domenica 6 maggio 2012

La rivincita del bianco e nero

In un momento in cui iPhone, cellulari e Pinterest permettono a tutti di sentirsi fotografi professionisti, l’immagine d’autore si prende la rivincita. È questa l’impressione che si ricava tra gli stand di Mia Fair, la fiera internazionale di fotografia che, dopo la preview di ieri, apre oggi al pubblico al Superstudio Più di Milano.
Il successo della prima edizione dell’anno scorso ha fatto crescere la kermesse che sfodera 268 espositori e oltre 200 «minipersonali», secondo la formula di un fotografo per galleria. Buona la presenza di gallerie straniere non solo dall’Europa. La novità di quest’anno è Fine Art un intero padiglione dedicato alla moda come specchio della società: maestri del dopoguerra come Ugo Mulas e Alfa Castaldi offrono ricordi indimenticabili di un’Italia in crescita vertiginosa per gusto, stilisti, raffinatezza.
E ci sono anche i reporter «prestati» a riviste patinate, come Klein e Leiter, seguiti negli anni 80 e 90 da Comte, Watson, Gemelli, Ritts. Uli Weber e Rodney Smith concludono la rassegna accanto a Sidibé e Sartorialist, esponenti di altri continenti.
Mentre la querelle tra digitale e analogico suscita ancora infervorate discussioni tra gli addetti ai lavori, si assiste a un vero revival di splendide immagini anni 60-70. Basta infatti visitare la Galleria Forma e incantarsi fra i celebri «pretini» di Mario Giacomelli, oppure spostarsi da Guido Harari, alla Wall Of Sound Gallery, per ammirare gli scatti dell’americano Art Kane con i grandi del jazz: ben 57, molti dei quali sorridenti in posa di primo mattino sulle scale a Harlem...
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