
Ebbene, la titolare della portineria del numero 7 di rue de Grenelle, la scorbutica ma letteratissima protagonista del fortunato romanzo di Muriel Barbery, rivelatosi un autentico caso letterario, sembra avere fatto scuola anche nella nostra narrativa. Non sarà un caso, infatti, che al mestiere apparentemente anonimo del portinaio siano ispirati due romanzi di recente pubblicazione
come "ll senso dell’elefante" di Marco Missiroli, e "Le parole perdute" di Amelia Lynd che Nicola Gardini ha pubblicato per la Feltrinelli.

Portinaia, o custode (come preferisce definirsi), è anche l’Elvira del romanzo condominiale scritto da Gardini e ambientato nello stabile d’una fantomatica via Icaro dove l’arrivo dell’anziana ed enigmatica Amelia Lynd, ostracizzata dagli altri inquilini, fa lievitare reazioni imprevedibili. Sarebbe facile, ma ingiusto, liquidare questa singolare concomitanza narrativa con un semplice effetto riccio, un modo per sfruttare la scia d’un titolo di successo. A ben guardare, infatti, la presenza del portinaio, questo guardiano della soglia, umile erede di Cerbero e dell’arcangelo Gabriele, è da sempre tutt’altro che irrilevante nel mondo del romanzo...
fonte Silvia Tomasi - read more @ Panorama.it
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