Indosso una maglia panna e il mio viso è ancora più bianco. Ieri sera, prima di addormentarmi, mi sono lasciata prendere dal panico. La paura è emersa dal fondo di me dove la tenevo custodita, mimetizzata. Ha invaso tutti i miei pensieri annientando sicurezze e speranze.
Ho paura. Tanta. Devo trovare un lavoro e ho paura di dover ricominciare tutto da capo, di non sentirmelo addosso. Di dover entrare a forza nella pelle di qualcun altro, che comprime e soffoca...
Ma, più di tutto, ho paura che il vortice impazzito del mondo mi riprenda, togliendomi la capacità di introspezione che mi ha cresciuto in questo periodo. I miei spazi di pensiero, preziosi più dell'oro. Le contemplazioni del cielo mutevole, dell'inverno impietoso. Le mie occhiate circolari che mi concedevano un posto ben definito nell'universo.
Sono io, quella. Sono io che canto dentro all'unisono con la musica che non si sente, si percepisce e basta. Sono io, vera. Giusta. Con un equilibrio che apre il mio cuore come un vaso di Pandora. Chi mi circonda si può servire a piene mani, non rimarrò senza risorse. Mai.
di Vilma Cretti
Ho paura. Tanta. Devo trovare un lavoro e ho paura di dover ricominciare tutto da capo, di non sentirmelo addosso. Di dover entrare a forza nella pelle di qualcun altro, che comprime e soffoca...
Ma, più di tutto, ho paura che il vortice impazzito del mondo mi riprenda, togliendomi la capacità di introspezione che mi ha cresciuto in questo periodo. I miei spazi di pensiero, preziosi più dell'oro. Le contemplazioni del cielo mutevole, dell'inverno impietoso. Le mie occhiate circolari che mi concedevano un posto ben definito nell'universo.
Sono io, quella. Sono io che canto dentro all'unisono con la musica che non si sente, si percepisce e basta. Sono io, vera. Giusta. Con un equilibrio che apre il mio cuore come un vaso di Pandora. Chi mi circonda si può servire a piene mani, non rimarrò senza risorse. Mai.
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