Da «Skyfall» ai «Sixties»: il prossimo romanzo su James Bond, che porterà la firma dello scrittore britannico William Boyd, sarà ambientato nel magico anno 1969. L’agente 007 sarà così intrufolato nel mondo di Woodstock, delle proteste contro la guerra in Vietnam e del primo uomo che mise piede sulla Luna.
Per i 60 anni della nascita della spia più famosa del mondo, che cadranno nel corso del 2013, la Ian Fleming Foundation ha scelto William Boyd, autore di bestseller come «Brazzaville Beach» e «Come neve al sole», per scrivere la nuova avventura della spia più famosa e amata del mondo. Il nuovo romanzo, il cui titolo è ancora segreto, sarà pubblicato in Gran Bretagna, Irlanda e negli stati del Commwealth nell’autunno del 2013 da Jonathan Cape, la storica casa editrice che per prima stampò i romanzi di Ian Fleming (1908-1964), e contemporaneamente in Canada e negli Stati Uniti dalla Harper Collins.
«Per ora posso solo dire che il mio libro sarà ambientato nel 1969 e James Bond sarà un uomo di 45 anni», ha detto Boyd in alcune brevi interviste ai media britannici, anticipando che l’ambientazione della storia farà sentire anche i fermenti sociali e politici della fine degli anni Sessanta, un periodo peraltro non conosciuto da Ian Fleming, dato che l’autore morì nel 1964. «Bond non sarà certo un giovanotto nel pieno del fulgore e delle sue capacità fisiche come nell’esordio del 1953», ha aggiunto Boyd.
Secondo le poche anticipazioni fornite, nella prossima avventura di 007 non ci dovrebbero essere nascondigli all’interno di montagne piene di bombe nucleari, ne signori del male che vogliono distruggere il mondo con virus letali. «Sarà una missione quasi ordinaria, per un uomo di mezz’età che andrà orribilmente per il peggio», ha un po’ scherzato Boyd. William Boyd è il terzo scrittore nell’ultimo decennio ad essere stato ingaggiato dalla Ian Fleming Foundation per scrivere una nuova ed originale avventura di James Bond, succedendo a Sebastian Faulks, autore nel 2008 del romanzo «Non c’è tempo per morire», e a Jeffery Deaver, autore nel 2011 di «Carta Bianca».
fonte: La Stampa.it
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