Domenica 11 marzo in Svizzera si vota. Cinque referendum popolari. Portare le ferie obbligatorie da quattro a sei settimane all'anno, sì o no? Limitare il numero delle seconde case, sì o no?
E: abolire il prezzo fisso dei libri, sì o no? Quest'ultimo pare sia il più controverso.
In Italia la legge Levi, che dopo tormentose discussioni ha fissato lo sconto massimo al 15%, rischia di essere annullata dall'ondata di liberalizzazioni governative.
In Svizzera c'è da marzo una legge che stabilisce che lo sconto massimo non può superare il 5%, e saranno invece i cittadini a confermarla oppure abrogarla. È uno scontro politico: e poiché la politica ormai è fatta dal mercato, a raccogliere le firme per il referendum insieme alla destra (liberali, Udc, partito pirata) è stata anche la maggiore catena libraria svizzera, Migros.
Per contrapposte retoriche, sia i sostenitori del no sia i sostenitori del sì dicono di parlare in nome dell'interesse supremo dei consumatori. Che vogliono prezzi più bassi! Che vogliono librerie indipendenti, biodiversità culturale, salvaguardia del libro! Di qua manifesti rossi con un vermetto che esce da un libro e la scritta «No al prezzo fisso». Di là manifesti con una bambinetta lettrice che assomiglia tanto a Heidi, e la scritta «Sì al libro».
Poi, al di là della propaganda, ci sono i fatti. Un piccolo Paese con quattro lingue nazionali, 5000 biblioteche, 2500 autori che scrivono circa 1500 nuovi titoli all'anno, e 500 editori che ne pubblicano 10mila. Un miliardo di franchi svizzeri il giro d'affari delle librerie, per 40 milioni di copie vendute. L'80% dei libri venduti sono importati. Nella Svizzera francese, uno stesso libro può costare anche il 40% in più che in Francia. E poi c'è Internet: gli sconti vanno regolamentati anche nelle librerie online? E come?
Librai, editori, scrittori, economisti, giuristi: gli esperti discutono. Ma saranno i non esperti a scegliere fra Heidi e il vermetto.
fonte: Giovanna Zucconi - Tuttolibri di ieri, sabato 3 marzo 2012
... dalla Divina Commedia ad Harry Potter, passando per Gutenberg, gli e-books, i social-media, la grammatica italiana e le recensioni, la poesia e i classici, la letteratura per i bambini di ieri, oggi e domani, la fotografia e l'arte, le nuove forme di comunicazione... e giù giù fino all'editoria, alle biblioteche, agli incipit, agli appuntamenti letterari, alle mostre, alle novità, agli esordienti. Per i quali - non lo nego - ho un debole...
domenica 4 marzo 2012
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