domenica 26 febbraio 2012

Casca il mondo, casca la terra


Due sconosciute davanti a una vetrina di via Condotti. Basta uno sguardo perché un anno intero scorra nella mente di Vittoria. E come a un animale in pericolo, l’istinto le suggerisce un passo che solo una persona tenace come lei può osare. In un attimo ha deciso: la splendida donna che le sta accanto, Laura, anzi, Lalli, come la chiamava suo marito Alberto nei suoi teneri sms, deve diventarle amica. Avvicinarla con l’inganno, inventandosi una falsa identità, sarà la sua rivincita di moglie ferita, la chiave d’accesso alla verità su quel tradimento. E un modo per riaffermare la sovranità sul suo regno, di cui è sempre stata regina. Nessuno può toglierle ciò per cui ha lottato sin da ragazzina: un marito ricco, i suoi due meravigliosi figli, Eleonora e Matteo, baciati dalla fortuna e protetti da ogni male. E soprattutto la posizione che ha conquistato fuggendo da Squinzano, il paesino pugliese in cui è nata, e cancellando con un colpo di spugna il mondo di miserie dove è cresciuta. Ma questa volta non tutto andrà secondo i suoi piani. Sarà, infatti, proprio Laura, inconsapevolmente, a disegnare sul volto di Vittoria tratti del tutto nuovi e inaspettati, perché c’è un dolore più grande del tradimento, un dolore che può stravolgere un’intera esistenza.

Eppure la donna a cui Catena Fiorello ha dato vita in questo nel nuovo romanzo "Casca il mondo, casca la terra" troverà la forza di distruggere le sue certezze e di guardare oltre l’apparenza. Proprio lei, paladina delle apparenze, scoprirà infatti che per sentirsi viva non ha più bisogno di odiare. E che il mondo può cascare ma rialzarsi è possibile, attingendo a quella parte autentica di sé che solo le persone vere – come Vittoria è – hanno il coraggio di riconoscere...

1 commento:

  1. Sembra una storia interessante, una sorta di rinascita, perché ogni volta che rimettiamo in discussione noi stessi e ciò che ci ha spinto fino ad allora, è un po' come ricrearci dal nulla. Anche se non è mai davvero "nulla" è la stessa base di prima ma vista con occhi totalmente diversi.

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