giovedì 9 agosto 2012

Carroll e le foto di nudo di Alice nel Paese delle Meraviglie

Lewis Carroll, pseudonimo di Charles Lutwidge Dodgson (1832 – 1898), è stato uno scrittore, matematico, fotografo e logico britannico. È celebre soprattutto per i due romanzi Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò, opere che sono state apprezzate da una straordinaria varietà di lettori, dai bambini a grandi scienziati e pensatori

Forse non tutti sanno però che, nel 1856, Dodgson iniziò a interessarsi alla neonata arte della fotografia, che si rivelò strumento ideale per esprimere la sua filosofia centrata sull'idea della divinità di ciò che egli chiamava "bellezza": uno stato di grazia, di perfezione morale, estetica e fisica.
Dodgson trovava questa bellezza nel teatro, nella poesia, nelle formule matematiche e soprattutto nella figura umana. In seguito, giunse a identificare questa idea di bellezza con il recupero dell'innocenza perduta dell'Eden.
Dal saggio Lewis Carroll, Photographer di Roger Taylor, che contiene tutte le foto di Dodgson ancora in nostro possesso, risulta che oltre la metà dei suoi lavori erano ritratti di bambine. La maggior parte delle ragazze ritratte scrivevano il proprio nome in un angolo della stampa, per cui i loro nomi sono quasi tutti noti. La sua modella preferita era Alexandra Kitchin ("Xie"); Dodgson la ritrasse circa cinquanta volte fra i 5 e i 16 anni.

Il fatto che Dodgson fotografasse o disegnasse ragazzine nude ha contribuito alla tesi che fosse un pedofilo; si pensa che Dodgson abbia distrutto, o restituito alle famiglie, le fotografie di nudo. Almeno sei stampe son tuttavia sopravvissute e quattro di esse sono state date alle stampe. Uno degli obiettivi evidenti della fotografia di Dodgson è quello di liberarsi del pesante fardello della simbologia vittoriana, ritraendo le sue giovani modelle più come fate, libere creature dei boschi, che come beneducate damigelle della buona società inglese.
La passione di Dodgson per le ragazze e le bambine (e in particolare per Alice Liddell), la sua collezione di foto di bambine di Oscar Rejlander, le foto che lo stesso Dodgson scattò e altri elementi della sua biografia hanno da lungo tempo portato alla nascita di teorie sulla sua presunta pedofilia, sebbene pochissimi siano arrivati a suggerire che Dodgson abbia mai oltrepassato i confini dell'amore platonico per le sue giovani amiche.

Dodgson utilizzò la fotografia anche per introdursi nei circoli sociali più esclusivi. Smise improvvisamente di fotografare nel 1880, dopo 24 anni di attività e oltre 3000 foto. Meno di un terzo di queste immagini sono sopravvissute; alcune sono state deliberatamente distrutte dallo stesso autore. È andato perduto anche il diario in cui Dodgson annotava minuziosamente le condizioni in cui aveva realizzato ciascuno scatto.

Dimenticato dal 1920 al 1960 a causa dell'avvento del modernismo, Carroll/Dodgson viene oggi considerato uno dei più grandi fotografi dell'epoca vittoriana, e certamente uno di quelli che ha maggiormente influito sulla fotografia artistica moderna.

fonte: Wikipedia

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