venerdì 16 marzo 2012

E la giornata mondiale del dolce dormire...


Fare attenzione a quello che si mangia e beve, curare il design della camera da letto e utilizzare materassi e cuscini ergonomici. Sono alcuni dei consigli contenuti nella Guida del sonno, il vademecum realizzato dai leader mondiali del riposo, per trascorrere la migliore notte di riposo possibile.
In occasione della quinta Giornata mondiale del sonno organizzata dal World Association of Sleep Medicine (WASM), si ricordano di seguito alcuni capisaldi per trascorrere una notte davvero rigenerante.

Esistono molti nemici del sonno, ossia fattori che contribuiscono a ostacolare il riposo corretto: conoscerli è importante per evitarli. La notte, insomma, è come il giorno: va presa sul serio. Sempre più persone cercano di condurre uno stile di vita sano, fanno esercizio fisico e controllano l'alimentazione, ma spesso dimenticano i benefici di una buona notte di sonno, importante per il benessere psicofisico e fondamentale per il rinnovamento e il riequilibrio del corpo.

Sono molti gli accorgimenti che si possono prendere per regalarsi la miglior notte di sonno possibile. I nemici non si combattono solo prima di coricarsi, ma durante tutto il giorno: per questo bisogna uscire alla luce del giorno, fare esercizio e prestare attenzione a quello che si beve. È poi importante creare un'oasi per il sonno, sistemando la camera da letto con cura: rimuovere le apparecchiature elettroniche, prestare attenzione a luci e rumori, fare ordine e scegliere il materasso e il guanciale giusto. I

l supporto su cui si riposa ha un ruolo importante: per capire se il materasso su cui si riposa è adatto, bisogna chiedersi se la mattina al risveglio ci si sente riposati. Se la risposta è negativa, conviene pensare di sostituirlo. Un buon materasso dovrebbe sostenere collo, schiena, spalle e piedi per consentire il miglior relax. Dormendo con la giusta postura, poi, si possono prevenire o ridurre dolori al collo o alla schiena.

Bisogna poi ricordare che il sonno non è tutto uguale: il semplice fatto di addormentarsi non garantisce il riposo. Durante la notte si attraversano diverse fasi e saltarne qualcuna vuol dire non riuscire a ricaricarsi al meglio. Non esiste poi un numero di ore "giuste" da dormire, ma cambiano da individuo a individuo e dipendono dalle abitudini al sonno, dalle condizioni fisiche e dall'età. Il modo migliore per sapere di quante ore di sonno abbiamo bisogno è ascoltare il nostro corpo: se di giorno ci sentiamo bene, in forma e riposati, significa che si è dormito a sufficienza.

Dolci notti a tutti...

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