lunedì 21 maggio 2012

Italiani: sì al doppio cellulare, no ai libri...

Passano sempre meno libri tra le mani degli italiani. I lettori, di tutte le età, sono diminuiti. Secondo l'Istat, nel 2011 sono poco meno di 26 milioni quelli che hanno letto almeno un libro, il 45,3% della popolazione. L'1,5% in meno rispetto al 2010. Di questi 26 milioni quasi la metà non ha letto più di tre libri che non fossero legati a motivi scolastici o professionali. Solo il 13,8% appartiene alla categoria dei lettori "forti", quelli che cioè hanno letto almeno un libro al mese. Il primato resta alle donne, il 51,6% legge almeno un libro all'anno, contro il 38,5% degli uomini. Una differenza marcatissima tra i 15 e i 44 anni, ma che tende a stabilizzarsi oltre i 60 anni.

I lettori più assidui sono i ragazzi tra gli 11 e i 17 anni (60,5%). L'ambiente familiare è importantissimo: legge il 72% dei ragazzi tra sei e 14 anni, figli di lettori, mentre la percentuale cala al 39% se i genitori non leggono. Anche il titolo di studio influisce fortemente sui livelli di lettura, specialmente a parità di età: si va da un massimo dell'81,1% tra i laureati a un minimo del 27,9% tra chi ha la licenza elementare o nessun titolo di studio. Rispetto al 2010 la quota di lettori tra le persone in possesso di un diploma di scuola secondaria inferiore o superiore è diminuita di circa due punti percentuali. Con riferimento alle persone di 15 anni e più, se si tiene conto della condizione professionale, si evidenziano livelli di lettura superiori alla media tra dirigenti, imprenditori e liberi
professionisti (69%), direttivi, quadri e impiegati (66,3%) e studenti (65,3%). I più bassi livelli di lettura si registrano tra gli operai (32%), i ritirati dal lavoro (33,6%) e le casalinghe (34,4%).

Al Centro-Nord si legge di più. La percentuale di lettori è superiore al 48% della popolazione, mentre al Sud e nelle Isole si scende sotto il 35%. Un'eccezione tra le regioni del Mezzogiorno è la Sardegna, dove la quota dei lettori è superiore alla media nazionale (46,7%)...

fonte: la Repubblica.it - read more at la Repubblica online

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