sabato 9 giugno 2012

Nostalgia di lucciole


Ricordo che c'erano le lucciole.
Sì, le lucciole, in quelle calde sere d'estate, nel prato, dietro casa.
Giocavamo e ridevamo e correvamo su quel prato, noi, bambine.
E non appena ci avvicinavamo, le lucciole per dispetto spegnevano la loro magica lucina. Per poi riaccendersi e riapparire un po' più in là.
Le rincorrevamo ancora: volevamo acchiapparle, chiudere in un vasetto di vetro e vedere l'effetto che fa.
Non ci riuscivamo. Mai.
"Le lucciole non si lasciano prendere, sono furbe loro... E se poi capita e le rinchiudete, loro muoiono di nostalgia" diceva il nonno.
"Nostalgia per cosa?"
"Nostalgia del prato, delle calde notti d'estate, della libertà perduta!"
Era bello, allora... Nessun pensiero, nessun affanno...
Solo noi, bambine, nel buio.
Solo noi, con una coperte di stelle e il cielo nero.
Non c'era l'illuminazione di anonimi lampioni a celare con un velo arancione quel bellissimo spettacolo notturno.
Non c'erano veleni a devastare il mondo minuto di quelle bestiole.
Non c'erano le preoccupazioni di una vita adulta a spegnere l'entusiasmo e le risa.
Non c'era la nostalgia che ora m'attanaglia e mi toglie il respiro e mi fa sentire lucciola chiusa dentro un barattolo di vetro.
La nostalgia del nonno e di quel tempo bellissimo.
C'eravamo solo noi.

Sì, ricordo che c'eravamo solo noi, con la spensieratezza di quell'età che lasciava spazio solo ai sogni, a correre felici, nelle notti d'estate, tra le lucciole, nel prato dietro casa.

by me

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