Dopo aver ricevuto il risarcimento per l'errore commesso dal chirurgo estetico che l'ha operata, Luisa si ammala. è alla fine dei suoi giorni ed è convinta che suo marito sia innamorato della ragazza che l'assiste. Non è vero, Max ha una relazione con Ghianda, la sua migliore amica. Una lettera del nipote, in carcere per omicidio, le annuncia che presto sarà scarcerato. Luisa, vincendo la contrarietà di Max, pretende che venga a stare da loro. è l'inizio del tracollo.
"Un inferno optical" è il settimo libro (cui si aggiunge un e-book) di Loris Zecchini ma, a mio avviso, non il suo lavoro migliore. La trama, seppur coinvolgente, sembra tirata, ricercata, e lascia il lettore nella perenne attesa di una svolta. Che non arriva mai, se non nelle ultimissime pagine. Il romanzo è orfano di creatività, di colpi di scena davvero interessanti, di quell'ingrediente in più che Loris - ne sono certa - è capace di aggiungere ai suoi libri.
La scrittura è tuttavia pulita e lineare, piacevole di conseguenza la lettura; più che un romanzo, "Un inferno optical" è un racconto di medie dimensioni, che non impegna il lettore più di qualche ora. Nonostante tutto merita.
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