lunedì 23 luglio 2012

Premi letterari: qualità o gusti personali? Dubbi

Ieri sera, attorno alle 21, i librai italiani hanno assegnato il premio Bancarella. Il regolamento prevede che al concorso possano partecipare tutte le opere pubblicate fra il 1 marzo 2011 e il 29 febbraio 2012, a prescindere dal genere (oltre alla narrativa è ammessa anche la saggistica) e dalla nazionalità dell’autore, cui è richiesto un solo requisito: deve essere vivo.
I finalisti quest'anno erano sei ed ai librai italiani è spettato il compito di decretare qual sia stato il miglior libro dell'anno.
E i librai, in genere, se ne intendono. In genere. Mica sempre. Almeno per quel che mi riguarda in qualità di lettrice...
Se andiamo infatti a curiosare tra i libri premiati nelle passate edizioni possiamo sì trovare titoli che rappresentano uno spunto per scoprire o riscoprire ottimi libri da leggere a casa, in viaggio o in vacanza ma, nel contempo, trovare consigli dispensati da una giuria che forse di letteratura non ne capisce granché. O perlomeno, che dimostra di seguire più il filone del trend della richiesta del grande pubblico che quello della qualità.
Ne è un esempio "Amiche di salvataggio" di Alessandra Appiano, vincitrice del Bancarella nel 2003 con questo suo romanzo in cui tentava di descrivere - a mio avviso con dubbio umorismo e finta complicità - le trentenni e le quarantenni italiane. A suo tempo il libro fece il botto. Piacque poco alla critica ma molto alle lettrici e ai giurati del Bancarella, che la premiarono...

Detto questo, detto tutto.

2 commenti:

  1. Ciao, complimenti per il blog. Condivido anch’io la passione per la lettura e la scrittura. E concordo con te sul giudizio che dai del libro delle Appiano. Il premio Bancarella, come evidenzi anche tu, premia ciò che riscuote l'interesse dei lettori, e non necessariamente letture di qualità. Una tendenza diffusa in molti altri ambiti, direi. Per quanto riguarda il binomio autore emergente e premio letterario, posso dire la mia. Di recente ho tolto da un cassetto una raccolta di storie di viaggio e mi sono decisa a inviarla a una casa editrice della mia zona per partecipare a un premio letterario che scade a fine anno. Fammi/fatemi gli in bocca al lupo. E a presto! Tania

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  2. Ciao Tania e grazie per avermi scritto! Certo che ti faccio un immenso "in bocca al lupo", ci mancherebbe!!! Anche io in passato ho partecipato a molti premi letterari, alle volte con successo, altre volte no. Sono però dell'idea che "chi non risica non rosica", quindi hai fatto benissimo a togliere dal cassetto e dalla polvere la tua raccolta di storie.
    Tieni presente tra l'altro che, per male che vada, tutto può essere di stimolo. Per tentare ancora. E ancora. E ancora... Crederci sempre, arrendersi mai!
    (poi fammi sapere com'è andata...)
    un abbraccio
    Paola

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