La bottega del caffè è una delle più importanti commedie di
Carlo Goldoni ed una di quelle che preferisco. Composta nel
1750, all'interno della stessa si sviluppa un intermezzo composto da Goldoni nel
1736, inizialmente diviso in tre parti; l'enorme successo del soggetto spinse il
commediografo a tornarci sopra, ampliandolo fino a crearne una commedia in tre
atti. È considerata uno dei suoi testi più fortunati. La commedia venne
rappresentata per la prima volta a Mantova, il 2 maggio di quell'anno, con gran
successo. Fu poi portata a Venezia dove venne replicata per dodici
volte.
L'azione della commedia vera e propria si
avvia alle prime luci dell'alba di un mattino d'inverno a Venezia, durante il
Carnevale, per concludersi quando scende la notte. Il caffettiere Ridolfo si sta
prendendo a cuore la sorte del giovane mercante di stoffe Eugenio, che da
qualche tempo frequenta assiduamente la casa da gioco di Pandolfo. Lì Eugenio ha
subìto perdite ingenti giocando a carte con Flaminio, un giovane torinese che si
spaccia per nobile.
La moglie di Eugenio, Vittoria, cerca invano di far
ravvedere il marito. Allo stesso scopo è giunta a Venezia da Torino la moglie di
Flaminio che, travestita da pellegrina, ignora la nuova identità assunta dal
marito, ed è esposta alle insidie tessute da don Marzio. Quest'ultimo è un
nobile napoletano prepotente, ambiguo e chiacchierone, che prova piacere nel
frapporre ostacoli al desiderio delle due mogli di ricondurre sulla retta via
Eugenio e Flaminio; trova anzi modo di indurli a festeggiare la ritrovata
libertà quando pensa di aver allontanato definitivamente le due donne, e unisce
ai festeggiamenti la ballerina Lisaura che, ignara del fatto che Flaminio fosse
già sposato, sperava di diventare sua moglie per poter così abbandonare il
paese.
I tranelli di don Marzio trovano un fiero oppositore nel caffettiere
Ridolfo e nel suo garzone Trappola, che aprono gli occhi a Eugenio e a Flaminio:
pentiti, i due si ricongiungono alle mogli, mentre don Marzio lascia la
città.
fonte: Wikipedia
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lunedì 14 gennaio 2013
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