domenica 12 febbraio 2012

Il 12 febbraio di 12 anni fa...


Il 14 febbraio 2000 il quotidiano londinese The Times uscì con un necrologio che terminava con la seguente frase:

"Charles Schulz leaves a wife, two sons, three daughters, and a little round- headed boy with an extraordinary pet dog". (Charles Schulz lascia una moglie, due figli, tre figlie e un piccolo bambino dalla testa rotonda con uno straordinario cane).

Due giorni prima Schulz era infatti deceduto a Santa Rosa in California a causa di un attacco cardiaco.
Il giorno dopo venne pubblicata la sua ultima striscia, in cui lasciava a Snoopy il compito di congedarsi dai suoi lettori con queste parole:

« Cari amici,

ho avuto la fortuna di disegnare Charlie Brown e i suoi amici per quasi cinquant'anni. È stata la realizzazione del sogno che avevo fin da bambino. Purtroppo, però, ora non sono più in grado di mantenere il ritmo di lavoro richiesto da una striscia quotidiana. La mia famiglia non desidera che i Peanuts siano disegnati da qualcun altro, quindi annuncio il mio ritiro dall'attività.

Sono grato per la lealtà dei miei collaboratori e per la meravigliosa amicizia e l'affetto espressi dai lettori della mia "striscia" in tutti questi anni. Charlie Brown, Snoopy, Linus, Lucy... non potrò mai dimenticarli...

Charles Schulz »



Charles Monroe Schulz nacque a Saint Paul il 26 novembre 1922 e fu un fumettista statunitense, conosciuto in tutto il mondo per aver creato le strisce dei Peanuts.

Frequentò la scuola elementare a St. Paul, saltando due semestri. Dopo la morte della madre, nel 1943, venne arruolato e mandato a Camp Campbell in Kentucky, quindi in Europa due anni dopo per combattere nella Seconda guerra mondiale. Dopo aver lasciato l'esercito nel 1945 lavorò come insegnante.

La sua prima striscia a fumetti con cadenza regolare fu pubblicata nel 1947 dal St. Paul Pioneer Press, e si intitolava Li'l Folks. Anche il Saturday Evening Post accettò di pubblicare alcune vignette dei Li'l Folks. (Fu in queste strisce che apparve per la prima volta Charlie Brown, così come un cane somigliante a Snoopy). Nel 1950 propose i suoi lavori alla United Features Syndicate, e i Peanuts furono pubblicati per la prima volta il 2 ottobre 1950. Questo fumetto divenne uno dei più popolari di tutti i tempi. Per breve tempo disegnò anche una striscia ispirata allo sport chiamata It's Only a Game (1957-1959), aiutato anche dal suo amico e già collaboratore per i Peanuts Jim Sasseville, ma la serie non prese piede e venne chiusa.

Molta della sua vita viene raccontata nei Peanuts attraverso le somiglianze con Charlie Brown, il personaggio principale. Ad esempio anche il padre di Schulz era barbiere e la madre casalinga, anche Schulz da piccolo aveva un cane (a differenza di Snoopy, però, il suo cane Spike era un pointer), anche Schulz era timido e introverso, la ragazzina dai capelli rossi di Schulz era Donna Johnston, con cui aveva avuto una relazione. Schulz le chiese di sposarlo, ma lei rifiutò. Rimasero comunque sempre amici.

Schulz si sposò due volte: nel 1951 con Joyce Halverson, dalla quale ebbe cinque figli, e divorziò nel 1972. Nel 1973 si risposò con Jean Forsyth Clyde, con la quale visse il resto della vita.

Peanuts è stato pubblicato per quasi cinquant'anni praticamente senza interruzioni ed è apparso su 1.600 quotidiani in 75 paesi. Nel novembre 1999 Schulz ebbe un ictus, e più tardi si scoprì che aveva un cancro. A causa della chemioterapia e per il fatto che non riusciva a leggere o vedere con chiarezza, il 14 dicembre 1999 annunciò il suo ritiro, all'età di settantasette anni, richiedendo nel suo testamento che i personaggi dei Peanuts rimanessero genuini e che non si disegnassero nuove strisce basate sulle sue creature. Fino ad oggi le sue volontà sono state rispettate e le vecchie strisce continuano a essere ripubblicate su quotidiani e riviste.

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