lunedì 30 gennaio 2012

Modus legendi...


Oggi la tecnologia è diventata così popolare che molte persone la preferisce ad un buon libro. Anzi: spesso la lettura è considerata più un obbligo che un piacere.

Ci sono molti tipi di persone, alcune amano la lettura e altre che non la amano per niente. Ma una cosa è evidente: coloro che conoscono la grande gioia che proviene dalla lettura hanno vite più ricche e prospettive più ampie rispetto a chi non ama leggere.

“Incontrare” un buon libro è come incontrare un grande insegnante.

In un’intervista, Alain Elkann, scrittore e giornalista, disse: “Chi ha letto dei libri e ha il gusto della lettura certamente si trova meglio di chi non li ha letti, perché leggere libri è come laurearsi continuamente, come continuare ad andare avanti, a studiare, a conoscere, nulla ti insegna più dei libri.”

Leggere è inoltre un privilegio esclusivo degli esseri umani: nessun'altra creatura vivente possiede le stesse capacità.

Attraverso la lettura possiamo venire a contatto con centinaia di migliaia di altre vite oltre che con la nostra e possiamo comunicare con saggi e filosofi che sono vissuti migliaia di anni fa.

Leggere è come fare un’escursione. Si può viaggiare in ogni direzione e conoscere nuovi luoghi e nuove persone. Leggere trascende il tempo. I libri ci trasportano in altri paesi dove possiamo incontrare personaggi che possono diventare i nostri maestri di vita, che possono aiutarci a trovare le risposte ai nostri quesiti.

Ci sono tuttavia alcune scorciatoie che, chi non ama particolarmente i libri, imbocca volentieri per "sentirsi acculturato a sufficienza", senza troppa fatica:

- la lettura frettolosa, quella per farsi un’idea e un‘opinione sul libro
- la lettura incompleta, quella che si limita a uno o due capitoli
- la lettura empatica, quella dei libri che fanno parte della nostra cultura e di cui parliamo anche senza averli letti
- la lettura sociale, quella che ci porta a schierarci per un libro a seconda della parte sociale che la sostiene
- la lettura simulata, quando fingiamo di aver letto un libro solo per il suo prestigio sociale
- la lettura politica, quando ci formiamo un’opinione su un libro per via dello scalpore che ha suscitato...
E voi, di quale categoria fate parte? Di quella dei lettori "escursionisti" oppure di quella dei lettori "delle scorciatoie"?

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