domenica 24 giugno 2012

"Promettimi che sarai libero"

“…che tu nasca libero o schiavo, nessuno ti regala la tua libertà: te la devi conquistare giorno dopo giorno, e con la forza delle tue braccia. Un uomo è responsabile della libertà sua e dei suoi familiari…”

Questo l’insegnamento di Ramon al figlio Joan, protagonista del romanzo di Jorge Molist "Promettimi che sarai libero", e questa idea di libertà è al centro delle sue ultime parole in punto di morte quando strappa al figlio la promessa che è anche titolo dell’ opera. Da quel momento, da quella limpida mattinata in cui il suo villaggio è attaccato dai corsari, la vita di Joan muterà profondamente: sarà costretto a crescere, a mantenere una promessa e a cercare la madre e la sorella rapite. Verrà mandato con il fratello Gabriel a Barcellona presso il convento di Sant’Anna ed inizierà da questo momento la sua “nuova vita” completamente differente da quella che aveva immaginato di condurre.

E’ qui che conoscerà l’amore. L’amore per una ragazza e un altro tipo di amore, differente, ma altrettanto forte e coinvolgente: l’amore per i libri. I libri, importante tematica dell’opera, saranno una grande scoperta per Joan che, inizialmente analfabeta, sarà assunto come garzone in una libreria e il suo maestro, un copista moro, gli insegnarà che: “In un libro contano tanto l’aspetto quanto il contenuto, e dobbiamo saper godere di entrambi. I libri sono come le persone, hanno un corpo e un’anima. E sono entrambi importanti...”

Romanzo storico e di formazione “Promettimi che sarai libero” è un’opera affascinante e coinvolgente scritta in un linguaggio semplice e dinamico che cattura l’attenzione del lettore sin dalle prime pagine. Attorno alla vicenda personale del ragazzo ciò che, a mio avviso, maggiormente spinge a procedere il più rapidamente possibile nella lettura è l’accurata descrizione della Spagna di fine ‘400. L’autore dipinge un accuratissimo affresco dell’epoca e in particolare della città di Barcellona tra le cui vie pare di muoversi assieme a Joan. Così con il ragazzo conosciamo la realtà delle guerre tra bande, il potere delle corporazioni, le lotte dei remensas contro il sovrano e viviamo l’angoscia portata nella città dallo scatenarsi della repressione del Santo Offizio contro i conversos. Jorge Molist ci offre un romanzo adatto ad un vasto pubblico di lettori, soddisfa infatti sia coloro che desiderano una lettura di puro intrattenimento, sia coloro che ne cercano una più impegnativa grazie ai vari temi trattati tutti sviluppati con cura.

“Dopo il successo della «Cattedrale del mare», un romanzo che narra di libri e della lotta di un uomo per la libertà”...

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