mercoledì 30 maggio 2012

Una fotografia non è solo una fotografia

Una lettura interessante per l’appassionato fotografo è sicuramente "Leggere la fotografia" di Augusto Pieroni. L’autore, nel corso di capitoli, fornisce chiavi di lettura ed esempi pratici per arrivare a capire il significato di un’immagine, indicando come punto di partenza un'analisi delle immagini basata su quattro macro-ambiti: le forme, i contenuti, i contesti interni (la pellicola, i lavori pubblicati, le serie, il portfolio del fotografo autore della foto), i contesti esterni (le influenze di altri autori, le committenze, i modelli di prestigio, i contesti di ricezione, i tempi, le epoche, ecc…).

Una semplice messa a fuoco diversa puó modificare radicalmente il significato di una foto.
Semplice educazione alla forma: le linee hanno valore come quantità, le aree come peso e quantità, i colori come qualità, peso e quantità. Il testo procede poi ponendo delle domande che stimolano il lettore, facendolo concentrare sui soggetti delle fotografie, sugli elementi spazio-temporali presenti in esse, sull’espressività e sulla capacità di creare stati emotivi particolari.

Quello che l’immagine dice non si puó ridurre a quello che l’immagine mostra: spesso l’immagine deve essere contestualizzata. Un’immagine non ha codice, non dipende da una lingua e puó essere interpretata in base a presupposti impliciti. In pratica essa trae senso sia dalle circostanze in cui è stata prodotta, sia dalle circostanze di mediazione che di ricezione. Nella sua visione globale, infatti, un’immagine presenta elementi di immediata ricezione quali sono i fatti reali che rappresenta, ma attraverso essi suggerisce idee diverse, che possono anche discostarsi di molto dal soggetto fotografato.

La foto rappresenta insomma ció che si vorrebbe comunicare con essa e non semplicemente ció che si mostra...

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