... si incontreranno per tre volte, ma ogni volta sarà l'unica, e la prima, e l'ultima...
"Tre volte all'alba" di Alessandro Baricco raccontano una storia verosimile che, tuttavia, non potrebbe mai accadere nella realtà. Raccontano infatti di due personaggi che si incontrano per tre volte, ma ogni volta è l'unica, e la prima, e l'ultima. Lo possono fare perché abitano un Tempo anomalo che inutilmente si cercherebbe nell'esperienza quotidiana. Lo allestiscono le narrazioni, di tanto in tanto, e questo è uno dei loro privilegi.
Dopo poco mesi dall’uscita del romanzo “Mr Gwyn”, Baricco esce con un nuovo libro che, nel suo precedente romanzo, già era menzionato. Lo scrittore ci narra tre storie vissute nella luce appena spuntata dell’alba, ogni racconto vede protagonisti due sconosciuti, che si incontrano per caso e si aprono all’altro rivelandosi, parlando di se stessi e lasciandosi accogliere nell’anima del loro interlocutore, tutti personaggi che hanno un passato importante alle spalle dal quale hanno dovuto prendere le distanze per ricominciare.
Tutte tre le storie non solo hanno in comune l’alba, ma iniziano sempre nella hall di un albergo e, nonostante siano vicende staccate tra loro, in alcuni punti si sfiorano leggermente dando vita a un filo invisibile che le lega.
Alessandro Baricco è tra gli scrittori italiani più abili ed amanti ed in “Tre volte all’alba” dimostra ancora una volta di aver pubblicato - dietro ad una scrittura ermetica che forse non sempre viene capita ed apprezzata - un’idea originale e ben gestita. Nonostante ciò, resta dell'amarezza: il suo talento ancora una volta ha dovuto cedere il passo al bisogno di scrivere, qualsiasi cosa, al pubblicare, qualsiasi cosa... I suoi fans si aspettavano - però - qualcosa in più.
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