Italia, anno 2023. Terza Repubblica. Un Paese guidato dal trasversale Partito della Felicità e dal dogma della pace sociale ad ogni costo. Un Paese in cui le opposizioni sono al bando e “allarme” è l'unica parola d'ordine. Un Paese riempito di negozi take-away in cui trovare psicofarmaci, sesso virtuale e lifting a buon mercato.
Un movimento terroristico riemerso dal passato, che si richiama a un gruppo di folli sovversivi, la Banda dei Nove, e ad un leader senza volto, Àdelos. Una ragazza disposta a tutto pur di rinnegare le proprie origini. Un traditore pronto ad aiutarla. Un omicidio inquietante. E un enigmatico plico di racconti finito sulla scrivania del Capo della Polizia, a lanciare la sua sfida, mortale, al potere.
Un romanzo, dieci racconti e un metaforico viaggio a ritroso nella storia del Novecento italiano. Per scoprire che le risposte sul prossimo futuro sono già nascoste nei simboli del nostro passato. Tersite Rossi colpisce ancora. E stavolta più in alto. Tanto da pubblicare in libro, "Sinistri", per le edizioni E/O di Roma, nella collana Sabot/Age che è curata da Massimo Carlotto, un cult nel campo della nuova letteratura italiana.
La trama, apparentemente lineare e semplice, è in realtà un dedalo di informazioni, di rimandi, di spunti di riflessione e piccoli indizi che si susseguono e che animano la narrazione in modo originale e interessante, mai immediatamente percepibile, e con diverse chiavi di lettura. Diverso nella struttura, sorprendente, di una bellezza amarissima.
Per chi ha amato (ed ammirato) "E' già sera, tutto è finito" - il primo romanzo di Tersite Rossi - "Sinistri" non potrà che riservare nuove sorprese.
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