Con tale iniziativa si vuole richiamare l’attenzione sull’immensa ricchezza linguistica che l’Europa vanta, come sostiene la Vicepresidente dell’Unione federalista delle comunità etniche europee (FUEV), Martha Stocker: “Solo pochi sanno che soltanto in Europa, oltre alle 23 lingue ufficiali, vengono parlate come lingua madre altre 60 lingue regionali e minoritarie e spesso le stesse minoranze linguistiche non sono consapevoli del valore aggiunto e dei vantaggi legati a questa pluralità. La lingua madre però è la prima lingua che impariamo, con la quale noi socializziamo e che quindi, in quanto fondamento della nostra identità, deve venire tutelata a ogni costo.“La FUEV si adopera a favore delle minoranze autoctone e linguistiche con progetti e con interventi e proposte concrete per la predisposizione di provvedimenti a salvaguardia delle minoranze linguistiche e della loro lingua madre che di volta in volta vengono inoltrati agli uffici competenti a livello europeo, a partire dalla Commissione fino al Parlamento.
La tutela delle minoranze linguistiche e delle lingue minoritarie deve essere promossa con iniziative a più ampio respiro rispetto a singole giornate d’azione, ritiene Stocker. Sono già stati ottenuti risultati concreti nell’ambito della tutela e del riconoscimento delle lingue minoritarie, tuttavia, secondo la Vicepresidente della FUEV, le criticità da affrontare sono ancora molte. Uno strumento concreto e funzionale sarebbe certamente l’istituzione, come si chiede da anni, dell’Agenzia europea per la pluralità linguistica e l’apprendimento delle lingue, pensata come un’entità centrale istituzionale cui da un lato compete l’attuazione di piani d’azione della Commissione europea e dall’altro il rilevamento e la raccolta dei dati sulla situazione delle lingue minoritarie nell’UE. Questa agenzia dovrebbe diventare il centro di riferimento per le minoranze autoctone.
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