Reduce da due dischi di alta qualità e da collaborazioni internazionali di tutto rispetto, ecco apparire sulla scena italiana il primo lavoro da solista dell’armonicista che ci invidia mezza Europa e, come qualcuno potrebbe giustamente suggerire, anche qualche cittadino d’oltre oceano. Marco Pandolfi, definito come «uno degli armonicisti più talentuosi dei nostri giorni» dalla Colorado blues society, è di fatto pronto ad annunciare l’uscita ufficiale di questo “pargolo musicale” che, ne sono certo, amerete come un figlio.
«Ho preso una chitarra, un'armonica e ho suonato qualcosa», è così che Marco commenta il suo ‘Close the bottle when you’re done’. Semplice, onesto, spontaneo. Tutto questo fa parte della sua personalità e, naturalmente, della sua musica, ma passiamo subito all’ascolto.
La prima cosa che balza all’orecchio sono sicuramente le tonalità più rilassate, sobrie e classicheggianti, rispetto a quelle dei lavori precedentemente marcati “Jacknives”. «Atipico», dice Marco. «Diverso», diciamo noi. Scelte sonore decisamente “old style” e, del resto, possiamo dire di ritrovare ancora una volta lo stesso identico ragazzo che Dave Wright, conduttore della WEFT radio di Illinois, consigliava agli ascoltatori del suo programma. Qualche vecchio classico, come “Keep it to yourself” o “You upset my mind”, recuperato dagli antri della memoria e sei inediti firmati M. Pandolfi. Tracce nuove e una vecchia conoscenza. “Too many ways”, pezzo che nel 2006 concedeva il proprio nome al CD omonimo, disco che la Blues foundation avrebbe poi nominato nella categoria “Best self produced cd of the year”.
Marco, che prossimamente vedremo anche al ‘Simi Valley Cajun & Blues Festival’ in compagnia di personaggi del calibro di James Cotton, parla così: «La mia definizione di atipico è riferita al fatto che un cd così potrebbe suonare strano a chi si aspetta un disco "da armonicista" o, comunque, in linea con i miei lavori precedenti con i Jacknives. Lo spirito non cambia molto, solo che qui suono da solo o sono accompagnato da Federico Patarnello alla batteria. Avevo già fatto delle cose da solo, ma l'idea del cd è nata quando l'associazione MOJO STATION di Roma mi ha scelto per rappresentare l'Italia all'International Blues Challenge di Memphis nel 2011.»
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by Dominik Balažka
Per qualche ragione il collegamento al sito non funziona, confermo comunque la correttezza dei dati inseriti, visitate quindi il sito: www.marcopandolfi.com
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