Nessun vincitore nella narrativa ma due premi ai nuovi media di Internet: assegnando i riconoscimenti annuali la giuria del premio Pulitzer fotografa i cambiamenti in atto nel mondo della comunicazione che vedono i romanzi in affanno mentre la scrittura online è in piena fioritura.
Nell’elenco dei premi spicca la mancanza di un vincitore nella sezione narrativa, perché, per la prima volta in 35 anni, nessun libro è stato ritenuto meritevole dell’ambito riconoscimento. I tre finalisti nella gara per aggiudicarsi la definizione di «distinto autore, preferibilmente impegnato nella descrizione della vita americana» erano Denis Johnson con Train Dreams , un romanzo sul vecchio West in cui il terrore si sovrappone alla compassione, Karen Russell con Swamplandia , l’avventura di una famiglia eccentrica raccontata da un’eroina di 13 anni, e lo scomparso David Foster Wallace con il postumo The Pale King che esplora burocrazia e noia negli ambienti di lavoro americani.
Ma la giuria li ha ritenuti tutti inadatti a essere incoronati con la somma tradizionale di 10 mila dollari, ripetendo la formula «No Award» che era stata adoperata per l’ultima volta nel 1977...
fonte: Maurizio Molinari
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... dalla Divina Commedia ad Harry Potter, passando per Gutenberg, gli e-books, i social-media, la grammatica italiana e le recensioni, la poesia e i classici, la letteratura per i bambini di ieri, oggi e domani, la fotografia e l'arte, le nuove forme di comunicazione... e giù giù fino all'editoria, alle biblioteche, agli incipit, agli appuntamenti letterari, alle mostre, alle novità, agli esordienti. Per i quali - non lo nego - ho un debole...
martedì 17 aprile 2012
Il Pulitzer non va a nessuno
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