martedì 1 maggio 2012

Il fantasy cresce. E scopre nuove forme

Non sente il peso degli anni e continua a volare alto. E' il fantasy, un genere che fa leva su lingue diverse, rielabora miti medievali ma si proietta nel futuro disegnando universi incerti. Senza dimenticare le storie antiche che conservano intatto il loro fascino. 'Nato' soprattutto per un pubblico adulto, grazie alla fervida immaginazione di un maestro come Sir John Tolkien, il fantasy sta migrando verso una platea di giovani. Anche se il suo successo è trasversale e raccoglie entusiasmo a tutte le età.

I dati parlano chiaro: all'interno della fiction di genere, la science fiction e fantasy registrano, nel 2012, un +25,12 %. Scendendo nel dettaglio, ad aprile 2011 le copie vendute nelle librerie sparse sul territorio nazionale, esclusa la grande distribuzione, sono state 3.351.000. Ad un anno di distanza, nell'aprile 2012, sono invece passate a 4.193.000, con un incremento pari a 841.822 copie.


In questa progressione, a spiccare sono gli autori forti, quelli più apprezzati dal grande pubblico, in grado di muovere il mercato. Veri e propri casi editoriali che hanno oltrepassato i confini nazionali, imponendosi anche all'estero. In questo quadro, Licia Troisi, autrice di successo targata Mondadori venduta in 19 Paesi, è un vero fenomeno letterario. Basti ricordare la conclusione, nel 2010, della terza trilogia del 'Le leggende del Mondo Emerso', che ha superato complessivamente 365.000 copie vendute. Per 'I Regni di Nashira', l'ultimo libro della scrittrice romana, e primo di una nuova saga, la prima tiratura ha superato le 100.000 copie. Non solo. George Martin, celebre per il ciclo 'Cronache del ghiaccio e del fuoco', pubblicato sempre dalla casa editrice di Segrate, e su Sky Cinema da novembre con la serie 'Il trono di spade', ha venduto nell'ultimo anno 232.255 copie.

Quali sono gli elementi principali sui quali si fonda, in Italia e non solo, il fantasy? Per quale motivo continua a mietere interesse specie tra le nuove generazioni? A delineare un quadro della situazione è proprio Licia Troisi. "Le case editrici - spiega - vendono il fantasy, principalmente ma non esclusivamente, come un genere per ragazzi. Penso in particolare a Joanne Rowling, che firma la serie di Harry Potter e Stephenie Meyer che pubblica la saga di Twilight. Quando ho cominciato a scrivere - continua - non pensavo ad un target ma volevo soltanto raccontare una storia divertendomi. Non ho problemi se mi definiscono scrittrice per ragazzi".

Eppure, evidenzia Troisi, il fantasy "è trasversale: è letto dai giovani, ma gli si avvicinano in tantissimi, piccoli e grandi. Ho lettori che non sono ragazzi, ma che hanno addirittura 60 o 65 anni e hanno già dei nipoti. Il fantasy dialoga con tutti". Per Troisi, comunque, è in atto una sorta di "ibridizzazione del genere". In altri termini, si sta passando "dal fantasy classico, che è sempre di più un prodotto fatto da pochi scrittori, verso l'urban-fantasy, ambientato nella nostra realtà. Ci sono, d'altro canto, prodotti che vivono a metà strada tra il fantastico e la fantascienza".

Ciò significa "che il fantasy alla Tolkien sta cedendo il passo a queste nuove forme che vanno per la maggiore". Autrice fino ad ora di 15 libri pubblicati, Troisi chiarisce che non c'è il rischio di ripetersi dal momento che " ci sono moltissime possibilità narrative perché la caratteristica del genere è quella di inventare nuovi mondi. Il suo punto di forza è che si rivolge ai giovani appassionati tra i 10 e 13 anni, lettori tra i più forti in Italia".

fonte: AdnKronos

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