sabato 23 giugno 2012

Ebook, leggiamo con ottimismo


"Corrono brutti tempi. I figli non obbediscono più ai genitori, e tutti quanti si sono messi a scrivere libri". Non ci sarebbe nulla di strano a sentir pronunciare questa frase durante un convegno sullo stato dell'editoria, se non fosse che a scriverla è stato Marco Tullio Cicerone, nel 1. secolo a.c.
Leggerla proiettata su uno schermo a Editech, la giornata internazionale dedicata a editoria, innovazione e tecnologie collegate al mondo del libro, svoltasi a Milano il 21 giugno, ha un senso speciale, perché aiuta a interpretare i cambiamenti in corso tenendo presente quel legame con il passato che oggi l'editoria digitale sembra aver spezzato.

Ma cosa sta cambiando nel mondo dei libri?
Fino a poco tempo fa l'autore scriveva e proponeva la sua storia a un editore.
Questo valutava il libro, lo pubblicizzava e lo distribuiva, con un ruolo centrale.
Oggi attori come Amazon, Google, Apple fanno un bel pezzo del mestiere, e l'autore può anche decidere di pubblicarsi da solo con estrema facilità.

Il libro viene messo a disposizione sotto forma di ebook per essere letto su pc, o in mobilità (su tablet, ereader, smartphone) con un prezzo molto vantaggioso rispetto alla versione cartacea.
Chi compra il libro decide cosa acquistare basandosi sempre di più sui giudizi positivi della community degli altri lettori. E gli editori sono un po’ fuori dal giro: non sanno come riacquistare la centralità perduta, e tentano nuove strade di approccio dei lettori andando un po’ a tentoni...

di Antonella Sbriccoli - read more @ Panorama.it

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