Lo scrittore argentino
Alejandro Guillermo Roemmers ha tentato un azzardo che farà forse storcere il naso ai più intransigenti: scrivere un ideale seguito de
"Il piccolo principe". Esce infatti oggi nelle librerie "
Il ritorno del giovane principe", edito da Corbaccio.

In questo romanzo il protagonista è ancora il bambino che ha fatto innamorare generazioni di lettori in ogni continente, e che, ormai diventato ragazzo, lascia di nuovo il suo asteroide per far visita alla Terra. Non viene tradito l’immaginario ormai fissato nelle menti di tutti: capelli del colore del grano, occhi azzurri, viso dolce, mantello blu, pantaloni bianchi e stivali neri. La formula che dà il via al racconto è la stessa dell’originale, con uno strano e inaspettato incontro tra il principe e il narratore, in un luogo isolato e dimenticato dal mondo, che stavolta è l’incantevole Patagonia. Tra i due inizia un profondo dialogo, un percorso spirituale che li porterà a toccare temi come il perdono, la gioia di vivere, l’amore per le piccole cose e per il prossimo.
Non è il primo caso in cui il personaggio sopravvissuto al proprio autore rivive grazie alla penna di qualche altro intraprendente (o furbo?) scrittore. Oltre a un esperimento francese del 2000 sempre con il principe di Saint-Exupery (
Il ritorno del piccolo principe di Jean-Pierre Davidts), ricordiamo due esempi come il discusso annuncio del
seguito de Il giovane Holden di Salinger ad opera dello svedese Frederik Colting, e il caso di
Philip Marlowe, la creatura letteraria di Raymond Chandler, che ha avuto altri tre “patrigni”...
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