lunedì 12 marzo 2012

"Ce n'è ancora di strada..."


Novant'anni fa a St. Petersburg nasceva Jean-Louis Kerouac, in arte Jack, considerato uno dei maggiori e più importanti scrittori americani del proprio secolo (nonché "papà dei beatnik") con il suo stile ritmato e immediato, chiamato dallo stesso Kerouac "prosa spontanea", ispirò numerosi artisti e scrittori, come il cantautore americano Bob Dylan. La sua opera più conosciuta è On the road (Sulla strada), considerata il manifesto beat generation, cui si aggiungono I vagabondi del Dharma e Big Sur che narrano dei suoi viaggi attraverso gli Stati Uniti.

Jack Kerouac passò la maggior parte della sua vita diviso tra i grandi spazi dell'America settentrionale e centrale e l'appartamento della madre a Lowell in Massachussets. Questo paradosso è emblematico; rispetto ai cambiamenti rapidi della sua epoca, provò grandi difficoltà nel trovare il suo posto al mondo, e ciò lo portò a rifiutare i valori tradizionali degli anni cinquanta, oltre che a contribuire alla nascita del movimento dei beatnik. I suoi scritti, di fatto, riflettono questa volontà di liberarsi dalle soffocanti convenzioni sociali del tempo e dare un senso alla sua esistenza, un senso da lui cercato nelle droghe (come la marijuana e la benzedrina), nell'alcol e nella religione, oltre che nei suoi frenetici viaggi.

Kerouac si definì poeta jazz. Esaltò i benefici dell'amore (la passione carnale era per lui la porta del Paradiso) e proclamò l'inutilità del militarismo. Jack Kerouac e i suoi scritti sono considerati precursori dello stile di vita della gioventù degli anni sessanta, quello della Beat Generation, che scosse la società americana nelle sue certezze ed ispirò direttamente i movimenti pacifisti e quelli del maggio 1968. Morì il 21 ottobre 1969, a soli 47 anni.

fonte: Wikipedia

1 commento: