domenica 12 febbraio 2012

Classifica faccio-da-me...


Prendendo spunto dall'incredibile caso di un autore narcisista che ha “truccato” la classifica di Bookrepublic acquistando a ripetizione il suo libro, mi sono chiesto: “Hanno un senso oggi le classifiche per gli ebook?“.

La risposta non è semplice. Da sempre siamo portati a classificare, a ragionare in termini di Auditel, di Hit Parade, di chi sale e chi scende, ecc. Anche noi del Colophon da qualche settimana pubblichiamo una classifica, stilata secondo criteri “automobilistici”, ovvero prendendo le classifiche delle maggiori librerie online e assegnando un punteggio in base alla posizione occupata nelle rispettive classifiche, facendo poi la somma dei punti e stabilendo chi sale e chi scende. Non ha pretese di scientificità, anche perché ogni store ha un differente volume di vendite, ma può dare un’idea di come si stia muovendo il mercato. Altri blog lo fanno, e talvolta i risultati coincidono, talvolta no, ma si tratta di una questione di impostazione del punteggio.

Io credo però che la logica del bestseller potrebbe essere presto superata, se non totalmente, almeno in parte. Le classifiche guidavano la scelta dei lettori quando era difficile districarsi tra migliaia di libri diversi, e allora per andare sul sicuro si puntava sul libro “che hanno letto tutti”, “del quale tanto si parla”, e così via. Perché credo che questa logica possa essere superata? Credo per alcuni motivi, sia immediati, sia sul lungo termine.

Uno dei motivi immediati è l’esiguità delle vendite del mercato ebook attuale...

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