Sono stati selezionati i 5 libri in corsa per il Premio Campiello 2012
che verrà assegnato il prossimo primo settembre. Durante le
selezioni di ben 206 romanzi in lizza, è stato premiato come
Miglior
Opera Prima “Il trono vuoto”
dell’esordiente Roberto Andò.
La giuria, presieduta da Massimo Cacciari, ha scelto poi i cinque finalisti della
50° edizione del concorso.
Ecco la cinquina dei titoli in gara:
La collina del vento, di Carmine Abate –
MondadoriPaolo Orsi sale sulla collina alla ricerca della
mitica città di Krimisa e la campagna di scavi si tinge di giallo, gli Arcuri
cominciano a scontrarsi con l’invidia violenta degli uomini, la prepotenza del
latifondista locale e le intimidazioni mafiose. Testimone fin da bambino di
questa straordinaria resistenza ai soprusi è Michelangelo Arcuri, che molti anni
dopo diventerà il custode della collina e dei suoi inconfessabili segreti.
Più alto del mare, di Francesca Melandri –
RizzoliAnni 70. Luisa, gambe da contadina e sguardo tenace, e
Paolo, ex professore di filosofia con un peso nel cuore. Salgono su un furgone.
Sono diretti al carcere di massima sicureza.
Con questo romanzo Francesca
Melandri continua la sua ricerca tra gli interstizi della storia, raccontandoci
anni che pesano anche se li vogliamo lontani, inattuali. Il suo sguardo recupera
le vite dei parenti dei colpevoli, vittime a loro volta ma condannate a non
essere degne di compassione. E le accompagna fino a una notte in cui i destini
che sembravano scritti si prendono la loro rivincita.
Il senso dell’elefante, di Marco Missiroli
– GuandaPietro è il nuovo portinaio, ha lasciato all’improvviso
la sua Rimini per affrontare un destino chiuso tra le mura del palazzo su cui
sta vegliando. Era prete fino a poco tempo prima, ora è custode taciturno di
chiavi e appartamenti, segnato da un rapporto enigmatico con uno dei condomini,
il dottor Martini, un giovane medico che vive con moglie e figlia al secondo
piano. Perché Pietro entra in casa di Martini quando non c’è? Perché lo segue
fino a condividere con lui una verità inconfessabile? Il segreto che li unisce
scava nel significato dei rapporti affettivi, veri protagonisti di un intreccio
che si svela a poco a poco
Tutti i colori del mondo, di Giovanni
Montanaro – Feltrinelli1881, Gheel, anche conosciuto come “il
paese dei matti”. Teresa Senzasogni non è pazza, ma come tale è stata registrata
per poter godere, come è uso in quel villaggio fiammingo, dell’ospitalità della
famiglia Vanheim. Tersa incontra in quel luogo di follia un uomo schivo e rude,
ma con lo sguardo acceso: Vincet Van Gogh.
Il romanzo di Giovanni Montanaro è
una lunga letterache si trasforma in una storia di anime in gabbia, di
sentimenti che vogliono lasciare il segno e di un bisogno di libertà grande
quanto l’immaginazione che lo contiene.
Nel tempo di mezzo, di Marcello Fois –
Einaudi L’approdo: un ritorno obbligato alla terra di origine
sconosciuta tutta da riscoprire ma già presente nei geni del protagonista,
Vincenzo con un cognome tutto sardo Chironi. Le vicende sue e dei personaggi a
cui si riferisce, il nonno ferraro, la zia, si svolgono tra la speranza e il
dolore consapevole di vivere. La saggezza degli avi, il riscatto di una donna,
un paese. Il processo di formazione di un uomo e poi, finalmente, l’incontro con
l’Amore.