Un mio amico milanese ha un figlio di quindici anni, al quale il professore ha raccomandato la lettura della Chartreuse de Parme di Stendhal. Così, naturalmente, anche ai suoi compagni di classe. È una proposta ragionevole, perché la Chartreuse possiede fascino romanzesco, dono amoroso e passione politica: sentimenti che attraggono i giovani di quell'età.
Ma esistono, purtroppo, i genitori: gli insopportabili, spaventosi genitori di oggi, i quali sono intervenuti, protestando violentemente e insultando il professore, perché, secondo loro, la Chartreuse non può che turbare, sconvolgere e distruggere i loro figli. Molte altre persone mature pensano che la lettura dei classici non sia adatta ai ragazzi del ginnasio e del liceo. I classici vanno letti più tardi: preferibilmente, mai.
Non c'è idea più errata...
fonte: Pietro Citati - Il Corriere della Sera online
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... dalla Divina Commedia ad Harry Potter, passando per Gutenberg, gli e-books, i social-media, la grammatica italiana e le recensioni, la poesia e i classici, la letteratura per i bambini di ieri, oggi e domani, la fotografia e l'arte, le nuove forme di comunicazione... e giù giù fino all'editoria, alle biblioteche, agli incipit, agli appuntamenti letterari, alle mostre, alle novità, agli esordienti. Per i quali - non lo nego - ho un debole...
venerdì 30 marzo 2012
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Ma esistono, purtroppo, i genitori: gli insopportabili, spaventosi genitori di oggi,
RispondiEliminamai affermazione fu più vera