Nasce dal bisogno di poter scrivere alla velocità con la quale si parla, per fissare immediatamente su carta tutte le informazioni ascoltate.
Esistono tanti sistemi diversi di stenografia: in genere essi sostituiscono i simboli dell'alfabeto latino con segni che, per le loro forme particolari, possono essere riprodotti con maggiore celerità, per esempio linee dritte, cerchi, etc.
Ad oggi, comunque, la stenografia è stata in parte soppiantata dalla stenotipia, che si basa su concetti analoghi, ma fa uso di macchine apposite.
La stenografia era probabilmente già utilizzata ai tempi di Senofonte e sicuramente i Romani la adoperavano. Marco Tullio Tirone, il segretario di Cicerone, per trascrivere i discorsi di quest'ultimo aveva infatti inventato quelle che poi furono chiamate notae tironianae, un sistema di circa 4000 simboli che sostituivano le radici verbali o le loro lettere finali: questo sistema fu poi adottato per diversi secoli finché, dopo l'XI secolo, cadde quasi completamente nell'oblio.
La stenografia moderna ha inizio verso la fine del XVI secolo e si sviluppa per circa due secoli con l'invenzione di diversi linguaggi, quali il Taylor e il Pitman , soprattutto in Inghilterra.
Nel sistema Noë i segni rappresentano suoni, parti di parole, parole, o intere espressioni.
Esistono tanti sistemi diversi di stenografia: in genere essi sostituiscono i simboli dell'alfabeto latino con segni che, per le loro forme particolari, possono essere riprodotti con maggiore celerità, per esempio linee dritte, cerchi, etc.
Ad oggi, comunque, la stenografia è stata in parte soppiantata dalla stenotipia, che si basa su concetti analoghi, ma fa uso di macchine apposite.
La stenografia era probabilmente già utilizzata ai tempi di Senofonte e sicuramente i Romani la adoperavano. Marco Tullio Tirone, il segretario di Cicerone, per trascrivere i discorsi di quest'ultimo aveva infatti inventato quelle che poi furono chiamate notae tironianae, un sistema di circa 4000 simboli che sostituivano le radici verbali o le loro lettere finali: questo sistema fu poi adottato per diversi secoli finché, dopo l'XI secolo, cadde quasi completamente nell'oblio.
La stenografia moderna ha inizio verso la fine del XVI secolo e si sviluppa per circa due secoli con l'invenzione di diversi linguaggi, quali il Taylor e il Pitman , soprattutto in Inghilterra.
Nel sistema Noë i segni rappresentano suoni, parti di parole, parole, o intere espressioni.
I segni assumono diverso significato in base alla loro posizione rispetto alla riga e al tratto marcato o leggero con cui sono scritti. Altri sistemi sono quelli di Giovanni Vincenzo Cima, di Erminio Meschini e Stenital Mosciaro (di Abramo Mosciaro): quest'ultimo è sicuramente il più recente ed è insegnato in molte scuole italiane. Altri sistemi assolutamente moderni come il sistema Pioletti Minuto (eseguito con la macchina per scrivere e quindi considerato come una forma di stenotipia) e il sistema Ste.Lo di Riccardo Bruni (potenzialmente applicabile alla trascrizione automatizzata del personal computer) sono stati utilizzati per ora a livello sperimentale, ottenendo ottimi risultati sia nelle gare di stenografia sia nei concorsi.
Curiosità: in Italia la stenografia è stata utilizzata fino al 2000 nel campo della resocontazione parlamentare per verbalizzare le Assemblee della Camera dei deputati (in cui il resoconto sommario vi è dal 1879), mentre al Senato della Repubblica si utilizza la stenotipia (in cui il resoconto sommario vi è dal 1882). Oltre al resoconto sommario, al Parlamento Italiano vi è il resoconto stenografico integrale, che a partire dal 1967 per la Camera dei deputati e dal 1983 per il Senato della Repubblica, tradizionalmente viene pubblicato il giorno successivo alla seduta.
fonte: Wikipedia
Curiosità: in Italia la stenografia è stata utilizzata fino al 2000 nel campo della resocontazione parlamentare per verbalizzare le Assemblee della Camera dei deputati (in cui il resoconto sommario vi è dal 1879), mentre al Senato della Repubblica si utilizza la stenotipia (in cui il resoconto sommario vi è dal 1882). Oltre al resoconto sommario, al Parlamento Italiano vi è il resoconto stenografico integrale, che a partire dal 1967 per la Camera dei deputati e dal 1983 per il Senato della Repubblica, tradizionalmente viene pubblicato il giorno successivo alla seduta.
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