Debutto, nelle settimane scorse, per Roma Caput Vini, il romanzo edito da Mondadori, scritto a quattro mani da Giovanni Negri e dalla moglie Elisabetta Petrini.
Il romanzo svela il rapporto profondissimo che esiste fra Roma e il vino, e dal punto di vista storico è la dimostrazione di come Roma sia stata per il vino ciò che l'America è stata per la Coca Cola: tutto.
A svelare il cuore di questo romanzo - che per la sua copertina sceglie accattivanti particolari di pitture antiche dominate da meravigliosi grappoli - è uno dei due autori, Giovanni Negri: "Vino e legioni, vino e gioco, vino e sesso, vino e politica nell'antica Roma credo siano raccontati senza pesantezze e senza noia. Ma il cuore del libro è rappresentato dalla clamorosa scoperta effettuata recentemente dal professor Attilio Scienza, della Cattedra di Viticoltura dell'Università di Milano e studioso di genetica della vite. Grazie alle ricerca della sua equipe e alle più avanzate tecniche di analisi del dna, oggi scopriamo che ben 78 vitigni europei sono i pronipoti genetici del vitigno affidato dall’imperatore Marco Aurelio Probo alle proprie legioni, affinché fosse impiantato in ogni terra dell’impero, dalla Britannia alla Pannonia".
Questo vitigno - l’heunisch (unno) - è anche il vitigno che sino all’Alto Medioevo ha prodotto i due terzi di tutto il vino europeo. I vini d’Europa hanno perciò da oggi il proprio padre putativo in Marco Aurelio Probo, in Roma la potenza militare ma anche agricola che insedia la vite sul continente, nelle legioni romane l'imponente strumento che Probo volle trasformare - in tempo di pace - nel più formidabile strumento di diffusione e coltivazione della vite.
Insomma, la più moderna tecnica di ricerca rende oggi finalmente noto ciò che accadde dal 280 dopo Cristo in poi, quando Marco Aurelio Probo cancellò l’editto di Domiziano, selezionò un vitigno e impose ai legionari di impiantarlo in tutto l’Impero. Fu questo il vero battesimo della viticoltura in tutta Europa, ed è per questo che oggi possiamo ridefinire Roma capitale d'Italia anche come Roma Caput Vini.
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