Una delle cose che mio padre - fin dai tempi delle mie prime esperienze lavorative - è sempre andato ripetendo, è stata che "non ha importanza quale lavoro tu faccia nella vita, perché ogni lavoro - se svolto con onestà, nei confronti sia degli altri ma soprattutto verso te stesso - ha la sua dignità. Che non deve mai essere calpestata"...
Perché allora mi trovo sempre più spesso a dovermi scontrare con mentalità chiuse, che non riescono ad andare oltre il proprio orticello, che quasi quotidianamente riducono il mio lavoro in un lavoro di serie B, che lo denigrano, che giudicano il mio impegno, la mia passione (ed il mio tempo) inferiore rispetto al loro?
Dov'è la dignità del mio operato? Perché deve esistere un confine tra il valore del mio lavoro e quello del tuo?
Tutto questo fa male, molto male...
Tutto questo fa male, molto male...
by Ragno
Nessun commento:
Posta un commento