La saga lacuale di Andrea Vitali vira negli anni Sessanta, mettendo tra parentesi i prediletti anni Trenta. E' un'icona del boom ad accendere la felpata, sapida, "svitata" nuova storia del medico di Bellano, sul lago di Como. Una Seicento bianca.
A Ercole Correnti, ventinovenne promesso sposo, l'utilitaria rammenta un viaggio d'antan, di lui bambino, con mamma e papà e uno zio, infallibile seduttore. Indimenticabile, ma anche un po' misteriosa, quella gita, come lo zio Pinuccio, "nato gagà", come diceva sua sorella Assunta. Ma anche insuperabile cacciaballe: raccontava di essere mediatore d'affari per i grandi produttori di seta del comasco. Grazie ai suoi mirabolanti racconti, era in grado di affascinare qualunque femmina gli capitasse a tiro. Ercole, di quella gita, riuscirà a scoprirne i retroscena solo vent'anni dopo, in quell'afosa domenica di fine agosto.
In "Regalo di nozze" Vitali procede per dilatazione, indugiando su particolari domestici, minuti, e
pantografandoli fino a far loro assumere il respiro di un’epica tranquilla,
riconciliata con la sua dimensione di provincia.
La prosa è sublime, perché la fotografia che l'autore ne fa vira al seppia degli anni Sessanta, con gente
semplice che poco a poco accede a un benessere nuovo, e ai suoi simboli. Proprio come quella
Seicento, sotto il cui cofano batte il motore di un segreto, che sarà bello
scoprire poco a poco, pagina dopo pagina.
... dalla Divina Commedia ad Harry Potter, passando per Gutenberg, gli e-books, i social-media, la grammatica italiana e le recensioni, la poesia e i classici, la letteratura per i bambini di ieri, oggi e domani, la fotografia e l'arte, le nuove forme di comunicazione... e giù giù fino all'editoria, alle biblioteche, agli incipit, agli appuntamenti letterari, alle mostre, alle novità, agli esordienti. Per i quali - non lo nego - ho un debole...
lunedì 7 gennaio 2013
Il "Regalo di nozze" di Andrea Vitali
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