
Víctor Mujica, il suo obiettivo, si trova ad Istanbul per un convegno di organizzazioni non governative. Il killer lo pedina ma commette l'errore di attaccare un agente americano in borghese nell'albergo di Mujica. Rischia anche la vita nel bazar della città, dove due turchi tentano di ucciderlo: i due però vengono uccisi proprio dall'obiettivo del killer. Mujica scopre così che dovrà essere ucciso, per stessa ammissione dell'assassino.
Uscendo allo scoperto, il killer si è condannato alla pensione. L'"uomo degli incarichi" lo incontra a Parigi e lo saluta per l'ultima volta, dicendogli di portare a termine l'incarico e ritirarsi. Inoltre, gli spiega che l'uomo che deve uccidere è un trafficante di droga che ha dato fastidio al mercato statunitense. Il killer parte per Città del Messico e dopo aver aspettato una giornata intera sotto la sede dell'organizzazione di Mujica, entra e lo trova in compagnia della sua ex fidanzata. L'amore che prova per lei passa in secondo piano rispetto alla professionalità: il killer uccide entrambi e fa esplodere il palazzo con una fuga di gas.
Si tratta di un romanzo breve, scritto con uno stile veloce, secco ed essenziale. La critica ne ha risaltato il carattere di brevità «fulminante» e l'ha messo in parallelo con Un nome da torero, altro romanzo dell'autore cileno. Altri hanno definito il romanzo «prevedibile».
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