I lettori hanno tutto il diritto di scegliere un libro per quello che gli piace di più: la storia, la rilegatura, la carta, la copertina, fosse anche solo il segnalibro. Perché mai dovrebbe essergli proibito? Senza contare che scegliere un libro è ben diverso dal giudicarne la qualità letteraria, operazione che, giocoforza, segue la scelta del libro. E allora come scegliere (e non giudicare) un libro dalla copertina?
Se cercate un thriller con elicotteri che precipitano e grandi esplosioni non dirigetevi verso colori pastello e carta da zucchero, ma puntate risolutamente verso i toni del nero, del rosso e del verde acido, meglio se lucidi (ma occhio al paranormal romance! I colori sono gli stessi, ma trovate sempre un po’ di sangue o di brillantini in copertina). Da quelli con un marine, un pilota, o un cecchino sappiate che probabilmente hanno tratto un videogioco (o viceversa), da quelli con i sottomarini un film, da quasi tutti qualcosa con Steven Seagal.
Allo stesso modo, se avete voglia di una bella storia d’amore puntate sui colori tenui. Se cercate una sfumatura più conviviale fidatevi delle tazze (da tè, da caffè espresso, da caffè americano…), per le storie più dinamiche le gambe sono quello che ci vuole (ripiegate, incrociate, danzanti, nervose), per quelle più intimiste puntate sui piedi (nudi, vestiti con ballerine, dritti sulle punte, incrociati, dalle unghie smaltate ecc…), per sognare servono invece occhi chiusi e capelli rossi.
Cercate un noir? Sappiate che in Italia il noir in copertina prevede una pistola. Non un coltello, una pistola, ci sono delle tradizioni molto precise. Ecco perché se vedete un noir con su un coltello dovete stare in guardia: potrebbe trattarsi di un capolavoro fuori da ogni canone, oppure no. Se invece avete voglia di leggere un classico senza tempo scegliete un libro con in copertina un quadro del romanticismo e andrete sempre sul sicuro. Cercate un saggio di tecnologia? Da qualche anno a questa parte ci sono buone probabilità che abbia una copertina bianca (Apple docet), quelli con i titoli più ingombranti di solito sono di indirizzo generale, ma se invece in copertina trovate dei volti siete già a cavallo dello scaffale “guru”.
Insomma, scegliere un libro dalla copertina è la cosa più normale del mondo, l’importante è assicurarsi che si tratti di una copertina bella: un editore serio, infatti, avrà sempre rispetto del proprio lettore (e dei propri autori) e di certo eviterà di mandare in libreria le proprie storie in maniche di camicia. Perciò state tranquilli: se la copertina tutto sommato si difende, proprio male non potete cadere.
fonte: Giulio Passerini @ Panorama.it
... dalla Divina Commedia ad Harry Potter, passando per Gutenberg, gli e-books, i social-media, la grammatica italiana e le recensioni, la poesia e i classici, la letteratura per i bambini di ieri, oggi e domani, la fotografia e l'arte, le nuove forme di comunicazione... e giù giù fino all'editoria, alle biblioteche, agli incipit, agli appuntamenti letterari, alle mostre, alle novità, agli esordienti. Per i quali - non lo nego - ho un debole...
domenica 20 gennaio 2013
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