Professioniste affermate costrette a emigrare in America per vedere riconosciuto il proprio talento, l’esperienza di imprenditrici, scienziate e docenti universitarie e il pericolo per il nostro Paese di disperdere risorse vitali per lo sviluppo. Dalla manager televisiva all’architetto designer, fino all’unica docente donna di Matematica Pura al prestigioso Mit di Boston: sono queste le italiane raccontate in Goodbye Italia-Ovvero, la repubblica che ripudia il lavoro delle donne (Castelvecchi RX) libro di Cinzia Dato e Silvana Prosperi: donne costrette a emigrare per trovare le opportunità e quei riconoscimenti che il loro Paese nega.
E che invece hanno trovato negli Stati Uniti, dove l’impegno e il merito vengono premiati e dove il lavoro in rosa non fa paura. Perché l’impiego femminile è il più importante motore di sviluppo mondiale, e investire sulle donne significa investire sul futuro.
Cinzia Dato e Silvana Prosperi affrontano la questione attraverso il racconto di ventisette professioniste che hanno scelto di vivere e lavorare in un Paese diverso, pur mantenendo con quello d’origine un forte legame.
Cinzia Dato e Silvana Prosperi affrontano la questione attraverso il racconto di ventisette professioniste che hanno scelto di vivere e lavorare in un Paese diverso, pur mantenendo con quello d’origine un forte legame.
Il racconto delle loro esperienze negli States, narrato nel libro, offre lo spunto per una riflessione più ampia su discriminazione, fuga delle intelligenze, nepotismo e burocrazia, ed è un atto d’accusa contro la miopia di classi dirigenti ingessate e il disinteresse delle istituzioni.
Uno sguardo lucido sulla crisi del Sistema Italia, ma allo stesso tempo uno stimolo per rendere il Bel Paese più moderno e competitivo.
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