C'è troppa nebbia tra i nostri di dentro.
Arrivano solo volatili particelle di energia.
Dalla turbina mossa dal vento, dei nostri cervelli.
Anche quando mi scrivi tutto finisce contro il marmo freddo del divieto.
Come il vapore che ti esce dalla bocca. E vedi solo nel gelo.
Non c'è scampo. Tutto taglia la ghigliottina già insanguinata.
Anche fiori d'amore non ancora sbocciati.
E pensieri costretti al giogo.
E matite colorate spezzate. Dalla disperazione.
Se tu vedessi quanto vedo di me.
Se la mia mano potesse sfiorarti. Sarebbe quello il momento giusto.
Per fuggire. E non voltarmi più.
Tenere in eterno con me. Il profumo di un peccato mai commesso.
by C.
... dalla Divina Commedia ad Harry Potter, passando per Gutenberg, gli e-books, i social-media, la grammatica italiana e le recensioni, la poesia e i classici, la letteratura per i bambini di ieri, oggi e domani, la fotografia e l'arte, le nuove forme di comunicazione... e giù giù fino all'editoria, alle biblioteche, agli incipit, agli appuntamenti letterari, alle mostre, alle novità, agli esordienti. Per i quali - non lo nego - ho un debole...
lunedì 16 aprile 2012
Se tu vedessi...
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Ciao, sono capitata sul tuo blog per puro caso, non ti ho cercata e non ti conoscevo, ho semplicemente cliccato su "Blog successivo", solitamente finisco in qualche spazio scritto in lingue per me incomprensibili, ma, tadà! C'eri tu ad aspettarmi, mi son letta un po' dei tuoi scritti, bellissimi! Pure io non riesco a finire Cent'anni di solitudine, nehvvero l'ho ri iniziato troppe volte oramai! Bé spero di leggerti presto, ciao e buona settimana!
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