetto agli indirizzi attesi dal progetto e salvaguardare, quanto più possibile, all’interno di una rassegna collettiva, le singole identità, caratterizzate spesso da cifre stilistiche di assoluto interesse espressivo. 

La mostra, curata da Luca Chistè, verrà inaugurata sabato 10 febbraio alle ore 18 al piano terra del Museo di Riva del Garda, visitabile fino al 4 marzo. Due appuntamenti correlati alla rassegna fotografica, a partecipazione gratuita, animeranno inoltre il mese di febbraio al MAG. Si tratta del laboratorio per bambini Fotogiocando!, che si svolgerà il 17 febbraio, e della conferenza dal titolo "Mutamenti di visioni. I fotografi italiani dal dopoguerra a oggi" con la storica della fotografia e photoeditor Giovanna Calvenzi, in programma il 24 febbraio.


martedì 19 dicembre 2017

Libri a 2 euro in biblioteca

La biblioteca civica «Bruno Emmert» di Arco vende giovedì 21 e venerdì 22 dicembre i propri libri dismessi.

Il mercatino si svolge nello spazio di Casa Collini, nel cortile di Palazzo dei Panni (accanto alla biblioteca), dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. I libri sono venduti al prezzo di 2 euro.

martedì 14 marzo 2017

Con "La grande via" di Luigi Fontana e Franco Berrino i segreti della longevità

«Vivere più a lungo si può». Come? Secondo Luigi Fontana (medico e scienziato di origini altogardesane, tra i massimi esperti mondiali nel campo della nutrizione), che con il contributo di Franco Berrino (medico ed epidemiologo, direttore del Dipartimento di medicina preventiva dell'Istituto nazionale dei tumori di Milano) ha da poco pubblicato “La grande via”, il segreto della longevità consisterebbe nella combinazione di buone abitudini, volte da un lato a nutrire il corpo con la giusta quantità di cibo sano e dall'altro a mantenerlo in forma, sia con un esercizio fisico regolare sia con tecniche per coltivare la mente e lo spirito. 


Troppo semplice? Sì, ma attenzione: il libro, uscito solo una decina di giorni fa per Mondadori (346 pagine, 17 euro la versione cartacea e 9,90 quella digitale) e già schizzato in vetta alla classifica dei più venduti, non è uno dei tanti ed ormai inflazionati manuali di nutrizione, fitness o meditazione, bensì il frutto di lunghi processi di studio che, sintetizzati in un unico prodotto, si propone al grande pubblico come un vero e proprio atto di informazione e divulgazione scientifica destinato a varcare le porte degli atenei, per essere messo a disposizione di tutti. Tra le pagine quindi nessun trattato medico, nessun dogma o ricetta miracolosa, quanto semmai una buona dose di consigli - per nulla banali perché confermati da ricerche e indagini di laboratorio - per prevenire le malattie, rinforzare lo stato di salute psicofisica, vivere una vita felice. Con se stessi, innanzitutto.

«L'intento è stato semplicemente quello di proporre ciò che l'antica saggezza dei popoli ha tramandato fino a noi e che la ricerca scientifica ha oggi potuto confermare - spiega Luigi Fontana, che assieme a Franco Berrino e alla giornalista Enrica Bortolazzi già un paio di anni fa ha fondato l'associazione da cui il libro prende il titolo - Traendo spunto dal Codice europeo contro il cancro e da recenti studi sperimentali, in questo volume abbiamo dunque illustrato come alcune conoscenze empiriche di molte tradizioni culturali e le attuali conoscenze scientifiche stiano oggi convergendo tra loro, dimostrando così che la chiave della longevità non sia altro che il giusto mix tra un'alimentazione sana e di qualità, un esercizio fisico costante ed un training cognitivo che ci permetta di nutrire la mente, vivere il presente in armonia con noi stessi. Le cause della maggior parte delle malattie croniche si nascondono infatti nella nostra vita quotidiana. In tutto il mondo le istituzioni scientifiche e sanitarie sono chiamate però a rispondere a leggi di mercato che hanno interesse a mantenerci in vita ma non in salute; ci sono tuttavia sempre più prove scientifiche che indicano come opportune alcune scelte nutrizionali e di attività fisica che, se associate a tecniche di training cognitivo, di respirazione e meditazione, diventano quanto mai essenziali per rallentare i processi d'invecchiamento, favorire una longevità in salute, prevenire le malattie tipiche della nostra era o facilitarne la guarigione». Senza dimenticare però tutto ciò che ci circonda. 

«La salute personale è importante ma solo se vista in un contesto più ampio - continua Fontana - Penso che quel che manca al giorno d'oggi sia la consapevolezza del fatto che abbiamo le conoscenze per vivere in un mondo fantastico e per aumentare le nostre probabilità di giungere in salute a un’età avanzata vivendo in un mondo sano e pulito: per migliorare lo stato di salute dell’uomo e dell’ambiente ognuno di noi dovrebbe però fare qualcosa, a partire da se stesso, il modo in cui pensa e vive. Tutti insieme possiamo infatti collaborare per ridisegnare un nuovo sistema di sviluppo economico e industriale incentrato sull’efficienza e resilienza energetica e la salvaguardia della salute, e non del capitale finanziario delle multinazionali. E per farlo, basterebbe semplicemente abbandonare il paradigma che mira a produrre più cibo ed energia a basso costo a favore di un nuovo modello che opti per la creazione di prodotti e servizi di alta qualità, che rispettino il benessere dell’uomo e dell’ambiente: la felicità e il benessere non dipendono solo dall’acquisizione di beni materiali e dalla crescita economica ma vengono alimentati dal nostro stato di salute fisica, psicologica e spirituale, dalla ricchezza delle nostre relazioni sociali e culturali, oltre che dalla qualità dell’ambiente che sostiene tutta la vita sulla Terra, il nostro vero, grande ed unico capitale. Abbiamo dunque scritto questo libro in base sì alla nostra esperienza scientifica e clinica - conclude Luigi Fontana - ma con gratitudine e rispetto verso le migliaia di persone che hanno partecipato agli studi e i pazienti che ci hanno affidato la loro speranza di guarigione: ci auguriamo dunque che “La grande via” contribuisca a proteggere i lettori da informazioni distorte e interessate, dai venditori di magici piani nutrizionali o integratori miracolosi ma soprattutto inviti tutti noi ad un'articolata riflessione personale e collettiva attorno al concetto di salute». 

Gli autori:

Originario di Riva del Garda (TN),
Luigi Fontana è medico e scienziato, professore
ordinario di Medicina e scienze nutrizionali presso l'Università di Brescia e la Washington University di St. Louis (USA). I risultati dei suoi studi clinici sugli effetti della restrizione calorica sono stati pubblicati nelle più prestigiose riviste scientifiche e hanno aperto una nuova area nel campo della ricerca nutrizionale, della prevenzione delle malattie croniche e del rallentamento dei processi d'invecchiamento. Ha ricevuto alcuni dei massimi premi internazionali nel campo biogerontologico.

Franco Berrino è medico, epidemiologo, direttore del Dipartimento di Medicina preventiva dell'Istituto nazionale dei tumori di Milano. Nella sua attività quarantennale di ricerca e prevenzione ha promosso lo sviluppo dei registri tumori in Italia e coordinato i registri tumori europei per lo studio della sopravvivenza dei malati. Ha coinvolto decine di migliaia di persone in studi sulle cause delle malattie croniche: i risultati gli hanno consentito di promuovere sperimentazioni per modificare lo stile di vita allo scopo di prevenire l'incidenza e la progressione dei carcinomi.


fonte: Paola Malcotti - giornale l'Adige di domenica 12 marzo 2017

giovedì 23 febbraio 2017

Il libro e il suo contenuto: la gemmazione dell'idea secondo Mary Ellen Bartley

Mary Ellen Bartley è un'artista newyorkese nata nel Bronx. La sua opera (non solo fotografica) si caratterizza per la continua ricerca sul libro come oggetto in sé, e sulla valenza di “materiale creativo” per un’opera di astrazione, che esso possiede in quanto corpo, superficie, piano, colore. 


Ecco perché quello di “Standing Open” non è solo un calambour fotografico ma un vero e proprio lavoro di metafotografia: con questo progetto l’autrice sviluppa un discorso sul libro fotografico, e ne fa materiale per la propria creazione. L’effetto è quello di una gemmazione: dalle opere dei fotografi nascono libri; nell’epoca della smaterializzazione dell’immagine, dall’esperienza cartacea, tattile e visiva allo stesso tempo, propria del libro fotografico, nasce a sua volta un valore estetico autonomo e tutto nuovo di quest’ultimo.
In sostanza, l’idea di un contenuto che svelandosi a tratti stimola un atto voyeuristico, che si perde nell’istante stesso in cui si genera, stemperato dalla fisicità della carta, dalla tridimensionalità che consegue alla metodica scelta creativa (ogni libro fotografato in close-up, ponendolo in piedi di fronte all’obiettivo, e illuminandolo con luce naturale), dal ritmo visivo (a volte matematico come in un codice a barre, ma spesso reso più vivo da un sapiente senso di casualità) delle pagine, del gioco fra i loro piani e la loro terza dimensione.

fonte: Paolo Borghi/Fiaf & www.maryellenbartley.com/top-stain

mercoledì 5 ottobre 2016

Nel tango, quel che siamo stati o che avremmo voluto essere

«Il tango conserva quel qualcosa di proibito che stimola il desiderio di scoprirlo sempre un po’ di più - e quel qualcosa di misterioso che ci ricorda quel che siamo stati o, forse, quel che avremmo voluto essere...» - (Jorge Louis Borges) 

La passione e il tormento, il fuoco e la sofferenza, il rincorrersi e il ritrovarsi. Ancora e ancora.
Sono vere e proprie storie d'amore quelle che si rivelano con lo scandire della prima nota, che si consumano rincorrendo il rigo, rimbalzando di fraseggio in fraseggio, ma che terminano di pari passo con lo sfumare della musica e delle luci. Racconti, di uomini e donne, interpretati da dolcezza e trasporto, gioia e dolore, estasi ed inquietudine, emozione ed energia, respiro ed amplesso, narrati attraverso le parole della musica, i sussurri degli sguardi, il dialogo di movimenti, di occhi che si fondono, di anime che si sfiorano, di corpi che si cercano, si incrociano, si amalgamano, si incatenano, si allontanano e riavvicinano, per poi ricominciare, ancora e ancora. 

Quello del tango è dunque un dialogo, naturale ma allo stesso tempo creativo, fatto di sensorialità, percezione, istinto - un'espressione di vita, che riesce scendere in profondità, a scovare l'essenza della fisiologia e dell'emozione umana ed interpretarla attraverso le coreografie dei ballerini. Nessuna danza popolare è capace di raggiungere un simile livello di comunicazione e di generare un circolo virtuoso che consente poi l'improvvisazione. Una forma espressiva quindi affascinante, che agisce innanzitutto sul sentire, sulle dinamiche del desiderio, sul labile confine tra piacere lecito e non-lecito, sull'attesa, l'azione e la reazione da cui deriva, invariabilmente, la passionalità: non a caso, il tango viene comunemente definito come un ballo passionale - e “passione” deriva dal termine latino patior, che significa soffrire, provare, sopportare o patire. 

Non dimentichiamo però che prima ancora di essere un'esperienza sensuale e seducente di grande appeal, il tango argentino è danza-linguaggio fatta di sequenze tecniche, ritmi, passi, movimenti, tempi - una danza densa, complessa nella sua semplicità ma allo stesso tempo semplice nella sua complessità. Ma prima di tutto, il tango è un'intera cultura. Ecco perché la prima edizione di “Arco Tango Festival”, organizzata la settimana scorsa da “Glam Association” sotto il patrocinio del Comune di Arco e della Regione Trentino Alto Adige, con il contributo della Cassa rurale dell'Alto Garda, ha registrato il tutto esaurito fin dalla prima serata. Da lunedì a domenica, Arco si è infatti trasformata nella capitale del tango e delle milonghe, portando nelle sale del Casinò municipale, di Palazzo Panni e negli spazi di Cantiere 26 diversi eventi dedicati sia ai provetti ballerini, sia agli appassionati del genere artistico che ai principianti. Serate danzanti, workshop, appuntamenti cinematografici e stage di diverso livello hanno aperto le porte ad un folto pubblico, raccogliendo entusiasmo grazie ad un inusuale confronto diretto con la musica d'autore, le coreografie, il cinema e l'arte, l'incontro con artisti di elevato spessore e professionalità, e rappresentando un'occasione di approfondimento e condivisione della cultura del tango nella realtà territoriale. 


Culmine del festival, l'insolito concerto-spettacolo di domenica sera, che sulle calde note dei testi di Astor Piazzolla e le coinvolgenti colonne sonore di Ennio Morricone - eseguite dall’orchestra sinfonica di Hannover diretta dal giovane Sonke Grohmann, oltre che dalla coppia di solisti violino-pianoforte dell'arcense Massimo Turrini e della bresciana Emanuela Facinoli - ha incantato il pubblico con la superlativa esibizione di sei ballerini d'eccellenza, maestri e campioni di tango argentino. «Nonostante fosse la prima edizione abbiamo raccolto grande adesione, con iscritti provenienti da tutta la regione ma anche dall'Austria - la soddisfazione di Massimo Turrini, ideatore del festival - Le potenzialità dell'evento si sono dunque espresse nel migliore dei modi, richiamando a sé tanto i semplici appassionati quanto gli specialisti del genere, cosa che ci fa inevitabilmente riflettere sul suo futuro, ragionare sul fatto se sia possibile collocare il festival in un periodo diverso dell'anno oltre che di un suo possibile connubio con il mondo del turismo».

mercoledì 24 agosto 2016

Macchine da scrivere: la storia dietro ad un tasto

Perché nel 1873 la macchina per scrivere adottò la tastiera QWERTY? Quando venne introdotta la "chiocciola" @? Quando il tasto shift e perché? Sono alcune delle domande che trovano risposta nel libro "Macchine per scrivere: uomini, storie e invenzioni dalle origini ai giorni nostri" scritto dal giornalista cesenate Cristiano Riciputi e da Domenico Scarzello, presidente nazionale dell'Associazione Collezionisti macchine per ufficio d'epoca. La stampa è stata eseguita presso la Stilgraf di Cesena, mentre la parte grafica è stata affidata alla Mark&Thing di Torino.

Caso unico e senza precedenti nell'editoria italiana e internazionale, questo percorso tematico prende avvio dalla mostra di macchine che nel 2013 Riciputi ha allestito a Sarsina, nel forlivese il cui successo di visite (800 in 5 giorni) ha stimolato la volontà di mettere per iscritto le curiosità che il pubblico chiedeva. Si tratta del primo libro in lingua italiana sulla storia delle macchine per scrivere, dai pionieri (viene svelato chi è il vero inventore della macchina per scrivere) fino alla Sholes&Glidden e ai principali costruttori compresa l'italianissima e rarissima Fontana Baby. Ampio spazio alla Olivetti, al primo computer desktop del mondo (che è italiano e non americano, il P101 Olivetti).

lunedì 2 novembre 2015

Il rifiuto della Terra 2015, una settimana di eventi

Il riscaldamento globale è sotto gli occhi di tutti; luoghi un tempo vivibili diventano deserti inospitali. Si discute sulle cause del fenomeno ma è certamente accelerato e aggravato dalle attività dell’uomo. Le persone cercano una possibilità di vita per sé e i propri figli e migrano verso un qualunque altrove. Come far fronte ad una situazione così grave? E’ necessario cambiare obiettivi e stili di vita. Di questo e di altro si parlerà durante la Settimana 2015 del Gioco degli Specchi.

Programma

Dal 9 al 14 novembre

Sala Manzoni, Biblioteca Comunale Centrale, Via Roma 55, Trento

Esposizione di libri sul tema

LUNEDÌ 9 NOVEMBRE I ore 21

Sala conferenze, MUSE Museo delle Scienze, Corso del Lavoro e della Scienza 3, Trento

Cambiamenti climatici e migrazioni

Ne parlano Valerio Calzolaio, politico, giornalista e autore di Ecoprofughi. Migrazioni forzate di ieri, oggi, domani, e Luca Lombroso, meteorologo, personaggio televisivo, conferenziere e divulgatore ambientale.

MARTEDI’ 10 NOVEMBRE

Valerio Calzolaio e Luca Lombroso incontrano gli studenti delle superiori

GIOVEDÌ 12 NOVEMBRE I ore 21

Cinema Astra, corso Buonarroti 16, Trento

Voices of transition/Voci di transizione di Nils Aguilar

Francia/Germania, 2012, versione originale in inglese con sottotitoli in italiano, durata 62'

Vincitore di prestigiosi premi in Oregon e in Colorado come Miglior opera prima e come Miglior film sull’ambiente, Voices of transition mette in discussione l'agricoltura industriale e presenta esempi in Francia, Regno Unito e Cuba di modi nuovi (o ritrovati) di coltivare in modo sano per l'ambiente, sia in campagna sia in città.

Con Roberto Barbiero (Osservatorio Trentino sul clima) e Paolo Magnabosco (movimento culturale Transizione Italia)

VENERDÌ 13 NOVEMBRE I ore 16

Scuola di Studi Internazionali dell’Università di Trento, Via Tommaso Gar 14

Ecomigrazioni e diritti della natura

Con il giurista Ugo Mattei, Andrea Petrella, Il Gioco degli Specchi e gli studenti della Scuola di Studi Internazionali dell’Università di Trento. L’incontro fa parte del progetto “Scuola dell’Acqua e dei beni comuni”, ciclo di incontri e seminari formativi a cura dell’Associazione Yaku

VENERDÌ 13 NOVEMBRE I ore 21

Sala conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, via Garibaldi 33, Trento

Terra violata e persone in fuga: il Delta del Niger non è così lontano

Introduce Cristiano Vernesi di Amnesty International Gruppo di Trento: Il Delta del Niger. Tra responsabilità sociale delle imprese petrolifere (anche italiane) e disastro ambientale; specifica Luca Manes di Re:Common: Soldi sporchi. Corruzione, riciclaggio e abuso di potere tra Europa e Delta del Niger con presentazione della graphic novel omonima; e in conclusione: Abbandonare il proprio paese. Testimonianza di un cittadino nigeriano che vive in Trentino

a cura di Amnesty International Gruppo di Trento e con la collaborazione di Atas Onlus

Segnaliamo anche

VENERDI’ 20 novembre I ore 20

Teatro S. Marco, Via Bernardino 8, Trento

Proiezione La mujer y el agua

Con la partecipazione della regista Nocem Collado.

A cura dell’Associazione Yaku.

All’interno della rassegna “Tutti nello stesso piatto”, organizzata da Mandacarù ONLUS

 
TUTTI GLI INCONTRI SONO AD INGRESSO LIBERO E GRATUITO

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Continua la campagna online > Ci tieni alla Terra?

Ci tieni alla Terra? Dillo con una foto. Mostra gli effetti del riscaldamento globale e le conseguenze sulle persone. Mostra che è urgente pensare all'ambiente, agli esseri viventi, a tutti gli uomini
Partecipa anche tu alla campagna http://ilrifiutodellaterra.leevia.com/
rilancia la foto con il tuo messaggio a tutti i tuoi amici

“Cambiamenti climatici e migrazioni” è, per il 2015, il tema del progetto biennale Il rifiuto della Terra, che Il Gioco degli Specchi promuove e realizza in collaborazione con Amnesty International Gruppo di Trento, ATAS Onlus, In Medias Res, Ingegneria Senza Frontiere Trento, Associazione 46° Parallelo e Yaku. Segui le attività cliccando qui. Nel 2016 il progetto continua con “Il rifiuto della Terra. Ambiente devastato e migrazioni”

Il Gioco degli Specchi è ente accreditato presso il Servizio Sviluppo e Innovazione del sistema formativo scolastico (Provincia di Trento). Gli insegnanti coinvolti nei vari incontri possono richiedere il riconoscimento dei crediti formativi.

Informazioni

Il Gioco degli Specchi

Via S. Pio X 48 I Trento

Tel. 0461916251

Cell. 3402412552


Sito web www.ilgiocodeglispecchi.org

Seguici! #ilrifiutodellaterra

giovedì 17 settembre 2015

"Toglimi le mani di dosso": dal blog di Olga Ricci ora il libro

Da un blog che raccoglie storie di donne che hanno sperimentato la violenza sul posto di lavoro, la giornalista Olga Ricci ha scritto un libro: “Toglimi le mani di dosso”. Ma qual è il limite tra gentilezza e reato?

Quando un collega o un capo dice ad una donna che è carina, la invita a cena, manda fiori, tocca, ammicca, insiste, dov’è il limite tra gentilezza e reato? Dice la psicologa Alessandra Pauncz, esperta di maltrattamenti psicologici e violenza di genere che per orientarci bisogna seguire «la percezione del comportamento: se la destinataria dice no, qualunque esso sia, anche un galante complimento, vuol dire che bisogna farla finita. Punto. Negli uffici si sta insieme 8 e più ore, si ride e ci si stressa, a volte nascono storie d’amore: il punto del consenso è dirimente. Gli uomini devono assumerlo e rispettarlo, le aziende hanno il dovere di creare codici etici e fare corsi di formazione evolutivi in questa direzione». 
La legge definisce molestia un comportamento indesiderato connesso al sesso che viola la dignità di chi lo riceve e crea un clima umiliante o intimidatorio. È sempre bene reagire in modo chiaro e diretto, possono seguire azioni ufficiali (in caso, rivolgersi al consigliere di parità territoriale, è gratuito) ma soprattutto: mai implodere, sempre raccontare. Lo sa bene Olga Ricci, giornalista free lance, creatrice del blog “Il porco al lavoro” dove ha raccontato la sua storia di molestie, violenze e ricatti in un giornale di provincia, l’affresco di un sistema di potere maschilista e paramafioso, ora diventato “Toglimi le mani di dosso”, libro pubblicato da Chiarelettere. Il suo spazio virtuale oggi è collettore di storie reali a base di prepotenza e sopraffazione.