martedì 7 agosto 2012

Quelle letture lasciate a metà

Cosa state leggendo in questi giorni?

Una domanda nella quale capita spesso di imbattersi sui social net, in particolare quelli che trattano di libri, frequentati soprattutto da lettori accaniti.

Sorrido, perché non ho mai risposto. La mia risposta infatti non può che essere, sempre e comunque: "Leggo, e tanto basta!".

Questa volta invece rispondo. E non perché abbia smesso di leggere - quello mai - ma bensì perché i libri che negli ultimi giorni mi sono capitati tra le mani sono quelli che da tanto, troppo, tempo erano fermi sul mio comodino, in stand by, letti e lasciati a metà, in attesa di venire finiti.

Ebbene, l'ho fatto: ne ho terminati un paio. E sono soddisfatta. Di averli finiti.

"Antologia di Spoon River" di Edgar Lee Masters non mi ha deluso... Anzi. Le "chiacchierate" tra i morti del villaggio del Middle West americano, che rivelano i segreti delle loro vite ed attraverso epitaffi smentiscono le parole incise sulle pietre tombali, sono pura poesia, messaggio di autenticità, grandezza e piccolezza umana.

"Il castello dei Pirenei" di Jostein Gaarder invece mi ha lasciato indifferente. Dopo aver apprezzato - e non poco - "Il mondo di Sofia" e "La ragazza delle arance", mi aspettavo qualcosa di più profondo. Questa storia d'amore costruita su scambi di e-mail, viaggi a ritroso nel tempo e nello spazio, tende a dare immagini troppo personali degli elementi spirituali contenuti, distorcendo la visione della vita e delle grandi domande che ognuno di noi si pone.

La pila intanto - finalmente - si abbassa. Ma altro c'è ancora in sospeso. Da terminare. Ecco cosa sto leggendo in questi giorni.


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