giovedì 1 marzo 2012

170 anni dopo, una fiaba senza lieto fine...


Un racconto inedito della scrittrice inglese Charlotte Bronte (1816-1855), una fiaba senza lieto fine ritrovata nel Museo Reale di Mariemont a Bruxelles, è stato pubblicato 170 anni dopo la sua composizione. Il breve testo si intitola ''L'ingratitudine'' e fu scritto in francese il 16 marzo 1842, quando Charlotte, insieme alla sorella minore Emily, futura autrice di ''Cime tempesose'', si trovava a Bruxelles per studiare la lingua straniera. L'inedito appare ora sulla versione on line e sull'edizione cartacea della ''London Review of Books''.

Il racconto è stato portato alla luce da Brian Bracken, un ricercatore d'archivio che vive a Bruxelles e specialista dell'opera letteraria delle tre sorelle Bronte. Con tutta probabilità, precisa Bracken, ''L'ingratitudine'' non era un vero e proprio racconto breve ma più che altro un compito di scrittura, che era stato assegnato a Charlotte Bronte dal suo insegnante, Constantin Heger, il tutore belga di cui la scrittrice s'innamorò perdutamente, nonostante fosse sposato, e al quale indirizzò anche alcune lettere d'amore, recentemente pubblicate in volume.

Il racconto, composto in un francese grammaticalmente incerto, con una serie di errori soprattutto di ortografia, narra la storia di un topolino che scappa dall'accogliente tana del padre protettivo in cerca di avventure nella campagna. Bracken ritiene che lo stile adottato dalla ventiseienne Charlotte sia stato mutuato da quello delle fiabe di La Fontaine. Pur essendo una storia quasi infantile, non si conclude tuttavia con un lieto fine. Il racconto mette in scena il contrasto tra la solenne devozione paterna con l'improvviso abbandono della casa di famiglia, facendo emergere un atto di ''ingratitudine''.

fonte: AdnKronos

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